La messa di Capodanno in vetta al Formico
Si ripete da oltre mezzo secolo la tradizione della Messa di Capodanno sulla vetta del Pizzo Formico, al confine fra i territori di Clusone e Gandino in Valle Seriana.

Alle 10.30 del primo giorno del nuovo anno si ripete la celebrazione augurale voluta da don Martino Campagnoni, storico direttore del Patronato San Vincenzo di Clusone. Fu lui nel 1970 a trasformare in puntuale pellegrinaggio l’abitudine di salire sul Formico con alcuni amici (fra cui Attilio Pezzoli e Guerino Giudici) la mattina di Capodanno. Sino al
2015 don Campagnoni ha sempre celebrato la messa in quota. L’altare viene allestito ai piedi della grande croce in ferro, posta ai 1632 metri del Formico nel 1933, in coincidenza con l’Anno Santo indetto per ricordare i 19 secoli dalla morte di Cristo. Per questo è alta esattamente 19 metri, uniti alla ragguardevole aperturà di 9 metri. Fu benedetta nell’agosto 1933 dall’arciprete clusonese mons. Attilio Plebani. Per la realizzazione dell’opera furono coinvolte centinaia di persone ed in particolare gli agricoltori della contrada dei “Cuminì”, che misero a disposizione braccia, cavalli, muli e asini per il trasporto dei materiali: solo per la parte in ferro si aggirava sui 4600 kg. di peso. Centinaia di escursionisti partecipano ogni anno all’evento, pronti a godere dello splendido panorama che dalla croce spazia a 360 gradi su Alpi e Prealpi, con Alben ed Arera a sud, Alta Val Seriana, Altopiano di Clusone, Redorta, Coca e Presolana a Nord, sino addirittura all’Adamello. Per gli escursionisti che intendono raggiungere il Formico è consigliata la salita da Gandino-Monte Farno, con aree di parcheggio auto in quota regolate da tagliandi “Gratta & sosta” acquistabili negli esercizi pubblici di Gandino.