La verità e la biro
Continuano gli incontri con i finalisti del Premio Narrativa Bergamo: Giacomo Raccis presenta Tiziano Scarpa e il suo romanzo edito da Einaudi.
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Ha una forma indecifrabile il nuovo romanzo di Tiziano Scarpa, La verità e la biro (Einaudi 2023). Lo scrittore veneto ci ha abituati a titoli che difficilmente mettono il lettore sulla buona strada per intuire i percorsi che si snodano tra le pagine dei suoi libri (basti pensare, tra gli ultimi, a "Il brevetto del geco", 2016, e a "Il cipiglio del gufo", 2018), ma in questo caso lo straniamento procede anche oltre la soglia del frontespizio: il racconto si presenta frammentato in una miriadi di brevi capitoli titolati dove si alternano ricordi di persone che hanno detto, in maniera perentoria e originale, la verità al protagonista, citazioni dal cinema e dalla letteratura, riflessioni trasversali (di taglio sociologico, diremmo) sui caratteri del nostro presente e il resoconto di una vacanza in Grecia dove, immaginiamo, quel protagonista sta raccogliendo appunti e spunti per un’articolata riflessione sul concetto di verità (nientemeno). E quella riflessione, in forma discontinua e rapsodica, è ciò che si trova di fronte il lettore, continuamente pungolato dalla comica schiettezza dell’autore, ma al tempo stesso dalla puntualità delle sue osservazioni, che definiscono a poco a poco un filtro attraverso cui cominciare a guardare la vita e la realtà che ci circonda, rispondendo a una vocazione altissima dell’impegno letterario che da tempo Scarpa persegue.