Brixia Romana
Tra Capitolium e ville al tempo dell'impero. Un viaggio nel mondo romano, nelle bellezze della città di Brescia, con un approfondimento sulla zona ovest.
Un viaggio nel mondo romano, nelle bellezze della città di Brescia, con un approfondimento sulla zona ovest. Dalla vita quotidiana dei brixiani alla scoperta di una tradizione che dura tutt’oggi, non solo nelle vestigia del passato ma anche nella cultura di un popolo. Approfondimento a cura del bibliotecario Sandro Foti.
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L'evento fa parte della rassegna:
AD OVEST DEL DECUMANO - LA CAPITALE CHE NON TI ASPETTI
Ad Ovest del Decumano – La Capitale che non ti aspetti” è un insieme di 50 eventi per raccontare e vivere una grande storia inclusiva: quella della Zona Ovest di Brescia e conoscere questo vero e proprio microcosmo, fatto di storia, evoluzioni continue e migrazioni. Aperto verso Bergamo e Milano, l’ovest è stato caratterizzato da profondi cambiamenti: accampamenti preistorici, ville romane, monasteri, vie medievali di pellegrinaggio, canalizzazioni, industrializzazione iniziale e recente con il conseguente inurbamento ed infine spazio di accoglienza dell’immigrazione che conta oggi la presenza di più di 34 diverse etnie. Il progetto che segue, perciò, frutto del lavoro dell’associazione capofila “Il Salterio”, dei partner, delle associazioni e gruppi partecipanti a vario titolo, dei 6 Consigli di Quartiere (Badia, Chiusure, Fiumicello, Primo Maggio, Urago Mella, Violino), dei Punti Comunità, con il supporto della Biblioteca Ghetti, centro culturale zonale condiviso da tutti, desidera mostrarne le potenzialità e le bellezze, attraverso visite guidate, mostre, approfondimenti, momenti di costruzione della comunità con laboratori di danza, spettacoli teatrali, scambi con la diversità attraverso la mediazione culturale, degustazioni, ecc… In questo modo, insieme alla storia dell’Ovest, alla sua realtà quotidiana, desideriamo descrivere una zona che apre Brescia verso l’occidente, non una periferia, ma la metafora della città e della sua evoluzione attraverso l’ideale prolungamento del Decumano. Il 2023 è l’appuntamento condiviso per mostrarlo.