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Quando il freddo diventa arte: arriva la settima edizione di «Giass e nef»

Articolo. Dopo due anni di pausa, nelle giornate di sabato 28 e domenica 29 gennaio, otto cubi di ghiaccio verranno scolpiti da sedici artisti. Le sculture saranno a tema Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 e si troveranno per le vie dei borghi di Valbondione, Lizzola e Fiumenero. Durante l’evento non mancheranno i laboratori per bambini, mercatini, musica e prodotti locali

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«Giass e nef» 2019

I giorni della Merla si stanno avvicinando, e non c’è da stupirsi se «divano e coperte» è l’idea più frequente che avete su come trascorrere il fine settimana. La colpa è del mese di gennaio che ha portato via addobbi e mercatini natalizi, lasciando ghiaccio, neve e freddo. Eppure, questi ultimi sono gli ingredienti perfetti per passare un fine settimana alternativo a Valbondione. L’evento si chiama «Giass e nef», ghiaccio e neve appunto, e Turismo Valbondione lo propone sabato 28 e domenica 29 gennaio.

Disposti per le piazze di Valbondione, Lizzola e Fiumenero ci saranno 8 enormi cubi di neve. I blocchi verranno modellati da sedici scultori che, armati di strumenti manuali, li trasformeranno in opere d’arte.
I partecipanti lavoreranno per un giorno e mezzo, sotto gli occhi degli spettatori, e domenica alle ore 14 una giuria proclamerà il blocco vincitore.

Le sculture avranno una tematica comune, ovvero Bergamo e Brescia Capitali Italiane della Cultura 2023.
Per l’occasione già da sabato ci saranno i mercatini d’artigianato, stand di gastronomia e hobbistica presso il parco di Via Mes a Valbondione e diversi punti di ristoro, gestiti dalle associazioni del paese, tra cui Sportiva Alto Serio, Mamme della scuola dell’infanzia e Gruppo San Giorgio.
Inoltre nella giornata di sabato i bambini potranno partecipare a un laboratorio creativo sul dialetto bergamasco presso la Biblioteca Civica di Valbondione. Mentre domenica Mario Borali-Jannus intratterrà il pubblico con musiche itineranti tradizionali.

Nel vivo dell’evento

Quest’anno «Giass e nef» torna per la settima edizione, dopo due anni di stop. L’ultimo appuntamento era stata a gennaio 2020, con le Fiabe di Gianni Rodari. Mentre il 2019 venne dedicato agli animali delle Alpi Orobiche. Il tema che viene selezionato ogni edizione di «Giass e nef» richiama un evento significativo dell’anno di svolgimento, in questo modo le sculture potranno interpretarlo e valorizzarlo. L’originalità dell’evento attira moltissimi spettatori anche della provincia che, non avendo mai visto questa particolare arte dal vivo, assistono con curiosità e entusiasmo.

I blocchi misureranno due metri in altezza e larghezza e le abilità degli scultori potranno essere osservate per l’intera giornata. Le otto coppie che parteciperanno all’evento hanno esperienze diverse. Alcuni di loro sono professionisti, che hanno appreso l’arte dello scolpire attraverso la propria formazione. Altri sono appassionati che partecipano fin dalle prime edizioni e oggi considerano l’evento un momento di ritrovo più che di competizione vera e propria. Alcuni di loro sono concittadini valbondionesi, altri arrivano dalla provincia di Bergamo, Milano, Lecco e da Verona.

La mattina di sabato 28 gennaio i blocchi verranno posizionati per le strade dei borghi, la mappa illustrativa verrà resa disponibile sul sito prima dell’evento. Alle ore 8.30 ci sarà l’assegnazione casuale delle postazioni e poi si inizierà a scolpire. Al momento della pausa pranzo i partecipanti faranno una sosta, per riprendere nel primo pomeriggio e lasciare gli ultimi dettagli al giorno successivo.

Dalle ore 10 apriranno i mercatini d’artigianato, hobbistica e gastronomia presso Parco di Via Mes a Valbondione. Alle ore 15.30 i bambini potranno imparare il dialetto bergamasco alla Biblioteca Civica di Valbondione (ingresso gratuito ma con prenotazione sul sito). Alle ore 17, ci sarà l’estrazione dei numeri vincenti della Lotteria dello Sci Club Lizzola.

Domenica alle ore 10 apriranno i mercatini accompagnati dalla musica itinerante di Mario Borali-Jannus. Alle 14.30 i giudici visiteranno le sculture, per rivelare il vincitore alle ore 16. La giuria che valuterà le opere sarà composta da un rappresentante dell’Amministrazione comunale, due sindaci eletti dalle scuole medie ed elementari, un rappresentante per ogni Associazione del paese, tra cui l’associazione San Giorgio, Alpini Valbondione e Soccorso Alpino Valbondione e, infine, un membro esterno professionista del settore.

Una caratteristica di Valbondione

Una delle opere più amate dai valbondionesi risale all’edizione del 2019. Tra i diversi animali delle Alpi Orobiche che furono scolpiti nel ghiaccio, uno in particolare meritò il primo posto: il lupo. La coppia di ragazzi che ideò il lupo non si aspettava di ricevere tanto entusiasmo per l’animale scelto, ma per gli abitanti di Valbondione non ci furono dubbi sul premiare quella scultura.

Il motivo è che gli abitanti di Valbondione vengono chiamati «lupi» in Valle Seriana. Fin dal passato, infatti, il territorio circostante era abitato da molti branchi, che spaventavano e mangiavano le greggi dei pastori. Il ricordo dei lupi è rimasto vivo nelle menti dei cittadini e con il passare degli anni l’animale è diventato il simbolo del Comune.

Ad oggi esistono molte leggende che associano Valbondione al lupo. Una in particolare narra che in un periodo di carestia due lupi, in cerca di cibo, entrarono nella casa di un uomo. Il valbondionese non ne fu spaventato, ma, al contrario, ne ebbe compassione e decise di sfamarli. I lupi soddisfatti del pasto cucinato dall’uomo lasciarono la casa allegri. Il giorno dopo, lo stesso uomo incontrò due giovani magri, ma molto felici di vederlo. Lo salutarono con gratitudine e gli rivelarono di essere i lupi della sera precedente. Sebbene questa storia sia inventata, ha qualcosa di vero. Gli abitanti di Valbondione si riconoscono nei lupi, come loro sono amanti della montagna e della solitudine, ma sanno fare branco nel momento del bisogno.

Un incontro tra arte e natura

«Giass e nef» è un evento che unisce arte e natura. L’idea è nata qualche anno fa dall’Associazione Commercianti e da Promoserio: ha subito avuto un posto nel cuore dei cittadini. L’elemento della neve richiama le montagne, le piste da scii e i paesaggi innevati del territorio; mentre le sculture, a seconda del tema scelto, valorizzano gli eventi dell’anno in corso. Quest’anno, con la celebrazione di Bergamo e Brescia Capitali Italiane della Cultura 2023, l’importanza della cultura si accentua. Le sculture che realizzeranno i partecipanti verranno portate via dal sole con l’arrivo della primavera.

Insomma, uscire di casa nel weekend più freddo dell’anno non è mai stato così divertente, alla scoperta di una nuova arte e tanta cultura per iniziare il 2023!

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