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Gioppino & i suoi fratelli: il carnevale dei burattini

Articolo. Laboratori, incontri, spettacoli e una mostra: la seconda edizione del Festival di Teatro di Figura e di Commedia dell’Arte organizzato da Fondazione Benedetto Ravasio e Museo del Burattino è una meraviglia imperdibile per tutte le età

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Gioppino e Brighella

Torna, dopo l’interruzione forzata dello scorso anno, la seconda edizione del Festival di Teatro di Figura e di Commedia dell’Arte organizzato da Fondazione Benedetto Ravasio e Museo del Burattino, in collaborazione con Accademia Carrara e Associazione ARTS. La rassegna, dedicata al Carnevale a Bergamo, si svolgerà in tre luoghi di cultura significativi della nostra città: il Museo del Burattino a Palazzo della Provincia, l’Accademia Carrara e l’Auditorium di Piazza Libertà. Ad introdurci agli eventi Luca Loglio, direttore del museo: “Il Carnevale trova profonda relazione con tre aspetti della vita umana: la dimensione collettiva, quale istituzione sociale entro cui ci si riconosce e si può vivere; il grottesco, quale particolare dispositivo temporale che scandisce i cambiamenti fisici della persona e la risata, quale atto liberatorio ed esorcizzante. La collettività, durante il Carnevale non è folla indistinta, bensì una totalità di individui che si organizzano in modo diverso da quello socioeconomico e, per questo, profondamente consapevoli della propria identità e unità”.

La Fondazione Benedetto Ravasio è stata costituita nel 1993 dalla famiglia Ravasio e da alcuni esperti del settore per mantenere viva l’eredità artistica di Benedetto e Giuseppina attraverso la salvaguardia e la valorizzazione del Teatro di Figura, con particolare attenzione al teatro classico dei burattini bergamaschi. Il Museo del Burattino, aperto il 5 luglio 2019 per volere della Fondazione e in virtù della convenzione ultradecennale sottoscritta con Provincia di Bergamo, nasce dall’urgenza di preservare dall’oblio e dalla dispersione un patrimonio di oggetti, di saperi e di storie che ha necessità di essere non soltanto conservato, ma anche riscoperto, valorizzato e rinnovato.

Il programma della rassegna Gioppino & i suoi fratelli – II edizione 2022, si compone di un percorso teatralizzato all’interno della Accademia Carrara finalizzato all’incontro e alla contaminazione di due importanti linguaggi: il Teatro e la Pittura; alcuni laboratori aperti al pubblico libero volti alla familiarizzazione dei linguaggi e delle arti che convivono nel Teatro di Figura; due spettacoli della tradizione burattinesca bergamasca, affinché il momento della fruizione a teatro, atto visibile del percorso espressivo delle compagnie, intrattenga con gli spettatori, un rapporto privilegiato e di prossimità affettiva; due incontri di approfondimento tramite la presentazione dei percorsi lavorativi di professionisti del settore e una mostra.

Una rassegna pensata per dare luce alla tradizione del Carnevale, avvenimento antico nel calendario annuale, che riporta all’utilizzo della maschera come libertà di espressione: “il singolo, con l’abbandono degli attributi propri del censo e del collocamento sociale, e tramite l’uso di maschera e costume, si sente parte di una collettività libera e per nulla rigidamente gerarchica e, in questa, si rinnova”, spiega Loglio. Precisando: “In ciò si può avvertire la ciclicità del tempo: un eterno susseguirsi di morte e rinascita che richiede un parametro nuovo per scandire le trasformazioni fisiologiche. Questo dispositivo è il grottesco, ambivalente metafora propositiva e di negazione. Il grottesco, a sua volta, si risolve nella risata. È in queste premesse che le Maschere della Commedia dell’Arte, se scrostate da patine estetizzanti, trovano la loro ragione d’essere. Arlecchino, Pulcinella e Brighella, solo per citare le più famose, sovvertono gli ordini costituiti, mostrano gli istinti e smascherano le nudità degli umani”.

Carrara&Burattini

Sabato 26 e domenica 27 febbraio, alle ore 10.30 e alle ore 15.30, saranno cinque le compagnie ospiti: Carlo Colla & Figli (Milano); Teatro Medico Ipnotico (Parma); La Voce delle Cose (Bergamo); Sophie Hames (Liegi-Bergamo); Burattini Aldrighi (Milano); interpreti delle tecniche più importanti e diffuse del Teatro di Figura in Italia, daranno vita a cinque opere pittoriche esposte presso l’Accademica Carrara. Il pubblico verrà guidato alla scoperta del patrimonio conservato nella Pinacoteca cittadina e, di sala in sala, avrà occasione di porsi in dialogo con il soggetto pittorico tramite un’interpretazione teatralizzata.

L’esperienza mira a porre in relazione due espressioni della creatività: il Teatro e la Pittura, esaltandone gli elementi narrativi ed espressivi di quest’ultima. L’approccio tiene conto del periodo carnevalesco e le compagnie, con le loro performance, “spoglieranno” le opere e i soggetti rappresentati, della loro sacralità. La quota di partecipazione è di 6 euro, oltre all’ingresso di 8 euro (gratis per Under18), prenotando a questo link.

Laboratori

Realizzati dalle compagnie ospiti presso il Museo del Burattino, i laboratori previsti si rivolgono al pubblico dei più piccoli e intendono rispondere alla domanda di approccio ludico-creativo al patrimonio artistico del Teatro di Figura, di cui il Museo è conservatore e vivificatore, nonché di conoscenza dei linguaggi e delle tecniche da esso espresse. La quota di partecipazione prevista è di 5 euro, è possibile prenotare dal sito di Fondazione Ravasio.

Lunedì 28 febbraio alle ore 10, Veronica Ambrosini e Patrizio Dell’Argine introducono le arti applicate al teatro dei burattini con “I burattini a cucù”: burattini semplici che servono per raccontare storie di campagna e di città. Lunedì 1 marzo, sempre alle ore 10, sarà la volta di Sophie Hames e le arti applicate al teatro di carta con “I chiacchieroni”, personaggi appartenenti al popolo delle chiacchiere, il regno della parola fritta – e dolce – che si nutrono di parole, amano la rabbia e la gioia esplosiva, cantano la vita a squarciagola, ma sanno anche mormorare e ascoltare.

A Regola d’Arte

Dal Museo del Burattino e in diretta sui social, “A Regola d’Arte”: due incontri con i protagonisti della scena, un almanacco teatrale pensato e realizzato da Associazione Arts e Fondazione Benedetto Ravasio. Attraverso i racconti degli artisti, si scopre l’affascinante e variegato mondo del Teatro delle Figure e delle arti in generale. Incontri preziosi per conoscere le persone da vicino, la loro ricerca artistica e culturale; le passioni e le storie che animano questo mondo, nonché occasioni per poter assistere a brevi messe in scena di grande maestria, tratte dai repertori delle compagnie ospiti. È possibile seguire gli eventi via streaming sul canale Facebook del museo o partecipare prenotandosi sul sito della Fondazione.

Sabato 26 febbraio alle ore 17, Maria Cristina Rodeschini, Direttore dell’Accademia Carrara, in dialogo con Luca Loglio, racconterà il quadro di Francesco Guardi “Capriccio con sottoportico e maschera di Pulcinella”. Martedì 1 marzo alle ore 17, Natale Panaro, decano degli scultori del Teatro di Figura, racconterà del suo lavoro e della sua ricerca artistica in dialogo con Paola Serafini.

Spettacoli

In Auditorium di Piazza della Libertà, due spettacoli rivolti a un pubblico di tutte le età, che intendono rispondere alla domanda di intrattenimento culturale e teatrale, di diffusione e valorizzazione del Teatro di Figura. La scelta dei titoli che compongono il cartellone realizza la forte relazione tra Commedia dell’Arte e Teatro di Figura: personaggi e strutture drammaturgiche sono ripresi e messi in scena dai burattinai che ne divengono, a tutto campo, autori e interpreti. Le compagnie coinvolte sono di riconosciuto livello artistico e qualitativo. Il costo del biglietto è di 7 euro, con prenotazioni sul sito di Fondazione Ravasio.

“Gioppino e Brighella servitori malandrini”, Compagnia I Burattini Cortesi

Lunedì 28 febbraio ore 15.30

Brighella, aiuto farmacista del dottor Tartaglia, riesce a far assumere in farmacia l’amico Gioppino che da molto tempo è senza lavoro. Appena possono i due servitori imbrogliano i clienti, spacciandosi per esperti e famosi medici. Gli esiti delle loro “operazioni” sono talmente rovinosi che i due, una volta scoperti, vengono licenziati in tronco. Grazie all’aiuto di frate Bonario, i due servitori malandrini trovano una nuova e avventurosa occupazione che li porterà al centro di un misterioso intrigo.

“Arlecchino coto e stracoto d’amore”, Compagnia Baracca&Burattini di Pietro Roncelli

Martedì 1 marzo ore 15.30

La vicenda riguarda Arlecchino e Colombina innamorati ma ostacolati dal padre della fanciulla, Pantalon de’ Bisognosi. Egli desidererebbe per la propria figlia un uomo importante, il Capitano Spaccamonti ovvero “il cattivo della situazione” e non un povero servitore come Arlecchino. Per far contenta la fanciulla, ma ben conscio che Arlecchino non possa competere con il Capitano, organizza una sfida tra i due pretendenti con prove di coraggio e armi, ma Gioppino accorre in aiuto dell’amico Arlecchino, sostituendolo nelle prove.

La mostra

Dal 24 febbraio al 2 aprile, presso il Museo del burattino, sarà esposta “Kòmos”, a cura di Luca Loglio e Patrizio Dall’Argine. Una mostra “politica” che vuole far riflettere, tramite i quadri di Patrizio Dall’Argine, sulla dimensione forense, cioè relativa alla città, del burattino e dello spettacolo di burattini. L’artista che monta il suo teatrino, in un parco o in una piazza, diventa, così, pubblico e instaura una relazione di contaminazione tra le forme e i linguaggi, che rendono vivo e animato il suo spettacolo. burattinai dipinti da Patrizio Dall’Argine, con un gusto estetico ed espressivo che ricorda i fauves, riassumono un contrasto etico, e quindi umano, tra il selvatico e il domestico. Sono uomini che recitano in strade di periferia, nella durezza di un profilo urbano, ma le cui baracche sono ben solide a terra, come le radici di un albero. Il costo del biglietto è di 5 euro (ridotti 3 euro) compresa la visita al Museo del Burattino.

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