Desiderio e frustrazione
Si terrà alle ore 21 di venerdì 25 luglio, presso la piazza della chiesa di Roncobello, la presentazione del libro d’esordio di Francesco Ruffinoni, edito Bolis Editore, che, per l’occasione, dialogherà con il professor Marco Carobbio.

Si terrà alle ore 21 di venerdì 25 luglio, presso la piazza della chiesa di Roncobello (via Ronchetto, 4), la presentazione (organizzata dalla biblioteca del paese) di Desiderio e frustrazione (Bolis Editore, 2024), libro d’esordio di Francesco Ruffinoni, che, per l’occasione, dialogherà con il professor Marco Carobbio.
Raccolta di undici racconti, composti fra il 2018 e il 2023, Desiderio e frustrazione è un’opera che parla del desiderio (sentimentale, lavorativo, esistenziale...) irrealizzato. Il desiderio è il leitmotiv che attraversa tutte le pagine del volume: incapaci di giungere a un sereno equilibrio (e incapaci di stipulare una qualche forma di compromesso con loro stessi), i protagonisti dei racconti sono spesso vittima di dubbi, paure e nevrosi. All’interno dell’opera, però, c’è spazio anche per altre tematiche: l’immigrazione e la crisi esistenziale (A ognuno il proprio mare), la solitudine e l’incomprensione amorosa (Non come un’orrida regione), il bullismo e l’ingerenza dei media (Tommy-senza-volto), i giovani e il mondo del lavoro (Articolo 1), ma anche la morte, il sogno e la violenza (Insonnia).
Nella raccolta, si può scorgere un tratto più classico e organico (riconducibile alla lettura dei grandi romanzieri europei, come, per esempio, Italo Svevo e Italo Calvino) e uno più frammentato, riconducibile alla lettura di Flann O’Brien e di Ágota Kristóf. «Nei miei racconti, innervati da un sottile gusto nichilista – spiega l’autore – si può scovare un’anima più gioviale e ironica (Desiderio e frustrazione, Meglio così, La giornata di un impiegato postale) e una più cupa e amara (Un’ossessione, L’inverno di Zwiebel): la prima è influenzata da Guido Morselli e da Roddy Doyle; la seconda, da Heinrich von Kleist e Adalbert Stifter. La scrittura, a seconda dei casi, è “densa” e gagliarda oppure, al contrario, febbrile, spoglia, quasi chirurgica. Nonostante non manchi un senso religioso profondo, poco lo spazio lasciato alla speranza: un tetro pessimismo avvolge le trame e ne definisce l’esito incerto ed estraniante».
Quella di venerdì sarà la terza presentazione del libro, dopo quella avvenuta lo scorso ottobre presso la libreria Ubik di Bergamo (via Borgo Santa Caterina) e dopo quella avvenuta lo scorso maggio presso la libreria Libraccio di Bergamo (via XX Settembre). In caso di maltempo, la presentazione si farà nella sala del teatro. Una quarta presentazione si terrà anche alle ore 15.30 di giovedì 14 agosto, a Olmo al Brembo (frazione Frola), all’interno della kermesse «Pagine verdi». Presenterà l’autore la giornalista Monica Gherardi.
L'autore
Francesco Ruffinoni è laureato in Lettere moderne (con una tesi riguardante Flann O’Brien) ed è iscritto all’Ordine dei giornalisti (albo pubblicisti). In passato, oltre ad aver collaborato con Santalessandro.org, Lettera43, Corriere della Sera e Diritto di critica, ha ricoperto la carica di assistente di lingua italiana in Francia (insegnando in alcuni licei parigini). Attualmente, oltre a lavorare come impiegato, scrive per Eppen e per L’Eco di Bergamo. Ama visceralmente il mare, l’Irlanda e la poesia di Rainer Maria Rilke. Abita a Bergamo.