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Affrontare il Coronavirus senza l’ansia da breaking news ma facendo le cose che ci piacciono

Articolo. La tempesta mediatica del COVID-19 ci sta sottoponendo a un bombardamento di notizie che inevitabilmente influisce sul nostro stato d’animo all’interno di una situazione di forte incertezza. Però c’è un’alternativa: godersi il tempo libero e le serate chiusi in casa

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Da quando il Coronavirus è ufficialmente approdato in Italia breaking news, edizioni speciali dei tg, titoli cubitali a tutta pagina (alcuni peraltro imbarazzanti e totalmente privi di senso etico) ci hanno circondato. Ma in questo momento non sono forse quello di cui abbiamo bisogno – non parliamo poi delle fake news e dei complottismi, fenomeno che ci accompagna da anni nella quotidianità ma che in una situazione di tensione quella che stiamo vivendo può avere ancora più mordente.

Sia chiaro: non stiamo dicendo che non dovete informarvi e nemmeno che i giornalisti non debbano fare il loro mestiere. La situazione, come scriveva questa mattina su Facebook il nostro collega Isaia Invernizzi, è seria, non va minimizzata né sottovalutata, ma non deve diventare neppure un’ossessione paranoica.

Ieri la Regione Lombardia ha vietato fino al 1 marzo gli assembramenti di ogni tipo, ciò però non significa che dovete stare per forza chiusi in casa: una passeggiata in montagna la potete fare, così come in un parco, basta tenere sempre in considerazione le indicazioni del Ministero della Salute.

Tuttavia se a causa del Coronavirus in questi giorni non andate a lavorare, non volete uscire per sentirvi più sicuri e preferite stare in casa vi consigliamo di non passare la giornata davanti alla tv. Quello dei canali all news e dei siti costantemente aggiornati dei giornali è un meccanismo adrenalinico che tiene incollati alla fonte informativa e trasforma il fatto in una narrazione emotiva, con la stessa dinamica delle serie tv ma con l’aggiunta che in questo caso è tutto vero.

Ci avete mai pensato, ad esempio, che le video-riprese con il drone su un paese isolato e deserto non servono a nulla e non sono una notizia? Quindi non fate binge-watching con il vostro canale di notizie preferito: informatevi, ma a piccole dosi. Potrà sembrare cinico, ma avere l’aggiornamento costante della conta degli infettati e dei morti non cambia la vostra condizione, semmai aumenta la vostra percezione del Coronavirus come un’insidia.

Evitate anche i social network: non siamo un paese di medici e di epidemiologi e non lo siete neanche voi che magari avete la tentazione di scrivere il vostro punto di vista su questa o quella notizia. L’accadimento Coronavirus non è uguale ai mondiali di calcio dove ci trasformiamo un po’ tutti in commissari tecnici. Qui stiamo parlando di un qualcosa di reale, con un certo margine di pericolosità, che però non è una tragedia. Ci sono già tanti esperti, o presunti tali, che dicono la loro. Quindi stare in silenzio è la migliore cosa da fare.

Del resto c’è chi sta lavorando per noi, ognuno nel proprio ruolo, e sta facendo tutto il possibile. Se qualcosa nelle scorse ore è andato storto ci sarà tutto il tempo per confrontarsi poi, quando il COVID-19 verrà contenuto. Intanto il compito di ognuno è seguire con buonsenso le indicazioni che sono state date. E magari cercare di vivere questi giorni il più serenamente possibile. Non è facile e qualcuno leggendo questo parole avrà già storto il naso. È normale, perché tutte le nostre debolezze (insicurezza, ansia, paranoia, etc) in questo momento vengono fuori. Sono una sorta di virus nel virus, hanno il loro meccanismo di contagio e sanno come metterci in difficoltà. Per questo nel tempo del Coronavirus svagarsi può essere molto utile.

Non vi dobbiamo dire noi, ad esempio, che la tv generalista, anche in queste ore, sta offrendo un’ampia programmazione alternativa all’informazione seriale. E in fondo non c’è miglior occasione per andare a scovare qualche film o serie tv interessante su piattaforme come Netflix, Amazon Prime, MUBI o l’on demand di Sky. Ovviamente evitate storie dai toni apocalittici e catastrofisti (c’è tutto un filone ampissimo a riguardo). Una bella risata, con tutto il suo potere liberatorio, è quello che ci vuole.

A qualcuno poi sarà venuta la tentazione di andare a saccheggiare i supermercati, per comprare qualche detergente chimico per le mani (anche se è sufficiente lavarsele con il sapone), la mascherina (che però serve solo in casi di sospetta infezione o infezione vera e propria) e già che ci siamo un tot di beni di prima necessità e a lunga conservazione. Ecco, può capitare in queste ore di trovare gli scaffali vuoti come se stesse per arrivare un attacco alieno. Ma non è così: i supermercati nei prossimi giorni non chiuderanno e i rifornimenti continueranno normalmente. Avere un po’ di tempo per sé può essere invece l’occasione per cucinare qualcosa con tranquillità. La cucina è una delle attività più rilassanti che esistano: cercare una ricetta semplice, metteteci un po’ di creatività. E soprattutto cucinate con amore, come celebrazione della vita, e fatelo per qualcuno a cui tenete.

La direttiva della Regione Lombardia prevede anche la chiusura delle scuole. L’occasione è perfetta per stare qualche ora in più con i propri figli. Giochi da tavolo, chiacchierate, lavori manuali, libri per ragazze e ragazzi ma pure creatività. Se non potete portare vostro figlio al prossimo spettacolo teatrale per bambini avete sempre la possibilità di fare un po’ di teatro casalingo, in rete trovate qualche soluzione. Ci vuole poco anche a imbastire qualche lavoro manuale, un’idea non meno creativa e rilassante che cucinare.

Questi sono solo alcuni consigli. Sicuramente ce ne sono molti altri per passare questo tempo di cui ignoriamo la fine – e anche questo è giustamente un motivo di preoccupazione. Nonostante tutto però invitiamo però a cambiare prospettiva: il Coronavirus è un problema, ma è anche una possibilità di tempo libero, una risorsa per passare qualche giorno facendo quello che ci piace. Approfittatene.

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