Vivere senza paura nell’età dell’incertezza. Charles Taylor, Julián Carrón, Rowan Williams
Allo Spazio Polaresco prosegue la nuova edizione di Bergamo Incontra, quest'anno dedicata al tema "È il tempo della persona".

Dialogo a partire dal film prodotto da Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli e nato da una mostra creata per il Meeting di Rimini 2021
A partire dal film e dal tema della manifestazione si propone un dialogo che metta al centro la lealtà con la propria umanità e le proprie esigenze fondamentali, fattore indispensabile per riscoprire la vera natura dell’io, la sua sete di verità, giustizia e bontà.
Partecipa
Don Ezio Prato, docente di Teologia fondamentale presso la Facoltà Teologica di Milano
In questo momento storico, così drammatico e travagliato, affermare che l'antidoto ai problemi del mondo e ai propri drammi è "la persona" pare poco, pare ingenuo. Servirebbe molto di più, vien da pensare. Perché invece è così decisivo? Che cosa permette alla persona di stare davanti a tutto e a tutti senza temere, senza cedere, libera e lieta? Tutti i giorni sperimentiamo che non basta affannarsi in tante cose - seppur belle - per tentare di cambiare quello che non va e poter essere contenti. Ma quindi su cosa puntare perché ognuno possa godere di tutto dentro ogni circostanza, bella o brutta? Per alzarci ogni mattina determinati a stare di fronte alle difficoltà e alle sfide che ci aspettano, senza cercare vie di fuga o guardare da un’altra parte?
Sono questi gli interrogativi che ci interessa mettere a tema il 25 e il 26 giugno nella manifestazione che, dopo due anni di pandemia, proponiamo in presenza nello spazio Polaresco di Bergamo. Ai testimoni – in vari ambiti - che inviteremo, vogliamo chiedere: in che cosa consiste e che tratti ha l'io che può cambiare sé stesso, la sua storia e quella del mondo?
Aiuterà ad entrare nel tema anche il film “Vivere senza paura nell’età dell’incertezza” prodotto da Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli e nato da una mostra creata per il Meeting di Rimini 2021, il cui percorso mette a fuoco l’irriducibilità del nostro io, mosso dal desiderio di non censurare nulla e di tenere gli occhi ben aperti. E che non smette di ricercare la verità, la bellezza, la giustizia e Ciò che riempie il cuore.
La manifestazione è anche l’occasione per ricordare il Centenario della nascita di don Luigi Giussani (1922 – 2022); beneficia del patrocinio di Regione Lombardia, Comune di Bergamo e Provincia di Bergamo.