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La guida completa ai presepi di Bergamo e provincia

Guida. Un itinerario tra musei, chiese e borghi alla scoperta dei presepi più suggestivi da non perdere durante le festività natalizie

Lettura 4 min.
Il Museo del Presepio a Dalmine

In Bergamasca il Natale attraversa musei, chiese, borghi e piazze con il presepe che diventa testimonianza non solo di fede, ma anche di arte e tradizione. Le festività offrono così un viaggio tra allestimenti storici e interpretazioni contemporanee, capaci di raccontare il territorio attraverso uno dei suoi simboli più profondi.

I musei e le mostre

Il punto di partenza ideale è Dalmine, dove il Museo del Presepio propone per questo periodo visite guidate pensate per svelare i “retroscena” di un’arte che affascina tutte le età: i più piccoli resteranno incantati dagli animali nascosti tra le statuine, mentre gli adulti potranno cogliere la raffinatezza degli antichi mestieri e la cura dei dettagli. La collezione conta oltre 900 presepi diversi per epoca, provenienza, dimensione e materiali, con opere che spaziano dal Settecento al primo Novecento e raccontano la varietà delle scuole italiane, affiancando capolavori del presepe napoletano del XVIII secolo, vero secolo d’oro dell’arte presepiale, a grandi ambientazioni bibliche realizzate negli anni Settanta del Novecento. Un ruolo centrale dell’allestimento è riservato al presepio bergamasco, con la suggestiva ricostruzione di una bottega artigianale ottocentesca realmente esistita e specializzata nella produzione di figure in gesso.

Spostandosi in Val Seriana, Gandino si conferma uno dei poli più importanti a livello nazionale con il Museo dei Presepi, inaugurato nel Natale del 1988 grazie alla donazione di monsignor Lorenzo Frana e dedicato a San Giovanni Paolo II: sei sale di un palazzo seicentesco ospitano circa 600 presepi provenienti da oltre 60 Paesi, accanto a dipinti dedicati alla Natività e a diversi arredi sacri, in un percorso che mette insieme arte, devozione e dialogo tra culture. Tra i pezzi più significativi spiccano il solideo appartenuto a Papa Wojtyla e il prezioso presepe brasiliano da lui donato, mentre i materiali sorprendono per varietà e originalità, passando dal legno tradizionale al vetro soffiato, dalla ceramica all’avorio, dal bambù alle bucce di frutti tropicali essiccate e alle foglie di granoturco. Il museo è visitabile fino al prossimo 28 febbraio ogni sabato, domenica e festivi dalle 14 alle 19. Sempre a Gandino, nella frazione di Barzizza, la chiesa di San Lorenzo diventa la cornice della mostra «La Luce del Mondo» , un progetto che intende promuovere l’arte presepiale come sintesi di arte, cultura e fede, offrendo un’esperienza immersiva in un luogo di forte suggestione: in esposizione ci sono 16 opere firmate da grandi presepisti italiani riconosciuti a livello nazionale e internazionale, accompagnate da una pubblicazione sulla storia del presepio che viene omaggiata a tutti i visitatori.

A Scanzorosciate, l’oratorio di Rosciate ospita una delle rassegne più attese della provincia, organizzata dall’associazione Italiana Amici del Presepio: dal 21 dicembre al 6 gennaio la tradizionale mostra celebra infatti l’arte e la devozione presepiale seguendo il motto «formar presepi è rito qui consueto», rinnovando ogni anno un appuntamento capace di richiamare appassionati e famiglie. A Ponte San Pietro, presso la Chiesa Vecchia, il presepe diventa racconto e simbolo con la mostra dedicata ai Re Magi : il percorso espositivo, definito «Viaggio alla scoperta dei Magi», accompagna il visitatore tra decine di presepi artistici e diorami guidati idealmente dalla stella cometa, con un focus sui tre sapienti d’Oriente e sui temi del cammino, della speranza e dell’incontro tra tradizioni e culture diverse.

A Zanica, il Centro Socio-culturale Don Milani accoglie la mostra «Storia e Memoria» , un’esposizione di presepi e diorami visitabile fino al 6 gennaio 2026 con ingresso libero, curata dai maestri presepisti Maurizio e Alessandro Cassarà con la collaborazione di Oscar Della Muzia e Raffaella Nozza Bielli e realizzata con il supporto del Comune e della Parrocchia di San Nicolò e Vescovo. In Alta Val Seriana, Gromo trasforma il suo centro storico in un «borgo dei presepi»: fino all’Epifania la Parrocchia organizza un percorso espositivo che parte da Piazza del Borgo, attraversa le vie medievali e si conclude in Piazza Dante, tra presepi artigianali creati per l’occasione, opere provenienti da diverse parti del mondo e collezioni private messe a disposizione per l’evento.

A Treviglio torna uno degli appuntamenti più amati del periodo festivo con la 26esima edizione della «Mostra di Presepi», un percorso che accompagna i visitatori alla scoperta di creazioni artigianali, reinterpretazioni contemporanee e testimonianze storiche legate alla città, con il suo fulcro nel prezioso presepe ligneo del XVI secolo di Giovan Angelo del Maino, custodito all’altare delle Reliquie, capolavoro di alto valore artistico e spirituale. La mostra è visitabile ogni giorno per tutto il periodo natalizio seguendo gli orari della Basilica. A Paladina, invece, il presepe si fa esperienza quasi teatrale con il «Presepe dei Lavandai», allestito ogni anno dagli amici del lavatoio delle Ghiaie per celebrare la Natività e ricordare la storia dei lavandai che tra Settecento e Ottocento hanno trovato in questi luoghi il proprio sostentamento. Il presepe, realizzato in grandezza naturale, si sviluppa in tre ambienti tra il prato con la Natività e i pastori, il lavatoio con le fasi del lavaggio e la caldaia, e una delle case più antiche del borgo trasformata in locanda, invitando il visitatore a camminare dentro la scena e a sentirsi parte della rappresentazione. L’allestimento è visitabile per tutto il periodo natalizio dalle 8 alle 22 in via dei Lavandai 8.

I presepi viventi

Accanto alle mostre, la tradizione prende vita con i presepi viventi, a partire da Cassiglio la sera della Vigilia, il 24 dicembre alle 20, quando il paese si trasformerà in un palcoscenico a cielo aperto dove la Natività si intreccerà con la rievocazione degli antichi mestieri come il falegname, il fabbro, il panettiere e la tessitrice, in un racconto che celebrerà le radici della valle e che proseguirà alle 20.30 con la Santa Messa.

Il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, Ornica rinnoverà la sua tradizione con la 13esima edizione del presepe vivente tra le vie del borgo: dalle 16.45 prenderà il via un corteo che culminerà con la benedizione in chiesa. Da non perdere anche la rappresentazione «Leggende della Val d’Inferno», che verrà ripetuta tre volte, alle 14.30, 15.30 e alle 16 nel centro storico.

A Villa di Serio, il giorno dell’Epifania, la Parrocchia di Santo Stefano e l’Oratorio proporranno alle 15.30 un presepe vivente diverso dalle rappresentazioni tradizionali, incentrato su una meditazione profonda sui misteri del Natale e sull’arrivo dei Re Magi, pensato come momento di raccoglimento e riflessione condivisa per tutta la comunità. Chi ama scoprire i presepi passo dopo passo potrà infine scegliere Colere, dove la Pro Loco organizza due passeggiate tra le vie del paese alla scoperta delle realizzazioni più belle e originali create dagli abitanti: il primo appuntamento è fissato per martedì 30 dicembre alle 20.30, con un finale in compagnia davanti a una bevanda calda, mentre il secondo è in programma domenica 4 gennaio alle 15, seguito da una merenda. Un calendario ricco e diffuso che conferma come, tra Bergamo e la sua provincia, il presepe resti ancora oggi un elemento vivo, capace di unire un territorio e di parlare a tante generazioni.

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