Ecosistemi immaginari
Una mostra dedicata alla natura e agli animali, dove realtà e invenzione si intrecciano, trasformando curiosità in uno strumento di conoscenza sensibile.
Nel cuore del Museo di Scienze Naturali “Enrico Caffi” di Bergamo, tra teche, fossili e animali tassidermizzati, prende forma un nuovo dialogo tra arte e scienza. «Ecosistemi immaginari» riunisce i lavori di cinque artisti formatisi al Politecnico delle Arti di Bergamo – Diego Azzola, Chiara Brambilla, Eleonora Molignani, Ivano Parolini e Natasha Rivellini – e di due paleoartisti di rilevanza nazionale – Emiliano Troco e Alessio Ciaffi – accomunati da una sensibilità condivisa verso il mondo naturale, le sue forme e le sue fragilità.
Le opere esposte, in dialogo diretto con la collezione zoologica e paleontologica del museo, non si limitano a rappresentare gli animali, ma li assumono come scintille di immaginazione: punti di partenza da cui generare nuovi ecosistemi mentali e poetici.
Attraverso l’osservazione del vivente, gli artisti costruiscono habitat inediti dove realtà e invenzione si intrecciano, trasformando la curiosità scientifica in uno strumento di conoscenza sensibile.
Il percorso si sviluppa come una “caccia al tesoro” visiva: il visitatore è invitato a scoprire, accanto o in risonanza con le specie conservate nelle sale, opere che ampliano o ribaltano la percezione del mondo animale. In questo intreccio, l’interazione tra arte e scienze naturali non si configura come semplice confronto estetico, ma come esercizio di empatia e di immaginazione condivisa: un modo per riscoprire la dimensione emotiva, simbolica e relazionale degli altri viventi.
Il progetto vede la collaborazione degli studenti della Fondazione Scuola Montessori di Bergamo e il sostegno dell’Associazione Amici del Museo di Scienze Naturali.
La mostra sarà inaugurata giovedì 20 novembre alle 18.00.
