Pace e disarmo o riarmo e aumento delle spese militari?
Un incontro a cura di ANPI per capire le politiche europee, le possibili ricadute, la distanza dai cittadini e le richieste di pace della società civile, presso la Sala delle Carrozze di Villa di Serio.
Cosa significa “riarmo”? Che ricadute concrete può avere sulla vita quotidiana? Perché continuare a parlare di pace?
È quanto si proverà a comprendere giovedì 11 dicembre a Villa di Serio, in occasione dell’incontro “I pacifismi tra disarmo e spesa militare” organizzato da ANPI Provinciale di Bergamo.
Appuntamento alle 20.30 nella Sala delle Carrozze, presso la Biblioteca comunale, con due ospiti d’eccezione: Simona Maria Francesca Mori, docente di Storia delle Istituzioni politiche all’Università di Bergamo, e Paolo Maranzano, docente di Statistica economica all’Università di Milano Bicocca.
Come si coniuga con l’enorme partecipazione alle manifestazioni spontanee per pace e fine del genocidio in Palestina? Quale distacco si sta creando tra governi e società civile, testimoniato anche da un astensionismo sempre più importante? Cittadini e governi hanno le stesse priorità?
A queste domande proveranno a rispondere Mori e Maranzano, con due interventi intitolati rispettivamente “La pace come valore democratico” e “La nuova corsa al riarmo in Europa”. Mori spiegherà il ruolo della pace e del pacifismo rispetto alle Costituzioni italiana, tedesca e giapponese, nate dalla sconfitta nella seconda guerra mondiale. Maranzano, che ha fatto parte di un gruppo di ricerca sul riarmo di Greenpeace, illustrerà attraverso un puntuale fact-checking le recenti tendenze dei paesi europei su riarmo e spesa militare.
A moderare l’incontro Michele Linfozzi, della Commissione Cultura “Giuliana Bertacchi” dell’ANPI Provinciale di Bergamo; presente anche la Rete Pace e Disarmo, con il referente bergamasco Aldo Lazzari a cui saranno affidate le conclusioni.
