Le domeniche a piedi. Dalla casa popolare alla villetta a schiera
Prosegue il ciclo di seminari "Fonti e temi di storia locale", con un incontro a cura di Gianluigi della Valentina sugli italiani che dal dopoguerra all’inizio degli anni Settanta si spostarono da una regione all’altra.

Gianluigi Della Valentina: "Le domeniche a piedi. Dalla casa popolare alla villetta a schiera". Coordina Barbara Cattaneo.
Dal dopoguerra all’inizio degli anni Settanta, dieci milioni di italiani si spostarono da una regione all’altra. La domanda di abitazioni dignitose, la costruzione di quartieri periferici e case popolari impegnarono l’urbanistica e la politica fino al grande sciopero per la casa del 1969. La prima crisi petrolifera, nel 1973, accompagnata dalle domeniche a piedi, introdusse un elemento nuovo nell’opinione pubblica: il tema dell’ambientalismo. Prese forma un progressivo riavvicinamento alla natura, ci si rimise in sella a bici sino ad allora sinonimo di miseria. Gli architetti si industriarono a disegnare villette a schiera e le città cominciarono a perdere abitanti.
L'evento è parte della rassegna "Fonti e temi di storia locale", giunta alla sua ventiseiesima edizione; è organizzata dall'Archivio Bergamasco con l'intenzione di proporre un ciclo seminari sulla storia di Bergamo.