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Tutti in tavola a Parre con la «Sagra degli Gnòch in Còla»

Articolo. Sabato 20 maggio, al Pala Don Bosco dell’oratorio, torna l’appuntamento con la manifestazione dedicata a uno dei piatti più gustosi della tradizione contadina bergamasca. La ricetta è semplicissima, ma ricca di storia. Scopriamola insieme in questo viaggio nel cuore della Valle Seriana

Lettura 3 min.

Farina bianca, latte e uova. Presisamente un uovo per ogni chilo di farina, per rendere l’impasto morbido e non gommoso all’assaggio. Il condimento? Patate, abbondante burro fuso e formaggio a volontà. E poi tanto amore, come solo le nonne di una volta mettevano nella loro lavorazione. È il segreto della ricetta degli «Gnòch in Còla», uno dei piatti più semplici, ma gustosi di tutta la tradizione gastronomica contadina bergamasca. Questa prelibatezza sarà protagonista indiscussa di una sagra che si terrà sabato 20 maggio a Parre, precisamente al Pala Don Bosco dell’oratorio. Ma prima di approfondire i dettagli di questo appuntamento, scopriamo insieme la tradizione che ruota attorno a questo piatto.

Il gruppo folclorico Lampiusa

Non possiamo parlare della «Sagra degli Gnòch in Còla» senza raccontare la storia di questo gruppo folclorico. L’evento è infatti nato quasi per gioco, per una scommessa tra alcuni componenti di questa realtà, fortemente impegnata nella valorizzazione delle tradizioni del nostro territorio, a partire da un particolare abbigliamento di questo piccolo paese della Valle Seriana. L’origine del «Costume di Parre» è antichissima: si parla addirittura del 1630 quando, a causa della peste manzoniana, alcune donne fecero un voto per non ammalarsi. «Vestirono così in modo sobrio e dignitoso», un aspetto notato dal Vescovo Dolfin durante la sua visita pastorale a Parre il 10 giugno del 1779. Un’altra ipotesi lega la nascita del costume ad un’analoga promessa fatta per liberarsi da una moria di greggi avvenuta nel ‘700.

Fin dagli ultimi anni dell’Ottocento, il «Costume di Parre» viene esibito dai parresi in tutta Italia, addirittura partecipando, l’8 gennaio 1930, alle nozze del re Umberto II di Savoia. Una promozione che ha raggiunto i giorni nostri grazie al gruppo Lampiusa, che ha l’obiettivo di far conoscere gli usi e costumi di una epoca passata, dedita alla pastorizia e alla dura vita della montagna. Un vero e proprio spettacolo basato su coreografie legate al mondo del lavoro, a canti e a dimostrazioni dei lavori di un tempo: la lavorazione della lana, la preparazione dei «scarpinòcc» – il celebre raviolo parrese – e di altre classiche attività di una volta, fino alla realizzazione dei particolari “gnocchi in colla”.

Il piatto

«Gli “Gnòch in Còla” non fanno concorrenza agli “scarpinòcc” – assicura il presidente del gruppo folclorico Giovanni Bossetti – Questi gnocchi sono un piatto poverissimo che i nostri nonni facevano con quel poco che avevano a casa: farina, uova, latte (o acqua) e un po’ di formaggio. Grazie a un cucchiaio, si ricavava dall’impasto un “gnoc” alla volta e veniva calato in acqua già portata a bollore. Noi abbiamo ripreso la ricetta e l’abbiamo resa più gustosa, con un condimento a base di burro fuso e formaggio a volontà». E poi un segreto: «Durante la cottura – svela Bossetti – facciamo bollire, insieme agli gnocchi, anche delle patate. Questo piccolo trucco ci permette di insaporire ancor più il piatto, utilizzando poi le patate per arricchire il condimento».

Alcune varianti prevedono anche un po’ di pane nell’impasto. «Noi non lo mettiamo – sottolinea ancora il presidente – per non indurire la pasta. Proponiamo una ricetta autentica che, alla sagra, verrà portata sui tavoli dei visitatori grazie al lavoro di un centinaio di volontari. Ci aspettiamo infatti tanta gente come nelle scorse edizioni».

La sagra

Oltre agli «Gnòch in Còla», realizzati interamente dal gruppo folclorico, la Pro Loco di Parre servirà altri gustosi piatti, tra i quali pane e strinù, pane e porchetta e un tagliere parresco con prodotti tipici del territorio. Dalle 18, nell’area del Pala Don Bosco, prenderà il via il momento dell’aperitivo e poi dalle 19 cucine aperte con menù pensati anche per i più piccoli e per gli intolleranti al glutine. E poi, alle 21.30, spazio all’intrattenimento e alla musica con l’Orchestra Italiana Bagutti che allieterà la serata, con i più grandi successi della musica leggera italiana. «Abbiamo puntato a una delle migliori formazioni italiane – racconta Bossetti – Vogliamo che i visitatori siano coccolati non solo con l’ottima cucina bergamasca, ma anche con la miglior musica italiana. Sarà possibile ballare tutta la sera grazie alla pedana che è stata installata al Pala Don Bosco. Abbiamo voluto dare un taglio ancor più popolare per realizzare davvero una grande festa per tutte le famiglie bergamasche».

La rassegna è giunta alla sua sesta edizione e ogni anno cresce sempre più grazie alla sinergia di numerosi partner: Comune di Parre, Scopri Parri, l’ente di promozione turistica ValSeriana, l’UNPLI (l’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia) e il comitato regionale Pro Loco Lombardia. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito della Pro Loco Parre, dove sono raccolte anche delle interessanti sezioni dedicate alle ricchezze artistiche, alle tradizioni gastronomiche e a tutti gli eventi in programma a Parre. Oltre alla «Sagra degli Gnòch in Còla», il gruppo folclorico Lampiusa e la Pro Loco Parre organizzano anche nel corso dell’anno la «Sagra del Capù» e la «Sagra degli Scarpinòcc».

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