Stefano Arienti. Documentario sull'artista
Ultimo appuntamento con "Produzioni ininterrotte", il Festival di Letteratura del Lavoro ambientato al Villaggio Operaio di Crespi d'Adda.

Stefano Arienti è il primo grande artista ad intervenire con una sua spettacolare opera nel sito Unesco di Crespi d’Adda. Il documentario ne segue passo passo l’affascinante sviluppo.
Stefano Arienti è nato ad Asola, in provincia di Mantova, nel 1961. Laureato in agraria, si avvicina all’arte sotto la guida di Corrado Levi ed esordisce a metà degli anni Ottanta alla Brown Boveri (una ex-fabbrica utilizzata come luogo d’incontro e sperimentazione da molti giovani artisti) a Milano, dove oggi vive e lavora.
Rielaborando materiali “poveri” e d’uso comune – tra i quali figurano di frequente la carta, i libri e le immagini tratte da cartoline, poster o fotocopie, come pure il polistirolo, la plastica, la plastilina, le stoffe – Arienti realizza opere che stupiscono lo spettatore, lo invitano a riflettere sul tema della “meraviglia” e ne sollecitano la partecipazione, anche attraverso la manipolazione.
Tra le numerose mostre alle quali ha partecipato, si possono citare la Biennale di Venezia (Aperto 1990, 1993); Biennale di Istanbul (1992); Cocido y Crudo, Museo Reina Sofia, Madrid (1994); XII Quadriennale di Roma, 1996 (primo premio); Fatto in Italia, Centre d’Art Contemporain, Ginevra; ICA, Londra (1997); Biennale di Gwangju (2008).
Tra le personali più recenti: MAXXI, Roma (2004); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2005); Isabella Stewart Gardner Museum, Boston (2007); Fondazione Querini Stampalia, Venezia (2008); MAMbo (con Cesare Pietroiusti, 2008); Palazzo Ducale, Mantova (2009); Museion, Bolzano (con Massimo Bartolini, 2011).