Inquadrare l'infinito - La fotografia di viaggio
Per il quinto e ultimo appuntamento della rassegna «Passo dopo Passo autunno 2025», un incontro con il fotografo Paolo Gianfrate, in dialogo con Andrea Guerini, sul tema della fotografia di viaggio.
Viaggiare a piedi, in bicicletta. Ma anche fotografare è un modo “lento” per affrontare un viaggio. Fotografare – con il proprio smartphone o con una macchina fotografica – non vuol dire scattare immagini a più non posso. Bensì permettere al proprio sguardo di incontrare il paesaggio, le costruzioni e le persone, dando di essi la propria visione. Tanto intima quanto aperta al mondo.
Sarà la fotografia di viaggio e il fotografare, rigorosamente slow, l’argomento centrale dell’incontro “Inquadrare l’infinito. La fotografia di viaggio” con il fotografo Paolo Gianfrate, in dialogo con Andrea Guerini. Quinto e ultimo appuntamento della rassegna – organizzata dalla Biblioteca comunale “Sandro Pertini” di Mozzo – “Passo dopo Passo autunno 2025”, che si terrà venerdì 12 dicembre, alle 20.45, negli spazi della Sala Civica “M. Boninelli” (via Orobie, 1), con ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Paolo Gianfrate è un fotografo completamente autodidatta, appassionato da sempre all’immagine e alla luce. Ha iniziato il suo percorso nella fotografia di paesaggio ai tempi dell’università, scattando tra i vicoli e i panorami di Bergamo Alta, dove ha trasformato la curiosità in un vero e proprio linguaggio visivo. Col tempo ha ampliato il suo sguardo, dedicandosi anche alla fotografia di eventi nella provincia di Bergamo, con particolare attenzione alle manifestazioni sportive e alle storie che prendono forma attorno ad esse.
Oltre al lavoro sul campo, ha tenuto diverse serate e workshop di fotografia, condividendo la propria esperienza di fotografo-viaggiatore e contribuendo alla diffusione della cultura fotografica locale. Ciò che guida il suo lavoro è la ricerca di autenticità: momenti sinceri, luce naturale e la capacità di raccontare ciò che accade senza forzature. Oggi continua a esplorare e fotografare con lo stesso entusiasmo delle prime uscite, mantenendo uno stile spontaneo e profondamente personale.
