La tradizione va oltre ogni ostacolo. A volte può essere interrotta da qualche fattore, ma se mischiata a passione e fede, rinasce come un fiore che si apre in primavera e muore in estate per lasciare spazio al frutto. Una situazione simile ha coinvolto anche la «Festa di Santa Croce», in programma a Monte Isola dall’8 al 14 settembre dopo un’attesa lunga dieci anni.
La celebre manifestazione, nota anche come «Festa dei Fiori» ha dovuto affrontare un piccolo stop a causa del Coronavirus che ha cancellato l’edizione 2020, ma gli abitanti di Carzano e Novale di Monte Isola hanno continuato a celebrare la devozione alla reliquia della Croce di Cristo, conservata in reliquiario d’argento a forma di croce risalente al XVIII secolo. Nei prossimi giorni, duecentomila fiori di carta addobberanno le strade dell’isola lacustre più grande d’Europa e richiameranno decine di migliaia di fedeli e curiosi, pronti a osservare lo spettacolo che sanno offrire le mani sapienti degli abitanti dell’area, in grado di trasmettere la tradizione di generazione in generazione.
I rami di pino, le luci e i fiori di carta che accompagneranno la festività (saltata in passato soltanto nel 1945 a causa della Seconda guerra mondiale) vengono realizzati per l’occasione dai residenti di Montisola che completano le opere, autofinanziandosi e affinando le tecniche che si tramandano in famiglia. Nel 2015, ultima edizione della festività, si toccò quota trecentomila fiori, offrendo uno spettacolo senza precedenti che con le luci della sera diventa ancor più affascinante.
Circa un mese e mezzo prima della festa si iniziano a montare lungo le strette vie del paese e nelle piazzette pali di sostegno e intelaiatrici che formano arcate e bersò (cupole). Il primo palo, in dialetto antena, viene posto nella piazzetta nota come Port Antic (vecchio porto) il sei luglio e da lì si aggiungono altre strutture ad arcate. Alla fine sono circa duecento, oltre le strutture presenti nelle due piazze principali. Strutturato il tutto, vengono posizionate le ramaglie, raccolte dagli stessi abitanti in Val Camonica o in Val Palot, disposte anche contro i muri delle strade, su balconi e davanzali.
La realizzazione dei fiori diventa anche una sorta di competizione per le donne del posto, che fanno a gara per preparare creazioni sempre nuove e colorate, sfoderando il meglio della loro fantasia. Si inizia almeno due anni prima lavorando tutto in gran segreto, finché ogni signora parte ad addobbare il proprio cortile o il pezzo di vicolo davanti alla propria casa, mentre le aree rimanenti vengono spartite, in modo che nessun angolo rimanga scoperto. Ognuna sceglie e comunica alle altre il colore che vorrà utilizzare per propri fiori: le arcate devono presentare un’alternanza di colori, l’una diversa dall’altra. Il modello di fiore rimane invece segreto fino alla fine, in maniera tale da rendere tutto ancor più incantevole.
Su ogni arco vengono quindi inserite delle luminarie bianche che la notte rendono il panorama più magico, anche se diverso dal passato, quando le strutture venivano ricoperte dalle canne che crescevano spontaneamente sul lago. Per illuminarle venivano utilizzate le conchiglie del lago che, riempite di olio con tanto di stoppini, venivano accese come se fossero delle luci vere e proprie. Dopotutto questa tradizione prenderebbe spunto da radici molto antiche, in particolare al 1836 quando il colera colpì i paesi del lago d’Iseo, mietendo un elevato numero di vittime. Carzano e Novale furono i borghi più colpiti dai decessi, motivo per cui gli abitanti decisero di fare voto alla Santissima Croce per interrompere l’epidemia e, da quel giorno, decisero di fare una grande festa quinquennale in onore del miracolo.
Le celebrazioni partiranno lunedì 8 settembre con la Santa Messa a Carzano alle 17 presieduta dal vescovo emerito di Daule, monsignor Giovanni Battista Piccioli, a cui farà seguito un piccolo concerto della banda I Giovani di Credaro. Nei giorni successivi, si svolgeranno in mattinata dimostrazioni di confezionamento dei fiori (dalle 10 alle 11), mentre nella chiesa di Carzano si svolgeranno due celebrazioni eucaristiche alle 10 e alle 17, il tutto fino alla giornata di domenica 14 settembre quando la «Festa di Santa Croce» culminerà alle 11 con la Santa Messa presieduta dal vescovo di Brescia, monsignor Pierantonio Tremolada, e alle 19 con la processione accompagnata dalla banda di Sulzano.
Ogni sera verrà animata da eventi, dal concerto con il coro Isca di Iseo alle 20.30 di giovedì 11 settembre alla gara del campionato «Naecc» con le tipiche imbarcazioni da pesca del lago. In programma venerdì 12 alle 20.30 dalla commedia dialettale a opera della compagnia teatrale Amici di San Rocco di Monte Isola. Il tutto passando nella serata di sabato 13 alle 20.30 con l’appuntamento dedicato al ballo e al canto flamenco con sonorità tradizionali della Spagna, prima di concludere alle 22.30 di domenica 14 con l’indimenticabile spettacolo pirotecnico.
Se durante le giornate di festa ci sarà la vendita di composizioni di fiori di carta presso la biblioteca, a cura dei volontari dell’associazione a sostegno della manifestazione (dalle 10 alle 12.30, dalle 14 alle 18 e dalle 19 alle 22), non si può dimenticare anche il concorso fotografico «I nostri Massimo e Floriana», dedicato a Massimo Turla e Floriana Ziliani e che raccoglie le più belle immagini della festività.
Vista l’enorme presenza di turisti prevista (circa settantamila durante la settimana), verranno potenziate le corse dei battelli provenienti sia dalla sponda bergamasca che bresciana al fine di consentire a tutti di osservare la bellezza dei fiori di carta. Se per gli imbarchi da Sale Marasino e Sulzano è obbligatorio prenotare un pass gratuito di accesso all’evento sul portale di Visit Lake Iseo, per poi acquistare il titolo di viaggio in biglietteria, per le partenze da tutti gli altri porti è obbligatorio prenotare in anticipo il biglietto, acquistandolo online sul sito di Navigazione lago d’Iseo. La linea per Carzano dall’alto lago, attiva tra le 10 e le 21, prevede quattro corse che interesseranno Castro, Costa Volpino, Lovere, Marone, Pisogne e Riva di Solto, mentre la linea dal basso lago, attiva tra le 10,30 e le 21,30, prevede quattro corse che toccheranno Clusane, Predore, Sarnico e Tavernola Bergamasca.