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“Il Museo di Scienze Naturali della mia scuola”: su Kendoo la raccolta fondi dell’Associazione amici del Museo di Scienze Naturali “E. Caffi”

Articolo. “Il giardino della mia scuola – il kit del naturalista” e “I fossili ci raccontano antiche storie – il kit del paleontologo” sono i due percorsi che riguarderanno rispettivamente l’ambito zoologico e paleontologico. I fondi raccolti serviranno per l’acquisto dei materiali necessari al progetto

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Rinsaldare il rapporto tra le scuole e il Museo di Scienze Naturali “E. Caffi” dopo più di un anno di didattica a distanza e di chiusura dei luoghi espositivi del nostro territorio. È questo l’obiettivo principale del progetto “Il Museo di Scienze Naturali della mia scuola”, che l’Associazione amici del Museo di Scienze Naturali “E. Caffi” vuole finanziare attraverso un crowdfunding (una raccolta fondi) sul sito di Kendoo, in un periodo storico in cui l’educazione scientifica e ambientale è sempre più importante.

Il progetto vuole sottolineare il ruolo sociale del Museo di Scienze Naturali promuovendo la diffusione della conoscenza del patrimonio naturalistico del territorio bergamasco. A fianco dell’Associazione ci sarà A.D.N. – L’Associazione Didattica Naturalistica, una realtà strettamente legata al Museo di Scienze Naturali di Bergamo, nata nel 1999 da un gruppo di naturalisti, geologi ed insegnanti associati, allo scopo di promuovere la diffusione della conoscenza del patrimonio naturalistico, geopaleontologico e zoologico del territorio bergamasco.

Due percorsi per un dialogo fra scuola e museo

Il giardino della mia scuola – il kit del naturalista” e “I fossili ci raccontano antiche storie – il kit del paleontologo” sono i due percorsi che riguarderanno rispettivamente l’ambito zoologico e geologico del progetto “Il Museo di Scienze Naturali della mia scuola”. Per l’anno scolastico 2021/2022, il progetto vuole offrire gratuitamente i kit e 20 attività didattiche con un esperto in classe o in Museo, a seconda delle condizioni sanitarie del momento. I kit saranno realizzati in modo tale che basterà rifornire il materiale, laddove fosse necessario, per poter essere riutilizzati nei futuri anni scolastici.

Il giardino della mia scuola – il kit del naturalista” vuole fornire esperienze pratiche legate alla zoologia, che possano essere svolte presso il giardino della scuola o in aree verdi vicine. Il kit vuole incentivare gli studenti alla cura dell’ambiente e alla tutela della biodiversità nel nostro territorio. Nel dettaglio, le attività all’aperto prevedono la realizzazione di una piccola compostiera per lo smaltimento dei rifiuti organici e la costruzione di mangiatoie per gli uccelli. Gli studenti, in abbinamento a queste due esperienze, potranno poi riconoscere in classe piccoli invertebrati ed uccelli osservati nel loro habitat naturale.

I fossili ci raccontano antiche storie – il kit del paleontologo” vuole avvicinare gli studenti della scuola primaria alle svariate applicazioni di scoperta e studio dei fossili. Ma si apre anche a scenari inaspettatamente straordinari legati alla storia del nostro territorio. Verranno spiegate le fasi di riconoscimento e studio di fossili provenienti dall’estero acquistati presso aziende specializzate (la legge italiana tutela i reperti paleontologici sul suolo nazionale). Inoltre, gli strumenti tecnici (spatole e ciotole) e i materiali (gesso in polvere, plastilina, etc.) contenuti nel kit consentiranno ai ragazzi di replicare alcuni fossili partendo da forme in resina appositamente costruite.

Il progetto comprende poi delle attività in classe o al museo con esperti collegate ai contenuti e alle finalità dei kit. Alcuni esempi: “I fossili e la fossilizzazione”, “Datemi un dente... vi dirò la dieta di Dino”, “Il misterioso monde delle tracce”, “La biodiversità” e tanti altri.

Inclusivo e pensato per rendere accessibile la cultura scientifica a tutti, il progetto “Il Museo di Scienze Naturali della mia scuola” cercherà di portare un po’ di Museo ai bambini ricoverati in lunga degenza all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, grazie alla collaborazione che avviene da diversi anni fra A.D.N. e la scuola primaria all’interno dell’ospedale.

Breve storia dell’Associazione

L’Associazione amici del Museo di Scienze Naturali “E. Caffi” nasce nel 1995, da un’idea dell’allora direttore del Museo, dott. Mario Guerra. L’Associazione si prefigge l’intento – allora quasi avanguardistico in un Paese da sempre un po’ “allergico” alla scienza – di divulgare la cultura scientifica avvalendosi della generosità di enti pubblici e privati, degli apporti del mondo imprenditoriale locale e delle piccole donazioni dei visitatori del Museo.

Più nello specifico, l’Associazione punta a promuovere e favorire le attività di ricerca e di divulgazione del Museo incrementando anche le attrezzature tecniche e didattiche. Intende stimolare l’interesse degli studiosi italiani e stranieri sulle collezioni del Museo e sui siti paleontologici e naturalistici del territorio bergamasco. Ha l’obiettivo di diffondere le conoscenze naturalistiche, ambientali e geopaleontologiche attraverso conferenze, pubblicazioni, convegni, visite e viaggi studio, accrescendo l’interesse del pubblico, in particolare della fascia scolare e di quella giovanile in formazione. E in ultimo vuole attivare la raccolta di contributi per potenziare l’impegno didattico e di ricerca del Museo in ambito nazionale e internazionale.

Per fare alcuni esempi concreti, l’Associazione amici del Museo di Scienze Naturali “E. Caffi” ha contribuito nel 1999 al trasporto e all’esposizione nel Museo di Scienze naturali di un esemplare di Fitosauro, il cui scheletro misura circa 4 metri: uno dei pochi al mondo di cui si conosca l’intero scheletro, che presenta uno spiccato adattamento alla vita acquatica non riscontrabile nei fitosauri finora conosciuti. Degli Amici del Caffi, grazie ai finanziamenti della Comunità Bergamasca, è l’appoggio alla realizzazione nel 2011 dell’esposizione di un Cervo di 700 mila anni fa, uno scheletro completo di Cervus acoronatus, insieme ad altri reperti rinvenuti nel giacimento di Sovere. Mentre del 2013, grazie al finanziamento della Fondazione Banca Popolare di Bergamo, l’esposizione di uno scheletro di capodoglio e la realizzazione di una nuova sala dedicata ai mammiferi marini. Nel 2016 è la volta del formicaio e si devono all’Associazione anche la “Guida alle Collezioni Etnografiche” e l’”Atlante degli uccelli nidificanti in provincia di Bergamo”.

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