Espressione d’onore e d’amore; o vero, imagine dell’animo. I libri di lettere nel Cinquecento
Il ciclo di conferenze che propone la lettura di alcuni libri di lettere di importanti autori del XVI secolo.
Nel Cinquecento il mercato del libro italiano viene quasi letteralmente invaso da edizioni di raccolte epistolari, spesso presentate come utili modelli per scrivere lettere con eleganza, in un buon volgare. A partire dall’edizione delle Lettere di Pietro Aretino (1538) si moltiplicano le raccolte epistolari di singoli autori e le antologie miscellanee, tutte però caratterizzate da affascinanti operazioni editoriali di autocensura, riscrittura, occultamento o camuffamento di dati cronologici e di luogo, di nomi di mittenti e destinatari, al fine di celare notizie compromettenti o di avere migliore accoglienza presso il personaggio illustre a cui la raccolta viene dedicata.
Le tematiche affrontate nelle missive di letterati, uomini politici e illustri religiosi sono svariate e non solo contribuiscono a delineare un quadro delle vicende letterarie dell’Italia del XVI secolo, ma offrono anche informazioni politiche e militari sui drammatici eventi delle guerre d’Italia e delle tensioni religiose dell’epoca.
In questo appuntamento: Franco Tomasi (Università degli Studi di Padova – Centro di Studi Tassiani) analizzerà «Molte fiate non fornisco le lettere, ma le straccio, e poi le ricomincio a trascrivere»: le lettere tassiane da Sant’Anna.
Prima di ciascuna conferenza, alle ore 17.30, nell’Atrio Scamozziano della Biblioteca, si svolgerà una visita guidata alla mostra «Con le vostre divine lettere». Gli epistolari di Bernardo, Torquato ed Ercole Tassotra manoscritti e stampe (18 novembre 2022 - 28 febbraio 2023), a cura di Cristina Cappelletti, Massimo Castellozzi, Elisabetta Olivadese.