Una rondine fa primavera?
Un incontro per parlare della biologia della rondine e dei problemi che questo simpatico volatile affronta nel mondo contemporaneo, tra cui non ultimo, il cambiamento climatico.

Aristotele, con "una rondine non fa primavera", ci avvertiva a non tirare conclusioni affrettate...
Ma oggi, con l’inizio della primavera, vedere le rondini tornare dal sud per nidificare è sempre più difficile, e nella nostra campagna silenziosa ci accorgiamo che le rondini, come tanti altri piccoli volatili, stanno scomparendo.
Lo confermano molte recenti ricerche da cui emerge che più cause hanno contribuito alla scomparsa di circa 421 milioni di uccelli in Europa negli ultimi 30 anni: i cambiamenti climatici, l’uso di pesticidi, la caccia, la mancanza di insetti dovuta alla scomparsa di molte aree naturali a causa dell’agricoltura meccanizzata e del consumo di suolo dovuto all’intensa urbanizzazione.
Nelle nostre zone agricole abbiamo sempre meno rondini, anche se è difficile quantificarne il calo. I dati raccolti nei centri di inanellamento ci dicono che in alcune zone d’Italia le rondini sono quasi dimezzate. Dalle ricerche In Italia le situazioni più drammatiche si registrano soprattutto nelle zone agricole e umide: negli ultimi 15 anni il 42% degli uccelli tipici delle campagne è scomparso, in particolare in aree con agricolture intensive. Nella nostra Pianura Padana le rondini non si avvistano quasi più.
Anche se ci sono esempi di uccelli che nell’interazione uomo-natura hanno risposto positivamente, come i merli che sono diventati più comuni nelle città che nelle campagne, ci sono altre aree, come le praterie montane, in cui si assiste a un collasso eco sistemico: con l’80% degli insetti volanti in meno gli uccelli non hanno più cibo.
La presenza degli uccelli è un "indicatore della salute ambientale", e la loro diminuzione certifica il grado di malattia del nostro pianeta.
In questo incontro aperto a tutti Marco Parolini, Professore Associato in Ecologia presso il Dipartimento di Scienze e politiche ambientali dell’Università degli Studi di Milano, ci parlerà della biologia della rondine e dei problemi che questo simpatico volatile affronta nel mondo contemporaneo, tra cui non ultimo, il cambiamento climatico. Il prof. Parolini si occupa prevalentemente dello studio, della distribuzione e della pericolosità di contaminanti emergenti in ecosistemi acquatici e terrestri e delle conseguenze dei cambiamenti climatici sull’ecologia dell’avifauna alpina.