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Con Pandemonium il teatro è per tutti

Articolo. Al teatro di Loreto, Pandemonium riparte con sei laboratori dai nove anni fino alla fascia degli adulti. Da gennaio se ne aggiungeranno altri due dedicati ai bambini più piccoli

Lettura 3 min.
Uno scatto dai laboratori di Pandemonium

“Timidi ribelli” è il titolo del ciclo di laboratori dedicati a tutte le fasce di età, dai bambini agli adulti, organizzati da Pandemonium Teatro presso il teatro di Loreto, sede della compagnia. Non solo spettacoli: le sale teatrali sono finalmente pronte a riaprire le porte per ripartire con i laboratori in presenza. “Durante questo periodo pandemico abbiamo cercato di non fermarci, sperimentando nuove possibilità: abbiamo mantenuto alcuni laboratori online, come quello dedicato agli adolescenti. Quell’alternativa ha permesso di continuare a portare avanti percorsi e relazioni”, spiega Walter Maconi, attore della compagnia. “Ora si percepisce chiaramente una gran voglia di tornare a guardarsi negli occhi, pur mantenendo le regole di sicurezza e distanziamento, c’è un grande bisogno di ritrovare la leggerezza e il gioco”.

Dopo quasi due anni di restrizioni alla vita sociale, lo spazio teatrale può essere un’ottima occasione in cui tornare a esercitare le relazioni attraverso la messa in gioco di sé, senza alcun tipo di pressione “l’aspetto più prezioso dei laboratori è certamente la loro coralità”, spiega Maconi. Riconoscere il proprio corpo in mezzo ad altri e ritrovare la consapevolezza di un respiro collettivo, sono esperienze desiderate soprattutto dai giovani adolescenti, la fascia d’età che ha risposto con più partecipazione: “Rispetto al periodo precedente, la tipica timidezza dei primi incontri, dove per iniziare a sciogliersi era necessario più tempo, è stata sostituita dall’urgenza e dalla voglia di esprimersi e soprattutto di condividere”, continua Maconi.

Per tutti i laboratori è previsto un saggio finale ma, come precisano gli organizzatori “lo spettacolo non è l’obiettivo, si tratta più dell’esito di un percorso, proprio per questo riteniamo fondamentale la restituzione finale ad un pubblico. Cerchiamo di riunire tutti i saggi in un’unica serata proprio perché i partecipanti si possano conoscere e ci sia ulteriore occasione di intessere relazioni”.

Dai 9 ai 12 anni, il mercoledì (17:00 - 18:30) 20 incontri

Fare teatro per scoprire la bellezza di essere elemento di un gruppo di persone e di far parte di un progetto comune. Per vivere un’esperienza creativa e comunicativa in assenza di giudizio e, contemporaneamente, sostenuta da regole precise e immutabili. Se stessi, gli altri e le relazioni che possono nascere all’interno del gruppo sono gli strumenti fondamentali per imparare ad apprezzare le regole e la “bellezza” del teatro e per costruire un’esperienza che abbia valore artistico. Ogni incontro è suddiviso in due parti: una dedicata all’esplorazione delle possibilità motorie ed espressive del corpo e della voce, l’altra dedicata alla costruzione dello spettacolo finale tramite improvvisazioni che individuino trame, personaggi, dinamiche e relazioni.

Da 13 a 18 anni, il martedì (17:00 - 19:00) 20 incontri

La pratica teatrale permette di indagare la percezione del proprio corpo, della propria voce e del proprio potenziale immaginifico e di imparare a riconoscersi e sentirsi vivi, capaci di entrare in relazione con l’ambiente e con gli altri.

Il laboratorio prevede tre fasi di lavoro: la formazione del gruppo attraverso giochi ed esercizi teatrali, creando un clima di conoscenza e ascolto reciproco, necessario per lavorare insieme in modo libero e creativo; le tecniche con cui sperimentare le possibilità espressivo-comunicative della voce, del corpo e del movimento nello spazio; lo spettacolo a seguito della scelta di una storia da raccontare e mettere in scena. La restituzione finale al pubblico sarà indipendente e libera, dettata dalle proposte e dalle intuizioni creative del gruppo.

Da 19 a 30 anni, il martedì (20:30 - 22:30) 20 incontri

Il laboratorio si rivolge a chi ha voglia e bisogno di mettersi in gioco e vivere e condividere con il gruppo la propria creatività e il proprio modo di essere e pensare. Attraverso la pratica del gioco teatrale, i partecipanti vengono portati a indagare e esprimere la propria vocazione, le proprie inclinazioni e attitudini espressive. Si parte dalla formazione del gruppo di lavoro, si passa poi all’esplorazione delle varie tecniche espressive e linguaggi teatrali, per arrivare infine alla creazione di uno spettacolo vero e proprio.

Da 18 a 99 anni, il giovedì (17:00 - 19:00) 15 incontri

Il laboratorio si rivolge a tutti gli adulti che hanno voglia di mettersi in gioco e scoprire o riscoprire la loro parte creativa, espressiva, giocosa, ironica e, perché no, anche drammatica. Non è un laboratorio rivolto a professionisti attori, né ha l’intento di essere professionalizzante, ma è un luogo di incontro e sperimentazione di diverse parti di sé, che spesso vengono lasciate in disparte nell’età adulta.

Si rivolge sia ad adulti che hanno già frequentato corsi/laboratori di teatro sia a neofiti. Il laboratorio verte su tre aspetti, declinati di volta in volta in diversi esercizi e sperimentazioni: formazione e conoscenza del gruppo; training teatrale (uso della voce, del corpo e dello spazio); creazione di uno spettacolo finale.

Dizione e lettura espressiva, il mercoledì: in presenza (18:30 - 20:00) 10 incontri; online (21:00 - 22:30) 7 incontri

Il corso può essere seguito in due modalità: in presenza e on line. Il programma è lo stesso ma la soluzione in presenza permette di svolgere una serie di esercizi pratici. Chi non desidera essere ascoltato e capito ogni volta che apre bocca? Il laboratorio è adatto a chiunque voglia padroneggiare meglio il proprio parlato, sia che lo faccia per motivi professionali sia per un piacere personale. “Avere una buona dizione” non significa solo “dire le parole con il giusto accento” ma parlare in modo chiaro, piacevole, comprensibile e interessante! Si imparerà, quindi, a emettere e pronunciare correttamente i suoni della lingua parlata italiana avvalendosi delle potenzialità espressive, emozionanti della voce. Partendo dalla lettura di testi scritti, si esploreranno i meandri delle voci.

La dizione non è solo una questione di accenti chiusi/aperti e di correzione delle cadenze dialettali. Queste sono regole ed elementi basilari, ma avere una buona dizione significa soprattutto padronanza della comunicazione verbale, per risultare comprensibili, interessanti e piacevoli di fronte ad un pubblico che ascolta. L’abbinamento della dicitura “dizione” a quella di “lettura espressiva” è motivata dalla consapevolezza che conoscere e gestire le capacità espressive della voce aiuta a migliorare la comunicazione in generale, e tale miglioramento è perseguibile in modo divertente, creativo, emozionante.

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