Sofferenze bancarie, nuovo record A luglio oltre 197 miliardi di euro
Non si arresta la spirale delle sofferenze bancarie che raggiunge un nuovo livello record. Prestiti stabili, giù i tassi.
Non si arresta la spirale delle sofferenze bancarie che raggiunge un nuovo livello record. Prestiti stabili, giù i tassi.
Il Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Bergamo S.p.A., riunitosi questa mattina, 6 agosto, ha approvato la situazione patrimoniale ed economica a fine giugno 2015 che evidenzia un utile netto di 84 milioni, risultato superiore alle aspettative di inizio anno.
Le banche vedono finalmente rosa. Nell’ultimo rapporto elaborato dall’Associazione bancaria italiana (l’Afo, acronimo di Abi financial outlook) elaborato dagli economisti degli uffici studi dei più importanti istituti di credito del nostro Paese, le previsioni si fanno molto confortanti. Non c’è più solo una luce in fondo al tunnel: ormai siamo proprio fuori dal tunnel.
Crescita del Pil quest’anno dello 0,7% e nel biennio 2016-17 dell’1,6% annuo: queste le previsioni del rapporto Afo 2015-17, elaborato dall’Abi insieme agli economisti degli Uffici studi delle principali banche in Italia. Il rapporto conferma l’uscita dalla recessione e delinea «un quadro che non ignora le difficoltà» ma è «a predominanti tinte rosa».
Ubi Banca unita a Banco Popolare? la voce insistente parla di un corteggiamento in corso tra i due gruppi orobici.Se ne è parlato nel nostro Bergamotg ore 12.
A volte ritornano. Era il 4 aprile del 2000 quando la Popolare di Bergamo e quella di Verona annunciavano la fine delle trattative, avviate a gennaio di quell’anno, per creare la SuperPopolare, come era stata definita all’epoca.
In Lombardia sono scese del 46,9% In Italia del 37,6% in un anno: dalle 941 del 2013 alle 587 del 2014.
La Bcc della Bergamasca pareggia il conto: dopo l’ok alla fusione dato sabato sera dalla consorella Orobica, anche l’istituto con sede a Zanica, in assemblea ieri mattina alla Fiera di Bergamo, ha dato il via libera, all’unanimità, all’operazione che vedrà nascere, probabilmente già dal prossimo 1° giugno, la Bcc Bergamasca e Orobica.
Fusione in vista per la Banca di credito cooperativo Orobica di Cologno al Serio e Bariano con la Bcc Bergamasca di Zanica: c’è già l’autorizzazione di Bankitalia.
È stato presentato mercoledì 1° aprile Cashless City, il primo progetto nazionale che, con la cooperazione tra Pubblica Amministrazione e tutti i principali attori del mercato dei pagamenti, ha l’obiettivo di ridurre l’uso del contante in un’intera città aumentando l’incidenza dei pagamenti elettronici, indispensabili per generare valore per l’economia di un Paese, per garantirne un funzionamento…
L’appello è forte e autorevole, firmato da 163 economisti e accademici di tutte le Università italiane.
Arriva da Popolare Bergamo il prestito obbligazionario solidale: lo 0,50% del valore nominale delle obbligazioni sarà devoluto all’Associazione Oncologica Bergamasca.
Ha chiesto un prestito di 10 mila euro dando a garanzia una proprietà di 60-70 mila. Prestito negato perché, avendo superato i 75 anni, «ormai deve morire».
Negli anni Trenta del secolo scorso, il governo fascista concesse alle banche cattoliche cooperative in crisi, ossia in difficoltà sia di patrimonio sia di redditività – tra cui il Credito Bergamasco, la Banca San Paolo di Brescia, il Credito Romagnolo, la Banca Agricola Milanese, il Banco di San Geminiano e San Prospero – di trasformarsi in società per azioni, come via per il salvataggio.
Possibili disagi in vista venerdì 30 gennaio: i lavoratori delle banche di tutta la provincia, come nel resto del Paese, incroceranno le braccia a sostegno del rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro.
Le banche popolari colpite dalla riforma renziana hanno deciso di procedere insieme e sono pronte ad andare fino in fondo.
Bancari in sciopero il 30 gennaio per il rinnovo del contratto nazionale. E fino al 28 gennaio sono circa 40 le assemblee a Bergamo e in provincia.
Sarà l’anno del credito cooperativo. La nostra provincia, prima in Lombardia con oltre 50 mila soci di Bcc, sta facendo scuola in materia di aggregazioni, auspicate e caldeggiate da Bankitalia per rafforzare il patrimonio.
«Non entrate, lì dentro lavora un ladro». Quelle piazzate davanti alla banca erano state tollerate pur con un certo fastidio. Il destinatario delle illazioni, però, stanco di sopportare, ha infine optato per la denuncia.
Piccoli spiragli anche sui prestiti alle imprese fino a un milione, ma il contesto resta difficile.