Affari di Ferro
La Val Gandino nella storia della siderurgia Europea. Nel volume presentato, per la prima volta, si riuniscono le ricerche sull'antica siderurgia lombarda effettuate negli ultimi trenta anni da un gruppo interdisciplinare di specialisti..

Costanza Cucini in collaborazione con Marco Tizzoni ha svolto ricerche di archeologia mineraria nel territorio delle Orobie Bergamasche a partire dal 1994 al 2020. Un lavoro che ora, assieme ad altri studiosi e specialisti di varie università, si traduce in un volume di Edizioni Bolis sull'antica siderurgia lombarda nelle province di Bergamo, Sondrio, Lecco e Brescia.
Si tratta di un volume di quasi 700 pagine corredato da 300 illustrazioni. È scritto in inglese per favorirne la diffusione anche in ambito europeo e internazionale. Infatti, anche se si tratta di un argomento molto specifico, concerne la storia economica di buona parte d'Europa legata alla siderurgia: i Mastri bergamaschi e bresciani ebbero un ruolo leader nell'invenzione e nella diffusione dell'altoforno e della produzione di ferro e acciaio in Europa nel Medioevo e Rinascimento.
Il titolo del volume è: "Iron Men. The Lombard Iron Basin from late Antiquity up to the 17th century and the Bergamasque blast furnace".
Il Bacino Ferrifero Lombardo è stato spesso ignorato nella storia economica e tecnologica d'Europa. Pochi studiosi si sono chiesti da dove provenisse tutto il ferro e l'acciaio alla base della grande ed apprezzata produzione di armi e armature di Brescia e di Milano del Medioevo e del Rinascimento. In questo volume, per la prima volta, si riuniscono le ricerche sull'antica siderurgia lombarda effettuate negli ultimi trenta anni da un gruppo interdisciplinare di specialisti.
Dopo una breve descrizione geografica e un'introduzione geologica, vengono ripercorse le vicende storiche e i complessi procedimenti che riguardarono la produzione del ferro e dell'acciaio dall'epoca del tardo Impero Romano d'Occidente alla fine del XVII secolo. Si presentano i risultati degli scavi archeologici di antichi forni e fucine e delle esplorazioni e rilievo in sottosuolo di antiche miniere delle alte valli delle Alpi lombarde. Gli autori analizzano criticamente un'amplissima bibliografia (quasi un migliaio di titoli) e migliaia di documenti d'archivio da loro rinvenuti all'Archivio di Stato di Milano e all'Archivio di Stato di Bergamo. Grazie alla conoscenza da parte degli autori, dei dialetti locali, la traduzione delle parole tecniche medievali e rinascimentali ha permesso la ricostruzione degli impianti e dei procedimenti metallurgici.
Il volume è focalizzato sulla precoce invenzione dell'altoforno e la specializzata produzione dell'acciaio nelle valli bergamasche e bresciane.
I capitoli sulla tecnologia discutono lo sviluppo di una variante lombarda dell'altoforno e la sua diffusione in un'ampia area, dalla Sicilia alla Polonia, dall'Isère alla Slovenia. Un capitolo è dedicato all'emigrazione di famiglie di mastri del ferro bergamaschi e bresciani, specializzati nella costruzione e nella conduzione degli impianti. Un rigido segreto di bottega, mantenuto per secoli, permetteva l'efficiente produzione di ferro e acciaio in grandi quantità. Il quadro che si è potuto ricomporre aiuta a comprendere il precoce sviluppo preindustriale delle valli alpine lombarde e la ricchezza che ne derivò.