Le Paradis (The lost boys)
Continua la rassegna cinematografica "Orizzonti Queer" con il film d'esordio di Zeno Graton, una storia d'amore nata tra le mura di un carcere minorile, accompagnata da una critica sociale, esponendo il razzismo e i fallimenti educativi del carcere.

"Orizzonti queer", anticipa l'undicesima edizione del Festival Orlando con tre appuntamenti di cinema queer. La rassegna nasce dal desiderio di offrire nuovi immaginari e allargare l'orizzonte di possibilitĂ di rappresentazione, contribuendo concretamente a costruire una societĂ piĂą equa, accogliente, plurale e libera.
Il cineasta belga di "Le Paradis", Zeno Graton, ha tratto ispirazione dalla lettura di Jean Genêt e dal suo film "Un chant d’amour" per raccontare un’appassionata storia d’amore che si svolge tra le mura di un carcere minorile. L’attrazione tra Joe (Khalil Gharbia) e William (Julien de Saint Jean) è una forza d’urto che crea un mondo all’interno di un altro mondo, il paradiso dell’amore dentro all’inferno della detenzione. Girato in Cinemascope, con colori accesi e un lirismo accentuato dalla colonna sonora del musicista franco-libanese Bachar Mar-Khalifé, l’opera prima di Zeno Graton ha uno stile lontano dal cinema di critica sociale ma non rinuncia per questo a esporre il razzismo ed i fallimenti educativi dell’istituzione carceraria. Con un finale aperto e dolceamaro, Le Paradis esplora la forza dirompente del desiderio amoroso in una società dove la solitudine può fare più paura della mancanza di libertà .
Per prenotazioni cliccare qui.