Nel 1972 Italo Calvino affida alle pagine della sua raccolta di racconti «Le città invisibili» una sua visione di cosa significa opporsi al male e alla sofferenza, condensata in poche parole. Come resistere dunque? Per lo scrittore la via è «Cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio». A partire da questo spunto il titolo scelto per l’edizione numero diciotto di «Bergamo Incontra» è proprio «Ciò che inferno non è». Un filo rosso che attraversa tutto il festival, che dal 17 al 19 ottobre a Chorus Life porterà incontri e mostre sui grandi interrogativi dell’umanità.
A offrire spazi di riflessione e confronto per il pubblico durante il fine settimana saranno le testimonianze e le parole di grandi ospiti provenienti da diversi mondi, dalla medicina all’impegno civile, dal teatro alla scrittura, dalla scuola alla religione. Accanto a questo la rassegna si arricchirà con momenti di aggregazione per adulti e bambini, tra musica dal vivo, animazione, meeting point con testimonianze, racconti e presentazioni di libri, libreria tematica, area ristoro e parco giochi per i più piccoli.
Raccogliendo l’eredità di Calvino, davanti a sfiducia, impotenza, rabbia e tristezza, possiamo riorientare lo sguardo su ciò che si può fare: «Il titolo di quest’anno incoraggia a non fermarci davanti alle macerie della storia - commenta Michela Milesi, presidente di Bergamo Incontra - Oggi siamo circondati da immagini di guerre, disumanità e cinismo, eppure, se guardiamo con attenzione, emergono segni di bene, volti che resistono, esperienze che raccontano un’altra possibilità. Dare spazio a queste storie significa ridare fiducia a noi stessi e alla società, perché il bene non è un’eccezione ma una presenza reale che chiede di essere riconosciuta. Questo festival vuole offrire a tutti la possibilità di incontrare quei segni, di lasciarsi sorprendere da una bellezza ostinata che resiste e che, se accolta, può generare un nuovo modo di guardare la vita e di costruire comunità».
Guardare sempre al bene
Saranno proprio le parole di Italo Calvino a inaugurare il festival venerdì 17 alle 18 negli spazi di Chorus Life, al 26 di via Serassi: dopo il taglio del nastro la serata si aprirà con l’intervento di Giancarlo Cesana, medico e professore onorario di igiene presso Università di Milano-Bicocca e direttore del Centro Studi di Sanità Pubblica dell’ateneo milanese. Con lui in dialogo sul tema della manifestazione ci sarà Tommaso Minola, responsabile diocesano di Comunione e Liberazione.
La giornata proseguirà alle 21.15 con l’attore Giacomo Poretti, componente del trio comico Aldo Giovanni e Giacomo, accanto a cui conduce una carriera di regista, sceneggiatore e organizzatore teatrale. Insieme a lui a dialogare sul tema «La forza della bellezza» anche Gabriele Allevi, direttore deSidera Teatro, e Michela Milesi, presidente dell’associazione Bergamo Incontra. Se da un lato il tema apre a profonde riflessioni, dall’altro l’attore milanese saprà presentarlo al pubblico attraverso un racconto emozionante tra garbo e ironia.
Ricchissima di appuntamenti la giornata di sabato 19 ottobre, che alle 11 accenderà i riflettori sul dialogo tra politica e impegno cristiano: un incontro che ospiterà l’onorevole Elena Bonetti, il vescovo emerito di Reggio Emilia Monsignor Massimo Camisasca e Valentina Castaldini, consigliere regionale della regione Emilia-Romagna. Un momento per riflettere sul dialogo tra i valori cristiani e la vita pubblica con la moderazione di Filippo Campiotti dell’associazione Bergamo Incontra.
Il pomeriggio si aprirà alle 14.30 con la presentazione del libro «Amati, un’esperienza possibile. Storie di persone semplici» di Andrea Franchi e Massimo Piciotti. Pubblicato da Edizioni San Paolo, il volume ricostruisce l’esperienza dei Banchi di Solidarietà, impegnati nel combattere la povertà alimentare portando cibo a persone con difficoltà economiche. «Bergamo Incontra» proseguirà alle 16.15 con un focus su fragilità, vulnerabilità e cura con il dibattito «L’amore che abbraccia il dolore»: interverranno Maria Luisa Galli, responsabile della residenza sanitaria per disabili Casa Amoris Laetitia di Bergamo, Giovanna Mangili, ex responsabile del reparto di Patologia Neonatale ASST Papa Giovanni XXIII, e Maria Pia Rosani, presidente dell’associazione Futura e fondatrice della Onlus Fratelli Tutti di Cremona. A moderare i contributi sarà il medico Fabrizio Centonze.
Gli spazi di riflessione di «Bergamo Incontra» continueranno alle 18.15 con un momento dedicato al valore dell’educazione a cui parteciperà Eraldo Affinati, scrittore e insegnante, cofondatore della Scuola Penny Wirton, che offre corsi di lingua italiana ai migranti totalmente gratuiti. Con lui in dialogo Francesco Fadigati, rettore della scuola La Traccia di Calcinate e la moderatrice dell’incontro Emanuela Algeri, insegnante scuola Imiberg.
La domenica del festival si aprirà alle 11 con la presentazione della mostra «Franz e Franziska. Non c’è amore più grande», che ripercorre la storia dei coniugi Franz e Franziska Jägertätter, che durante il nazismo scelsero la libertà a costo della vita. Ne parleranno Andrea Caspani, storico e curatore della mostra, e Francesco De Carlo, insegnante della scuola La Traccia. Nel pomeriggio invece l’appuntamento sarà alle 16.30 con «La pace è un lavoro artigianale», un dialogo tra Davide Prosperi, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, e Fra Francesco Ielpo, custode di Terra Santa, su come la pace sia una tessitura di gesti concreti e piccoli passi quotidiani.
Mostre, libri, musica e spazi di socialità
Accanto alle conferenze, oltre alla mostra dedicata ai coniugi Jägertätter simbolo di resistenza alla minaccia nazista, «Bergamo Incontra» proporrà altre due esposizioni: «Profezie per la pace», dedicata a storie di riconciliazione che germogliano al cuore dei conflitti, e la monografica dedicata al sacerdote don Antonio Seghezzi, bergamasco morto nel lager di Dachau. Dopo il taglio del nastro di venerdì 17 alle 18, le mostre resteranno aperte fino alle 22, mentre il 18 ottobre gli orari di visita saranno dalle 10.30 alle 22 e il 19 dalle 10.30 alle 18, sempre a ingresso libero.
Tra gli appuntamenti in programma anche il concerto dei GrooveDiggers, che sabato alle 21.15 porteranno a Chorus Life la loro miscela di funk e black music. Inoltre, per tutto il fine settimana sarà attivo uno spazio ristorazione, una libreria tematica e il parco giochi dedicato a bambini e bambine.
Informazioni sul sito ufficiale della manifestazione.