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Martedì
12
Maggio

Artists’ Film International: Wanda Wanton

La XII edizione della rassegna è online: sul sito della GAMeC visibile l'opera di Dominika Olszowy.

EVENTO CONCLUSO

Prosegue la partecipazione della GAMeC ad Artists’ Film International, il prestigioso network dedicato alla videoarte che, dal 2008, coinvolge alcune tra le più importanti istituzioni d’arte contemporanea internazionali, con artisti provenienti da tutto il mondo. 
Mentre le porte di musei e istituzioni saranno chiuse, i siti web e i canali social delle oltre venti realtà aderenti al network daranno vita a una mostra diffusa, proponendo online i video selezionati. Un messaggio di solidarietà e collaborazione internazionale in un frangente storico che obbliga al distanziamento sociale.

Per la dodicesima edizione della rassegna – il cui tema è il “linguaggio” – le curatrici Sara Fumagalli e Valentina Gervasoni hanno selezionato per la GAMeC l’artista Francesco Pedraglio (Como, 1981). 
Sviluppato a partire da una performance live, il progetto di Pedraglio "Racconto antiorario (6 costellazioni)" adotta una narrazione astratta per immaginare sei possibili costellazioni che prendono forma nello spazio che si crea tra narratore, attori, oggetti e il buio della notte. 
L’artista si interessa a come ogni processo narrativo e di “messa in scena” – di uno stesso soggetto, o di una situazione – influenzi la relazione tra chi racconta e chi ascolta, rendendo visibile le fantasie e le finzioni che costituiscono la nostra realtà. Il video ci ricorda come il linguaggio sia un potente strumento di mediazione tra noi e la realtà circostante.

Il video "Wanda Wanton" è visibile online sul sito della GAMeC dal 12 al 18 maggio.

Il personaggio principale, Wanda Wanton, è un’aspirante artista di Wieliczka. Durante il giorno, Wanda lavora come insegnante di lingua polacca e, dopo il lavoro, forse posseduta dallo spirito delle antiche tribù germaniche dei Vandali, si dedica a una passione particolare: ama distruggere oggetti. La protagonista definisce i suoi atti come “azioni d’arte” o semplicemente “sculture”. Il vandalismo diventa la sua filosofia di vita: la distruzione, infatti, crea un nuovo ordine e per questa ragione tutta la creazione dovrebbe fondarsi sulla distruzione. Attraverso il suo personaggio, l’artista esprime i suoi desideri socialmente inaccettabili, mettendo in luce soprattutto il rapporto tra l’uomo e la materia circostante, e ponendo una domanda fondamentale: il vandalismo può essere un atto di emancipazione, che libera l’individuo dall’oppressione dell’ordine predefinito?

BIOGRAFIA
Nata nel 1988 a Skwierzyna, in Polonia, Dominika Olszowy si laurea in Media Art all’Università delle Arti di Poznań. Vive e lavora a Varsavia.

La sua pratica artistica comprende video, performance, installazione, scenografia. Le opere di Olszowyesasperano forme ed estetiche del teatro amatoriale, del cabaret, del mockument o del talk show, in un mix tra verità e artificio. Nel suo lavoro l’artista prende spunto dall’esperienza personale, rielaborandola con sottile umorismo in dichiarazioni universali che portano a una riflessione sulla condizione umana e sul nostro tempo. Fondatrice dell’effimera Sandra Art Gallery (dal 2008), è co-fondatrice del gruppo hip hop Cipedrapskuad e di Horsefuckers M. C., gruppo di appassionati di ciclomotori. Oltre alla sua pratica individuale, Olszowy collabora spesso con registi teatrali per la realizzazione di scenografie.

Informazioni

Prezzo: Accesso gratuito

Organizzatore

Data e Ora

Inizio: martedì 12 maggio 2020 09:00

Fine: lunedì 18 maggio 2020 23:00

Giorni di apertura
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Luogo
evento online

Bergamo