93FE310D-CB37-4670-9E7A-E60EDBE81DAD Created with sketchtool.
< Home

L’edizione dei vent’anni di «BergamoScienza» raccontata da chi è cresciuto con lei

Articolo. Dal 29 settembre al 16 ottobre si rinnova l’appuntamento con «BergamoScienza», di nuovo in presenza nello spazio allestito in Piazzale degli Alpini. A raccontarcela due ex adolescenti cresciuti con i suoi laboratori: uno oggi insegna matematica; l’altra, dopo una triennale in Statistica, studia per la laurea magistrale in Data scientist

Lettura 3 min.
(foto Laura Pietra)

«BergamoScienza» compie vent’anni. Abbiamo chiesto di presentare questa edizione della rassegna a due “ragazzi” diventati grandi proprio con «BergamoScienza». Sono Daniel Bonazzi e Alice Ondei, segretari di WeScience, il comitato giovani di «BergamoScienza». Hanno cominciato alle scuole superiori presentando i laboratori scolastici – attività che finalmente quest’anno ritorna, dopo lo stop del Covid – per poi continuare la loro opera di volontariato culturale anche da adulti. Adesso che hanno 28 e 25 anni coordinano il lavoro di altri volontari e il loro stesso percorso umano e professionale è stato molto influenzato da quanto visto, ascoltato e imparato a «BergamoScienza».

Facciamo una banale ma doverosa premessa: il calendario di «BergamoScienza» è ricchissimo, con temi che vanno dalla genetica (quest’anno i duecento anni dalla nascita di Gregor Mendel) all’archeologia, con un interessante approfondimento sull’Uomo di Neanderthal. Dagli asteroidi all’Alzheimer, c’è spazio per venire incontro alla curiosità e alla sete di conoscenza di ciascuno. Non possiamo citarli tutti, ma qui c’è il programma completo (tutti gli eventi sono gratuiti) ed è già possibile registrarsi alle conferenze. Eletti quest’anno, l’attuale presidente di «BergamoScienza» è Gianvito Martino, che succede a Raffaella Ravasio, mentre segretario generale è Rosella Colleoni, che succede a Susanna Pesenti.

Venti di Scienza

La XX edizione del festival apre giovedì 29 settembre alle 18 presso il BergamoScienceCenter (viale Papa Giovanni XXIII, 57 Bergamo) con la mostra «VENTI DI SCIENZA Come cambia la scienza. E noi con lei». Un racconto di questo due decenni di «BergamoScienza», che a partire dal 2003 ha contribuito anche alla formazione di tanti giovani bergamaschi.

«Sono entrato in contatto con «BergamoScienza» ormai dieci anni fa circa, quando alla mia scuola, l’istituto tecnico per geometri Andrea Fantoni di Clusone, ho partecipato come guida ai laboratori di «BergamoScienza» (in quell’anno riguardavano Archimede) – racconta Daniel Bonazzi, che ora insegna matematica – Sembrava fosse finito tutto lì ma, dallo spiegare fenomeni fisici ai bambini e ai più grandi, in quei sabato pomeriggio dopo scuola, mi era rimasta una bellissima sensazione assolutamente nuova. Dopo i primi anni di ingegneria, decisi di iniziare a frequentare il festival da spettatore e poi di propormi a «BergamoScienza» come volontario per il festival successivo. Ho avuto modo di seguire da vicino tante conferenze interessanti e ora faccio parte anche dei COSI (Comitato Organizzativo Scienza Innovazione), oltre che di WeScience. Posso affermare che questa mia esperienza ha cambiato il mio modo di vedere il volontariato ma anche le mie prospettive future».

Tanti temi, due Nobel

L’edizione XX di «BergamoScienza» è, come sempre, multitematica: dalla medicina alla chimica, la fisica, lo spazio, la tecnologia. Due i premi Nobel presenti: Sir Andre Geim, Nobel per la Fisica e scopritore del grafene, che è l’unico scienziato a vantare un singolare primato: ha vinto sia il Nobel sia l’Ig Nobel (che premia le ricerche più assurde realizzate dai ricercatori di tutto il mondo, come abbiamo raccontato qui), nel 2000, facendo levitare una rana.

Nell’ultimo fine settimana attesissimo ospite il Premio Nobel per la Medicina 2006 Craig Cameron Mello, che parlerà di RNA con il giornalista scientifico Luigi Ripamonti e i ragazzi di WeScience. «Un grande ritorno di uno scienziato che era già venuto a Bergamo. Con i proventi del Nobel ha creato una sua azienda chiamata “Atalanta” e quando venne da noi nel 2018 posò con la maglia dell’Atalanta col numero 72 di Ilicic», ricorda Daniel Bonazzi.

Donne e STEM

Anche Alice Ondei ha conosciuto «BergamoScienza» tramite la scuola nei laboratori, al Paolina Secco Suardo. «Poi ho scoperto il Comitato giovani e partecipato a un incontro di orientamento universitario: conoscere un’informatica proveniente dal Sapri mi ha dato fiducia per studiare Statistica all’Università. Frequentando questo ambiente sono potuta venire in contatto con tante donne impegnate nelle materie STEM», racconta Alice, che dopo la triennale in Bicocca studia per La laurea magistrale in Data scientist e lavora in un’azienda di consulenza informatica. «Il consiglio che darei a altre ragazze è di non avere paura di fallire, di provarci. Alcune volte i limiti sono mentali».

Data la sua formazione, Alice Ondei raccomanda l’incontro «Data visualization: comprendere con gli occhi, vedere con la mente» con Federica Fragapane, Information e Visual Designer: «Dare un volto ai dati consente un approccio immediato che anche un non tecnico riesce a capire», spiega la volontaria.

«Molto interessante anche l’evento su intelligenza artificiale e innovazione all’interno delle aziende, con due premi Engelberger della robotica. Carino l’incontro su come i fumetti possono essere un primo approccio di divulgazione alla scienza. Da non perdere l’incontro sulla fotosintesi artificiale (con Marcella Bonchio dell’Università di Padova, ndr): alcuni ricercatori stanno cercando di emulare uno dei processi energetici più efficienti che conosciamo: quello della fotosintesi, che permette alle piante di trasformare l’energia solare in energia chimica».

Dal vivo

Dopo l’esperienza completamente digitale del 2020 e quella ibrida del 2021 si torna insieme e dal vivo: non c’è più lo streaming in diretta delle conferenze, chi vuole partecipare deve esserci (qui per prenotarsi). Certo, ci sono ancora alcune iniziative online, ma la partecipazione torna in presenza.

Quest’anno ci sarà l’appuntamento con la Scuola in Piazza (35 gli istituti scolastici di Bergamo e provincia rappresentati) che nel pomeriggio di sabato 1 ottobre e per tutta la giornata di domenica 2 animerà il Sentierone con una vera e propria fiera scientifica on the road, con exhibit ed esperimenti.

Passaggio di consegne

A conclusione di tutto, domenica 16 ottobre, un passaggio di consegne a Bergamo e Brescia Capitali della Cultura 2023. Introduce Alberto Ceresoli, direttore de L’Eco di Bergamo, intervengono Stefano Baia Curioni, Centro di Ricerca ASK dell’Università Bocconi, Marco Paolini, attore, autore e regista, Nicola Quadri, Comitato Scientifico «BergamoScienza».

«BergamoScienza» ha cominciato il proprio tragitto nel 2003, scegliendo la divulgazione scientifica quale guida per comprendere il mondo che ci circonda. Un viaggio che incrocia quello di Bergamo capitale della Cultura. Non c’è valore più grande della cultura, poiché si nutre di ogni aspetto della conoscenza. Un tributo di sapere che «BergamoScienza» contribuirà a consegnare affinché possa passare di pensiero in pensiero, continuando a crescere e scoprire.

Approfondimenti