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«Creattiva». La fiera dell’handmade tra artigianato, moda e solidarietà

Articolo. Merletti, tessuti e tanta creatività protagonisti dell’edizione 2023 della manifestazione, che torna al polo fieristico di via Lunga più in forma che mai. Ospiti da tutta Europa, oltre 200 stand espositivi, laboratori, spazi di incontro per appassionati e il punto di raccolta «Viva Vittoria», dove consegnare o imparare a realizzare le strisce per l’evento solidale dell’anno: 50 miglia di maglia che uniscono le due città capitali della cultura in una catena umana per sostenere i centri antiviolenza

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Caleidoscopi di colori. Stoffe di ogni tipo, soffici al tatto o dalle fantasie insolite con cui realizzare borse, tovaglie e qualsiasi manufatto tessile la fantasia e la necessità suggeriscano. Quadrati di tela che, come pezzi di puzzle, diventano splendide trapunte patchwork . Bottoni, bottoncini, fili di cotone e di raso di ogni tonalità, gigantesche matasse di lana per avvolgere spalle e colli con morbide sciarpe.

Viaggi nella tradizione dell’antica sapienza delle mani, tra feltri, tomboli e macramè. E ancora, gioielli artigianali, bijoux e corpetti di perline. Ceramiche, pittura per tessuti e macchine da cucire. Spunti creativi che dal fare passano al gustare e aprono la via a stand di cake design e decorazioni per una pasticceria insolita. Tutto quello che è creatività fatta a mano, che sia da guardare, indossare o assaggiare, a «Creattiva» arriva da tutto il mondo.

Un weekend dedicato alla creatività, tra fili, colori e tessuti

Inaugura oggi il lungo fine settimana dell’edizione primavera di questa fiera amatissima da chi adora l’handmade. Spazio alle (tante) appassionate e alle curiose e curiosi di ogni età, che anche quest’anno, fino a domenica 5 marzo, affolleranno i padiglioni della Fiera di Bergamo per questa manifestazione dedicata alle arti manuali ideata e organizzata da Promoberg.

Oltre quindicimila i metri quadrati espositivi all’insegna dello scambio di saperi e dell’ispirazione da cogliere, scoprendo le 208 realtà provenienti 12 paesi stranieri e da 15 diverse regioni italiane passeggiando per gli stand. In alternativa, ci si può iscrivere a uno dei numerosi corsi in programma (qui l’elenco), molti dei quali gratuiti: dal cucito creativo, alla realizzazione di anelli in legno o di borse all’uncinetto, alle tecniche shabby per “anticare” un tavolo rovinato, trasformandolo nel pezzo forte di una cucina.

Una fiera che dopo la pandemia torna a pieno regime, ricchissima di ospiti e di iniziative: dall’area espositiva, a quella dedicata a workshop e laboratori, all’area ricamo, dove scoprire l’antica arte di ago e filo riletta in chiave contemporanea. Non manca anche un ospite speciale all’insegna di creatività e solidarietà: «50 miglia» il progetto di Viva Vittoria, che unirà Bergamo e Brescia con una striscia di maglia lunga 80 chilometri, realizzata grazie al contributo di chiunque desidererà partecipare.

Viva Vittoria: un punto di raccolta e un laboratorio per la solidarietà

Dopo aver invaso Piazza Vecchia con centinaia di metri di coloratissime coperte sferruzzate e raggiunto con le loro installazioni contro la violenza di genere anche altre città in tutta Italia, le donne di Viva Vittoria arrivano a «Creattiva» con un progetto pensato ad hoc per Bergamo Brescia Capitale della Cultura. Obiettivo: 50 miglia di solidarietà, ossia circa 80 chilometri, tanta quanta la strada che divide le due città e pari alla lunghezza della catena di maglia che unirà le due province, proprio a metà via, sul ponte che attraversa il lago d’Iseo all’altezza di Paratico.

Almeno quarantamila le persone che saranno coinvolte, ognuna delle quali contribuirà con una striscia di 150 centimetri. «È quel metro e mezzo che ci ha separati durante il Covid, quella del distanziamento sociale, oggi è quella che ci riunisce» spiega Cristina Begni di Viva Vittoria, associazione che dal 2015 continua a coinvolgere migliaia di persone, che con entusiasmo hanno partecipato a opere tanto grandi da rivestire una piazza intera. Un entusiasmo che si è trasformato in solidarietà, dato che, ad oggi, dalle vendite dei “frammenti” delle installazioni venduti in beneficenza sono stati raccolti oltre 800 mila euro, donati a 35 diversi centri antiviolenza sul territorio italiano.

«Tre parole contraddistinguono il nostro lavoro: umanità, relazioni e condivisione. Senza di esse, gli eventi di Viva Vittoria non potrebbero esistere. È cominciato tutto così – ricorda Cristina Begni – da cinque persone che non si conoscevano e che si sono unite coinvolgendo molti altri. Vedere la passione di così tanta gente che si aggregava ci ha fatto rendere conto che l’opera condivisa, alla fine, si rivelava appartenere a tutti, a chiunque vi avesse partecipato e a chi aveva deciso di sostenere il progetto».

Il ricavato di quest’anno andrà a sostenere due centri antiviolenza, uno di Bergamo e uno di Brescia, che hanno accusato la chiusura prolungata. «Creattiva» sarà uno dei punti di raccolta di queste strisce, che si potranno imparare a realizzare direttamente in fiera o che si possono creare anche a casa (scopri come fare).

Dall’area ricamo un ditale in ceramica, simbolo di Bergamo Brescia 2023

Il logo della Capitale della Cultura, con il blu, il rosso, il giallo e l’azzurro su uno sfondo bianco di ceramica. È questo l’omaggio a quest’anno di gemellaggio culturale da parte dell’area ricamo di «Creattiva». Un piccolo ditale realizzato in maiolica di Deruta da Mi’ Cocca, che si potrà trovare in questa sezione particolarmente ricca, con uno spazio per il tombolo e il merletto, oltre a scuole di macramè da cui imparare tecniche e trucchi.

«Tra gli ospiti anche il Museo di Castelgomberto di Vicenza, con la sua splendida giostra di cavalli fatta in macramè – spiega Annalisa Piccioni, responsabile dell’area ricamo – la Corporazione delle Arti e l’Officina Terre d’arte, che coordino». L’appuntamento è nello spazio all’ingresso della galleria centrale, dove sperimentare anche altre attività artistiche, tra cui ceramica, pittura su tessuto e «numerose attività tradizionali provenienti da tutta Italia legate al merletto e al ricamo, dalla Sardegna, alle Marche, all’Umbria».

«Master Beads». Tutto il fascino dei gioielli da indossare

Una masterclass per le amanti di piccole e preziose perline con cui realizzare bracciali, collane e interi ricami. Cinque designer internazionali e una padrona di casa la cui passione di ragazzina si è trasformata in progetto imprenditoriale, Monica Vinci.

Questo è «Master Beads», un’occasione unica per scoprire i segreti e le tecniche da artiste come la svedese Anna Lindell, la norvegese Antje Horning e l’ungherese Katalin Budainé. Con loro anche Stephanie Goff dalla Georgia e l’ucraina Alexandra Sidorenko, “fulminata” da un herdan, una collana di perline realizzata dalla nonna, che da quel momento è stata ispirazione per una passione lunga una vita.

Bead embroidery, shibori, soutache, macramè: sono alcune delle tecniche in programma per questo evento formativo ideato da Monica Vinci, «un’iniziativa nata dopo anni di workshop in tutto il mondo, da Giappone ad America, Germania e Svizzera – spiega la designer – Questa per me è una passione così grande che ho pensato che le donne che ho conosciuto avrebbero potuto riunirsi qui, per condividere le proprie conoscenze».

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