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Dal cotone alle idee: Crespi d’Adda riparte con il festival «Produzioni Ininterrotte»

Articolo. Il villaggio operaio Patrimonio Unesco si trasforma in palcoscenico culturale con oltre 30 eventi tra presentazioni, conferenze, tour e grandi nomi

Lettura 3 min.
Nico Acampora, fondatore di PizzaAut

La sensazione che si prova passeggiando per le strade di Crespi d’Adda è quella di un salto indietro nel tempo. Il villaggio operaio Patrimonio dell’Umanità Unesco, la sua centrale idroelettrica e l’antico cotonificio oggi inattivo e in fase di recupero sono uno dei più celebri e meglio conservati esempi di archeologia industriale non solo d’Italia, ma anche dell’Europa meridionale. Se le strade e gli edifici di questo villaggio parte di Capriate San Gervasio sono custodi di un passato denso di storia e cultura, il festival « Produzioni Ininterrotte » ne raccoglie l’eredità e la proietta nel futuro.

Appuntamento nel villaggio in riva all’Adda dal 4 ottobre al 7 dicembre con un ricco calendario di presentazioni di romanzi, proiezioni, conferenze, tour guidati e grandi ospiti come il candidato al Nobel per la Pace 2025 Michelangelo Pistoletto, scrittori come Gianni Biondillo e Cécile Baudin, il collettivo Wu Ming 2 o Nico Acampora, fondatore di PizzAut, la prima pizzeria gestita da persone con autismo.

«Se da un lato Crespi non produce materialmente più nulla a livello industriale dal 2003, dall’altro, come recita il nome del festival, “Produzioni Ininterrotte”, questo luogo non ha smesso di “funzionare”, semplicemente su un altro piano – spiega Giorgio Ravasio, direttore artistico della manifestazione – Con questo festival oggi Crespi genera puro terziario avanzato, ossia cultura, capace di raccontare il mondo del lavoro secondo le più varie sfaccettature: dai risvolti tecnici a quelli sociali e sindacali, alle riletture letterarie, così come hanno saputo fare nei secoli autori come Dickens, Levi o Hardy».

Due mesi di incontri letterari

«Produzioni Ininterrotte» per due mesi porta a Crespi un ricchissimo calendario di appuntamenti a partire dalla giornata inaugurale del festival, che si apre con la presentazione di «La chiesa del Santissimo Nome di Maria», «un libro fortemente voluto e scritto da Giuseppina Moriggi e dedicato alla chiesa di Crespi d’Adda – spiega Ravasio – L’edificio era la copia identica della chiesa di Busto Arsizio, luogo d’origine dei Crespi che volevano omaggiare con quell’intervento e che si potrà visitare con un tour tematico guidato, il cui ricavato sarà devoluto alla parrocchia di Crespi, in un’ottica di turismo sostenibile i cui proventi ritornino al territorio».

Tra gli appuntamenti in programma anche l’incontro del 12 ottobre con Nico Acampora, fondatore di PizzaAut, «un’occasione per parlare non solo di lavoro e disabilità, ma anche di come è stato possibile trasformare un problema – la difficoltà di inserimento lavorativo di persone con autismo – in una risorsa preziosa sia per queste persone che per la comunità».

Da segnare in agenda anche il 5 dicembre, trentesimo anniversario dell’inserimento di Crespi nell’elenco dei siti Patrimonio dell’Umanità Unesco, che sarà festeggiato con la proiezione del documentario di Alessandro Melazzini «Crespi d’Adda. Utopia del lavoro», un racconto corale del villaggio operaio che raccoglie i contributi tra gli altri anche di architetti, urbanisti, abitanti del posto. Tra gli ospiti più attesi anche Gianni Biondillo, che il 22 novembre presenterà «Quello che siamo noi», la storia di un gruppo di architetti nell’Italia del Ventennio e delle loro scelte. In calendario per il 19 ottobre anche il contributo di Wu Ming 2, che racconta «Mensaleri», un romanzo sui cambiamenti dovuti all’avvento delle macchine in una provincia italiana, tra culti segreti, ribellioni e un misterioso sterminio di farfalle.

«Produzioni Ininterrotte» prosegue con oltre trenta appuntamenti secondo diversi filoni tematici, a cominciare dai racconti ambientati nelle fabbriche, dove si intrecciano conquiste sociali, vicende politiche e intrighi, come nel caso del libro «La fabbrica dei destini invisibili», che Cécile Baudin presenterà a Crespi il 5 ottobre o saggi come «Il grande telaio. Storie e segreti della manifattura tessile italiana» della giornalista del Sole 24 Ore Chiara Beghelli, attesa nel villaggio il 30 ottobre.

Il festival è anche un’occasione per approfondire il tema del patrimonio industriale italiano e dei suoi luoghi con presentazioni di volumi come «Architetture del lavoro. Città e paesaggi del patrimonio industriale» di Giovanni Luigi Fontana e Andrea Gritti (12 ottobre) o «Crespi d’Adda, una storia illustrata» di Marco Dusatti, accompagnata da una mostra (25 ottobre). A questi si aggiunge «Milano Industriale» di Jacopo Ibello, in programma il 9 novembre.

Un’attenzione particolare va anche al tema del lavoro immateriale, con una serie di appuntamenti tra sociale, filosofia, arte e società: in programma anche la presentazione del 2 novembre di un saggio come «Lavorare è da boomer» di Riccardo Maggiolo e l’intervento di Michelangelo Pistoletto, artista candidato a Premio Nobel per la Pace 2025, che l’8 novembre a Crespi presenterà il suo libro «Terzo Paradiso». Da non perdere anche il ciclo di incontri del 7, 14 e 21 novembre con lo psicologo e artista Gianni Caminiti dal titolo «Le regole per la vera libertà», dedicati alla promozione del benessere personale.

Tour guidati e attività per i piccoli

Oltre a esplorare il mondo del lavoro tra le pagine di saggi e romanzi, incontrandone gli autori e le autrici, il festival propone anche una serie di visite guidate a tema letterario in programma da ottobre a dicembre. In programma un tour alla scoperta di Crespi, della sua chiesa e della centrale idroelettrica. E ancora visite guidate alla scoperta dei rifugi antiaerei di Ponte San Pietro e di Dalmine, oltre a due appuntamenti a Bergamo Alta e uno a Camerata Cornello, in Val Brembana sulle tracce dell’omicida Simone Pianetti.

Per i più piccoli il festival propone anche una speciale caccia al tesoro a spasso nel tempo per le vie di Crespi e il laboratorio «Uomini, macchine e turbine», per scoprire come viene prodotta l’energia idroelettrica. Visite e laboratori sono su iscrizione, con prenotazione obbligatoria sul sito ufficiale del festival.

Sito ufficiale del festival