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«Novecento Suite»: torna il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo

Articolo. Dal 19 aprile al 18 giugno, la musica dei grandi pianisti anima il Teatro Donizetti. Un viaggio tra Ravel, Rachmaninov, Debussy e Gershwin, senza dimenticare Bartòk e Stravinskij

Lettura 3 min.
Festival Pianististico Internazionale di Brescia e Bergamo - Filarmonica del Festival, Martha Argerich e Pier Carlo Orizio

«Non possiamo privarci per troppo tempo di alcune necessità non materiali della vita. La vita deve ricominciare e ricominciare pienamente». Bastano poche parole per comprendere come per Pier Carlo Orizio, Direttore Artistico del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo , la musica non sia solo passione, ma una vera e propria esigenza.

Sull’onda di una costante «ricerca del bello», il Festival Pianistico proporrà quest’anno una prima parte di un ricco programma biennale che percorrerà tutto il Novecento. La 59esima edizione della manifestazione, dal titolo Novecento Suite, andrà in scena dal 19 aprile al 18 giugno, vedrà come Main Partner Intesa Sanpaolo e sarà dedicata alla pluralità di voci che hanno affollato la prima metà del secolo scorso (grosso modo dagli inizi al 1939). Si proseguirà nel 2023 con una seconda parte: «cercheremo di descrivere il secolo nel modo più completo possibile, pur sapendo che è stato un secolo ricchissimo».

In ricordo del Maestro Agostino Orizio

L’edizione 2022 si aprirà con il ricordo del centenario della nascita del Maestro Agostino Orizio, fondatore del Festival. I primi due concerti in cartellone sono pensati come omaggi a lui dedicati: il 19 aprile, Martha Argerich – ospite fin dal 1967 nella IV edizione del Festival – ricorderà il Maestro insieme ai giovani della Filarmonica sul palco del Teatro Grande. Il 20 aprile, invece, nel “nostro” Teatro Donizetti, si esibirà Arcadi Volodos.

A dirigere i giovani della Filarmonica, a Brescia, sarà lo stesso Pier Carlo Orizio, figlio del Maestro. «Con mio padre, quando gli facevo da consulente (ho sempre studiato pianoforte) condividevo questa grande passione. La musica pianistica è sempre stata per noi terreno fertile di discussione». Nell’ereditare la direzione del Festival, nel 2007, Orizio rivela di aver fatto qualche innovazione, ma di non averne toccato la struttura di base: «dalla seconda edizione, il Festival porta il meglio del pianismo internazionale e c’è sempre un tema. È una caratteristica nata nel 1965, che non ho assolutamente toccato. Mi sembra attualissima e funziona sempre per il pubblico».

Il concerto inaugurale

Il concerto inaugurale del Festival, a Bergamo il 28 aprile e a Brescia il 29, attingerà a piene mani dal tema novecentesco con un programma che prevede ben tre concerti per pianoforte e orchestra, «scritti tutti in un periodo ristretto (dal 1932 al 1938). Mi preme di suggerire di assistere a quest’evento non perché sia il più bello, ma perché sia un manifesto della prima parte del Novecento a cui è dedicata la 59esima edizione del Festival. Ci ricorda inoltre come il nostro sia un programma da festival, un programma fatto di proposte “nostre”, originali. È difficile che si possa sentire un concerto con tre recital per pianoforte e orchestra».

Due i pianisti che si alterneranno sul palco, diretti da Pier Carlo Orizio con la Filarmonica del Festival: Alessandro Taverna sarà il solista del Concerto di Britten, mentre ad Alexander Romanovsky verrà affidata la Rapsodia su un tema di Paganini op.43 di Rachmaninov. Gran finale con il Concerto per due pianoforti di Poulenc, che manca in cartellone da vent’anni. L’accostamento tra Romanovsky, pianista di origine ucraina, e la musica di Rachmaninov, tra i maggiori pianisti e compositori russi, potrebbe forse stonare alla luce del conflitto in corso, se non fosse che, come sottolineato da Orizio, la musica non conosce confini. «I miei più bei ricordi musicali li ho a Mosca, ho pensato spesso al pubblico russo come a uno del più calorosi che io abbia mai visto. Romanovsky suonerà Rachmaninov che è russo, ma ha scritto questo pezzo in esilio in America. Pensare a delle barricate, nella musica come in altre forme d’arte, è innaturale…».

Gli appuntamenti

Come da tradizione, il Festival Pianistico proporrà decine di concerti ed eventi collaterali sia al pubblico di Bergamo che a quello di Brescia. Due pubblici, secondo il Maestro Orizio, molto affini: «sono pubblici colti e colti vuol dire molto critici. Non è un pubblico che tende ad accontentarsi, ma un pubblico fidelizzato che si aspetta il meglio del pianismo mondiale, sa giudicare, conosce, frequenta concerti anche all’estero».

È anche un pubblico che si è rinnovato nel tempo, spiega il Maestro, e che cerca nuovi modi per ascoltare musica: «ho tanti amici che sentono musica online. Premesso che la musica dal vivo è tutt’altra cosa, è un dato di fatto che oggi se uno vuole farsi una cultura non ha molti alibi. Prima ogni settimana si comprava un disco, era un bel sacrificio, adesso non è così. Ascoltare i pianisti del passato oggi è alla portata di tutti grazie al web».

Gli appuntamenti in programma quest’anno sono difficili da riassumere. Attesissimo è l’arrivo di Hélène Grimaud, per anni pupilla di Claudio Abbado, che si esibirà al Teatro Grande di Brescia il 29 maggio e al Donizetti il 31, con un programma che prevede Silvestrov, Chopin, Satie, Debussy e Schumann. Il francese Lucas Debargue proporrà Scarlatti e Ravel (18 maggio a Bergamo e 19 a Brescia), mentre Grigory Sokolov porterà nelle due città un programma a base di Beethoven e Schumann (5 maggio al Donizetti e due giorni dopo al Grande).

Già annunciati i debutti di tre giovani pianisti: Alexander Gadjiev si esibirà a Nembro il 2 maggio e il giorno seguente a Brescia; la cino-americana Ying Li sarà al Donizetti il 21 maggio e Josef Mossali si esibirà per la prima volta nella cornice del Donizetti l’8 giugno.

Nell’ultima parte del cartellone, il 5 giugno al Donizetti, ritornerà l’Orchestra della Toscana che proporrà altri due pezzi fondamentali del primo Novecento: il Concerto in sol maggiore di Ravel con solista Federico Colli e la Sinfonia “Classica” di Prokof’ev. Completano il programma il recital di François-Joël Thiollier nell’ex chiesa di Sant’Agostino e le rassegne collaterali di Festival e Dintorni, dei Concerti con i Giovani Talenti del Conservatorio Donizetti e il ciclo di conferenze «Il Novecento attraverso lo specchio musicale» con l’Università degli Studi di Bergamo e l’Università Cattolica di Brescia.

I biglietti

I biglietti serali sono disponibili nella biglietteria del Donizetti (da martedì a sabato, dalle 13 alle 20) e online su Vivaticket. Sul sito del Festival è possibile consultare in dettaglio tutti i prezzi e le disponibilità.

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