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Teatro musicale, comicità, cabaret: il Creberg TeatroBergamo vi accompagna nel nuovo anno

Articolo. La stagione 2021-2022 del Creberg TeatroBergamo entra nel vivo dei mesi invernali. Tra dicembre e gennaio in scena i virtuosismi della Rimbamband, la comicità di Debora Villa e Ale e Franz, e la suggestione maestosa di “Casanova Opera Pop”

Lettura 4 min.

Che la stagione teatrale offerta dal Creberg TeatroBergamo fosse densissima e con molteplici sfaccettature l’avevamo già scoperto qualche settimana fa: le proposte, dopo la pesante pausa dettata dal Covid, consistono in ben 39 titoli in stagione che spaziano tra musica, teatro e danza internazionale, iniziate il 1 dicembre con il concerto di Edoardo Bennato.

Presentiamo quindi i prossimi appuntamenti in cartellone (qui maggiori informazioni e acquisto dei biglietti), tra titoli che tornano felicemente in teatro e nuove produzioni, per gustarsi le arti teatrali nei mesi più freddi e perché no, anche il giorno di San Silvestro, con uno speciale appuntamento.

Rimbamband, “Il meglio di…”

L’espressione “animali da palcoscenico” sembra veramente azzeccata per i cinque membri della Rimbamband, al secolo Raffaello Tullo, Renato Ciardo, Vittorio Bruno, Francesco Pagliarulo e Nicolò Pantaleo, che, volendo essere ancora più precisi, potremmo chiamare “camaleonti da palcoscenico”. Non solo perché sul palco vestono i panni dei musicisti, ballerini, mimi, clown, cantanti, in un continuo virtuosismo teatrale con una carica altissima di energia, ma anche perché la parodia è l’arte in cui sguazzano con un grandissimo agio. La satira è un linguaggio che bisogna saper tenere in equilibrio perché non si sgonfi e non scada nel cattivo gusto, e la Rimbamband se ne occupa con grande professionalità dal 2006, anno di fondazione della compagnia.

Se con le sue produzioni il quintetto ha dedicato spettacoli al cinema, ai maestri della musica, alla follia, sempre in un miscuglio caotico e spumeggiante, la Rimbamband si dimostra eclettica anche nei mezzi: lo dimostrano i tanti video-sketch del loro canale YouTube (diventato molto ricco nel corso degli ultimi due anni), in cui i cinque prendono allegramente di mira persone, fatti, assurdità quotidiane a manciate e ne fanno delle gustose pillole teatrali, spesso magistralmente arrangiate in musica. Nel 2012, ben prima - ad esempio - che la gang di Casa Surace iniziasse con le sue briose attività comico-ricreative sul web, questi cinque ragazzi baresi lanciavano la #PausaRimbamband. Ma la scena, come sappiamo tutti, è molto più godibile dal vivo e le grasse risate diventano davvero catartiche in compagnia: l’appuntamento per una scorpacciata di divertimento con la Rimbamband è per il 31 dicembre alle 22:30, con uno spettacolo, “Il meglio di…”, che propone pezzi scelti – quindi particolarmente gustosi – del percorso comico del quintetto.

Ale e Franz, “Comincium”

Il 12 gennaio alle 21:00 è invece la volta di un duo portato alla ribalta da alcuni travolgenti sketch televisivi: Ale e Franz, protagonisti di svariate scene, scenette e serate televisive, approdati poi al cinema come attori e perfino doppiatori (sono stati i due buffissimi Alex e Marty nella serie di film “Madagascar”).

Il duo torna in scena con un titolo che è un vero e proprio omaggio alla condivisione teatrale, in tutte le sue sfaccettature: la bellezza dell’incontro tra palcoscenico e platea, tra scena e pubblico, le risate e l’atmosfera che avvolgono la sala. Ad accompagnare i due attori, una band al completo, con chitarra, basso, batteria, tastiera e voce. Per ritrovare lo spettacolo in tutte le sue forme, musicale e teatrale, per chi, come Ale e Franz, ne ha sentito moltissimo la nostalgia.

Debora Villa, “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere”

Basta sentire una frase pronunciata dalla voce di Debora Villa, con il suo accento così riconoscibile e familiare (d’altronde, è nata a Pioltello), per farsi scappare un sorriso. Ai più è conosciuta per le svariate performance televisive – Zelig, Colorado Cafè, l’indimenticabile Patti di Camera Café – ma la Villa è in primis un’attrice teatrale, con una lunga formazione e varie produzioni alle spalle, a cui ha affiancato il lavoro televisivo, (come conduttrice, comica, attrice di fiction e chi più ne ha più ne metta), alla radio e perfino una collaborazione comico-musicale con Ruggero dei Timidi.

Dal suo lavoro di show-girl è emersa sempre più chiaramente la voglia di approfondire in chiave comica alcuni temi che le stanno particolarmente a cuore e “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere”, spettacolo che la Villa porta in tournée dal 2018 – con l’ovvia pausa del Covid – è in questo senso uno spettacolo summa della carriera di Villa. Lo spettacolo affronta una delle grandi questioni umane contemporanee: l’eterno incontro-scontro tra donne e uomini, che l’attrice sviscera senza alcun pelo sulla lingua. Sì, perché, al di là dell’esilarante approccio vocale, Debora Villa non risparmia disquisizioni sferzanti e salaci e il suo registro spazia dal comico puro all’ironia pungente.

Il punto di partenza dello spettacolo è un saggio dello psicosessuologo John Gray, che, circa trent’anni fa, lanciò la spiazzante provocazione che donne e uomini fossero semplicemente esseri proveniente da pianeti diversi. Il riadattamento teatrale di Villa – per la prima volta ideato da una donna – si presenta come una terapia di gruppo collettiva, in cui l’attrice si destreggia tra gli svariati elementi di incomprensione e diversità tra donne e uomini, salvo poi ricordare che possono essere altrettanti motivi di unione tra le due metà del cielo. Per schierarvi da una o dall’altra banda, appuntamento il 15 gennaio 2022 alle 21:00.

Red Canzian, “Casanova Opera Pop”

Un personaggio tra i più intriganti della letteratura e della musica che vive avventure rocambolesche in una città straordinaria: la storia di Casanova a Venezia non smette di ispirare artisti di ogni genere ed è infatti da una versione sotto forma di romanzo, “Casanova – La sonata dei cuori infranti”, scritto nel 2018 da Matteo Strukul, che Red Canzian ha preso le mosse per ideare “Casanova Opera Pop”, che andrà in scena al CrebergTeatroBergamo il 28 e il 29 gennaio alle 21:00.

Sono stati due anni molto lunghi e difficili per chi come noi vive delle emozioni procurate dalla musica dal vivo, del salire sul palco per farsi abbracciare dal calore del pubblico”, racconta Red Canzian. “Per questo, quando tutto si è fermato, dopo un primo periodo di incertezza dovuta alla situazione sanitaria e alla necessaria attesa, ho voluto fortissimamente partire con la pre-produzione e la messa a punto di questo progetto su Casanova e sulla Città di Venezia che cullavo da anni”.

Un’opera che l’autore definisce maestosa, e in effetti è il risultato di un lavoro estremamente elaborato, durato quasi due anni, che vede la partecipazione sinergica di artisti, registi, produttori, costumisti, performer, musicisti: un team di oltre 50 persone, tra le eccellenze dello spettacolo – e non solo – in Italia. Tra gli altri, la produzione si avvale di ben 21 performer in scena, accuratamente selezionati; delle melodie dell’Orchestra sinfonica di Padova e del Veneto registrate e fuse con pezzi moderni e inediti di Red Canzian; di una scenografia curata dal direttore degli allestimenti scenici del Teatro la Fenice, basata su fotografie iperrealistiche realizzate nell’impressionante cornice della Venezia della pandemia; e, non ultimo, su un artwork originale di Milo Manara, che per “Casanova Opera Pop” torna dopo molti anni a lavorare sulla figura del libertino. Come evoca perfettamente il titolo, “opera pop”, assisteremo a un “kolossal” di teatro musicale che mescola elementi classici a incursioni nel moderno, sia nelle scenografie, sia negli arrangiamenti, sia nelle coreografie, per immergersi nelle vicende più umane di un Casanova trentenne che si destreggia tra gli intrighi di potere a Venezia e l’innamoramento – sì, anche Casanova si innamora – per una giovane donna.

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