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Bergamo riscopre le sue radici musicali con la Fondazione Daniele Maffeis

Articolo. Sabato 22 novembre, dalle 15 alle 17.30 in Biblioteca Mai, saranno presentate le attività della Fondazione dedicata al compositore di Gazzaniga

Lettura 3 min.
Il presidente dell Fondazione Adriano Maffeis con giovani musicisti

Le realtà musicali, a Bergamo, sono una parte integrante della vitalità culturale che caratterizza la terra orobica in ogni sua forma: dalle istituzioni teatrali (Fondazione Teatro Donizetti) alle biblioteche di conservazione (Biblioteca Civica Angelo Mai e Biblioteca De Sabata-Ceccato), passando per le storiche realtà concertistiche, si è saputo valorizzare un patrimonio secolare che ha saputo imporsi e proporsi a livello nazionale e non solo, divenendo emblema e patrimonio.

Ancora una volta, la musica tornerà protagonista a Bergamo con l’affacciarsi di una nuova realtà: la Fondazione M° Daniele Maffeis ETS, nata nel gennaio scorso dalla trasformazione dell’associazione musicale Daniele Maffeis e intitolata al compositore di Gazzaniga (1901-1966). La Fondazione si presenterà al pubblico sabato 22 novembre, dalle 15 alle 17.30 presso il Salone Furietti della Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo con l’appuntamento «Radici e visioni: I progetti di Fondazione M° Daniele Maffeis ETS».

«La Fondazione – spiega la vicepresidente Rossana Maffeis raccoglie l’esperienza e i risultati dell’associazione, fondata dal papà Adriano nel 1998. Culmine dell’opera di valorizzazione del patrimonio musicale di Maffeis è stata l’edizione completa degli Opera Omnia in 39 volumi a stampa terminata nel 2012, assieme a concerti, studi e iniziative pubbliche dedicati alla figura del Maestro».

La Fondazione, attraverso le sue attività, si dedica alla tutela e alla valorizzazione dei beni materiali e immateriali legati all’opera e alla figura del Maestro Maffeis – compositore, organista e docente attivo nel contesto lombardo della prima metà del Novecento – promuovendo progetti culturali, educativi e sociali che guardano al futuro, affinché la complessità e la profondità della sua musica venga restituita anche alle nuove generazioni e contribuisca a nutrire il tessuto culturale e civico della società.

«La missione della nostra Fondazione si basa sul patrimonio di Maffeis, compositore bergamasco dalla visione musicale profonda e sfidante: un tesoro da conservare, una fonte viva per il futuro perché la sua musica possa parlare ancora a tutti, stimolando riflessione, suscitare emozioni e creare legami autentici», afferma Rossana Maffeis. Uno spazio condiviso, dunque, aperto alla valorizzazione verso il futuro e verso le nuove generazioni: Fondazione Maffeis si propone infatti come spazio attivo di incontro tra memoria e futuro, collaborando anche con diverse realtà del territorio e non solo (Biblioteca Civica Angelo Mai, Biblioteca Statale di Cremona, Politecnico delle Arti di Bergamo, Conservatorio Santa Cecilia di Roma, docenti del Conservatorio «Giuseppe Verdi» di Milano, docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Liceo Musicale «Zucchi» di Monza, Liceo Musicale «Azuni« di Sassari, docenti del Liceo «Secco Suardo» di Bergamo e scuola primaria di Fiorano al Serio).

Anima viva della nuova realtà, è costituita da una rete di nove comitati scientifici, composti da musicisti, studiosi e professori universitari, professionisti e giovani volontari, impegnati in un lavoro collettivo di ascolto, ricerca e divulgazione che verranno presentati il 22 novembre.

Chi è Daniele Maffeis?

Figura di spicco del Cecilianesimo lombardo, Daniele Maffeis è stato compositore, organista, direttore ed insegnante, la cui attività ha lasciato un importante segno nella tradizione musicale del suo tempo.

Nato a Gazzaniga il 1° agosto nel 1901, studiò privatamente con Pietro Zaninari (a Fiorano al Serio), per poi proseguire il suo percorso musicale all’Istituto Musicale di Bergamo con Alessandro Marinelli. Nell’ambiente cittadino venne a contatto con musicisti quali Agostino Donini (maestro di cappella della Basilica di Santa Maria Maggiore) e dell’ambiente del Movimento Ceciliano che plasmò la realtà musicale sacra dei primi anni del XX secolo.

Dopo la conclusione degli studi a Milano, conseguendo il diploma in pianoforte, organo e composizione con Arnaldo Galliera nel 1927, Maffeis iniziò l’esperienza didattica e organistica: insegnò in molte realtà dell’area lombarda tra Bergamo, divenendo anche organista e maestro di cappella presso la Basilica di Santa Maria Nuova di Abbiategrasso, nonché organista a Gorgonzola e in San Satiro a Milano. Tornò a Bergamo nel 1950, divenendo insegnante di organo e composizione organistica al Conservatorio «Donizetti»: fu un periodo intenso, tra eventi, collaudi di nuovi strumenti e impegni compositivi. Negli ultimi anni compose nuove «Messe», tra cui la «Missa Daniel Propheta» e due «Messe Popolari» in italiano, ispirate al rinnovamento proposto dal Concilio Vaticano II. Scrisse anche per il periodico Giopì, dove propose riflessioni su musica, arte e memoria. Morì a Gazzaniga il 10 febbraio 1966, le sue ultime parole furono: «ho ancora tanta musica dentro».

Il patrimonio musicale di Maffeis, di cui oggi la Fondazione a lui intitolata si fa garante, abbraccia moltissimi generi (rispecchiati nella multiforme varietà dei Comitati Scientifici): opere liriche, operette (da intendersi come «melodrammi per fanciulli»), liriche vocali, pagine pianistiche, molta musica sinfonica, cameristica e, ovviamente, un corposo repertorio sacro («Messe», «Mottetti»).

La Fondazione si presenta: il programma del 22 novembre

L’incontro si aprirà con i saluti istituzionali di Cristiana Iommi, direttrice della Biblioteca Civica Angelo Mai, Francesca Furst, soprintendente archivistico e bibliografico della Lombardia, Francesca Caruso, assessore alla Cultura di Regione Lombardia, ed Emanuela Ghilardini, consigliere delegato alla Cultura del Comune di Gazzaniga. Il pomeriggio sarà coordinato da Luca Loglio, moderatore dell’incontro. A seguire, Rossana Maffeis, vicepresidente della Fondazione, ripercorrerà le tappe principali del percorso che ha condotto alla nascita della Fondazione, illustrando la visione strategica e la missione culturale che la guideranno nei prossimi anni.

William Limonta, musicologo, compositore e pianista, presenterà la figura del Maestro Maffeis, soffermandosi sulla sua poetica musicale, sul linguaggio compositivo e sulla sua eredità artistica e umana. Successivamente sarà introdotto il lavoro dei Comitati Scientifici, strutture tematiche consultive e propositive che accompagneranno la Fondazione nella definizione delle linee di ricerca, delle attività formative e dei progetti di valorizzazione. Un momento centrale sarà dedicato alla presentazione della nuova immagine coordinata e del sito web istituzionale, progettati da MoMa Comunicazione per comunicare con coerenza, riconoscibilità e apertura il profilo della Fondazione e favorire un dialogo continuo con la comunità locale, nazionale e internazionale.

L’incontro si concluderà con il momento musicale «Daniele Maffeis: ancora tanta musica dentro», che vedrà protagonisti Elena Algeri (flauto), Valentina Maria Fassi (soprano), Irene Maggioni (pianoforte) e William Limonta (pianoforte). La chiusura dei lavori sarà affidata al presidente della Fondazione Adriano Maffeis. L’ingresso all’evento è libero fino ad esaurimento posti.