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«Cedi la strada agli alberi»: musica, arte e green nella Basilica di San Martino

Articolo. Appuntamento domani alle 21 ad Alzano Lombardo. In programma, una serata per ricordare i cent’anni di elevazione della chiesa di San Martino a Basilica e per approfondire, in musica, alcune tematiche ambientali

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Un disegno di Simone Borsotti e Xinhao Jiwang, 2B

La storia della chiesa di San Martino, ad Alzano Lombardo, comincia probabilmente già nel lontano 1023, ma è dal 1656, anno in cui il mercante Nicolò Valle lascia in eredità i suoi averi alla Fabbriceria di San Martino, che la chiesa inizia piano piano a trasformarsi in quel gioiello architettonico e artistico che conosciamo ancora oggi.

Il progetto viene affidato all’architetto Gerolamo Quadrio, tra i massimi interpreti del barocco lombardo, per alcuni anni soprintendente alla Fabbrica del Duomo di Milano. L’edificio si arricchisce di stucchi, dipinti, decorazioni ad intarsio, affreschi. La navata centrale accoglie un monumentale pulpito con quattro telamoni, massimo capolavoro di Andrea Fantoni. Le tre sagrestie adiacenti, invece, grazie alla mano dei Fantoni e dei Caniana, si trasformano in trionfi dell’arte lignea. Basta dare un occhio alla seconda sacrestia: nei “credenzini”, le sculture in legno di bosso con figure di Virtù si alternano alle decorazioni ad intarsio, la cimasa rappresenta ben trentadue scene di martirio e negli ovali si confrontano la vita di Mosè e la vita di Gesù, per un totale di oltre ottocento figure.

La storia e la bellezza non finiscono qui. Il 21 agosto 1922 Papa Pio XI eleva a Basilica minore la chiesa, intitolata al vescovo di Tours. L’anno dopo, a maggio, il patriarca di Venezia Pietro La Fontaine presiede la cerimonia ufficiale di consegna del titolo.

Un concerto per il centenario

Sono passati 100 anni e la comunità di Alzano Lombardo si prepara a rendere omaggio alla Basilica. Lo farà con una serata speciale, in programma alle ore 21 di domani, che unirà arte, musica, letteratura, ma anche attualità e natura. Perché chi ha detto che non si possa fare sensibilizzazione su temi ecologici anche all’interno di una chiesa?

A celebrare il centenario dell’elevazione dell’amata San Martino a Basilica, ci ha pensato l’Istituto Scolastico Rita Levi Montalcini, accogliendo un’idea del parroco don Filippo Tomaselli: usare i diversi linguaggi dell’arte per portare la comunità all’interno delle navate, ripercorrerne la lunga storia e raccontarne la bellezza.

Il concerto, aperto a tutti fino ad esaurimento posti, vedrà esibirsi l’ensemble Artemusica (Marianna Dall’Angelo, Alice Gelmi, Roberto Bergamelli, Ugo Gelmi, Daniele Parolin, Miriam Schiavi, Maurizio Anesa e Lisa Alborghetti) e il coro Piccole Armonie, ideato e diretto dalla professoressa Mirella Rizzo, con le voci degli alunni della scuola primaria.

Si tratta di due realtà musicali legate – seppur in modo diverso – alla vita dell’IC Rita Levi Montalcini. Entrambe, infatti, hanno contribuito alla nascita del cd «Cedi la strada agli alberi». Ideato e arrangiato da un docente “storico” delle scuole di Alzano, Ugo Gelmi, il cd sarà presentato durante il concerto. Le musiche e i testi di Gelmi aiuteranno il pubblico, mentre osserverà incantato gli affreschi e gli stucchi di San Martino, a riflettere su alcuni temi cardine dell’ecologia.

Una mostra d’arte

Alla musica e all’ambiente, si affiancherà l’arte – non solo quella firmata Fantoni, Caniana o Palma Il Vecchio. Nelle navate, verrà ospitata la mostra degli elaborati prodotti dagli studenti dell’istituto comprensivo di Alzano e dalle altre le scuole del territorio, comprese quelle paritarie. Ai giovani studenti della zona, infatti, nelle scorse settimane è stato chiesto di visitare gli spazi interni della Basilica insieme all’Associazione Amici della Basilica di San Martino e di dare poi sfogo alla loro creatività, raccontando attraverso schizzi, bozze, disegni a colori e in bianco e nero, la “loro” Basilica.

«Abbiamo voluto – spiega il dirigente scolastico dell’IC Rita Levi Montalcini Massimiliano Martin dare forma a un’idea di don Filippo e cercare di utilizzare tutti i linguaggi dell’arte per celebrare questo gioiello architettonico del nostro territorio». Mentre invita i cittadini di Alzano e non solo al concerto di domani, l’istituto si prepara già al prossimo evento: il 30 maggio metterà in scena una rappresentazione teatrale che punta all’inclusione, in collaborazione con Pandemonium Teatro, Uonpia di Gazzaniga e il Coro Piccole Armonie, su musiche inedite di Ugo Gelmi.

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