L’uomo che rovinava i sabati
La rassegna «Verso universi di versi», promossa dall’Amministrazione comunale e dalla biblioteca civica Giacinto Gambirasio, si conclude con la presentazione di «L’uomo che rovinava i sabati» di Alan Poloni.
Romanzo d’avventure, di formazione (per adulti problematici), psichedelico e sull’amicizia, «L’uomo che rovinava i sabati» unisce le forme narrative classiche a elementi inconsueti. Il risultato non è scontato: divertire e far riflettere. L’incontro con l’autore è moderato dalla giornalista Daniela Morandi.
L’uomo che rovinava i sabati
Nell’enclave della Val Crodino, dove spendere soldi per ritinteggiare casa conta meno di un concerto di David Crosby, il tempo si è fermato, e per chi prova a mettere il naso fuori la vita non è facile. Jack Ebasta è un poeta tardo-beat in eterna lotta con esametri ed etilometri che al termine dei reading ama rimorchiare dame in rosso. Ha deciso di non scrivere più, ma non sa ancora che la Nonino gli farà cambiare idea. Malcolm Chiarugi prova a fare il cantautore ma per sopravvivere gli toccano i gabinetti chimici. Ha una dozzina di amanti, «il Parco», cui ha dedicato il suo ultimo album, un brano per ognuna, e aspetta di vedere come reagiranno la sera della presentazione. Il Palma è un raffinato liutaio che ha un rapporto morboso con le proprie chitarre. Sta faticosamente uscendo da una relazione sentimentale quando scopre l’esistenza dell’unica persona che gli potrà rimettere in piedi la vita, un misterioso etnologo esperto di funghi allucinogeni che vive in cima a una montagna. Quando si mette in viaggio, Jack e Malcolm decidono di accompagnarlo, un po’ per amicizia, un po’ per scrollarsi di dosso i tormenti privati. Il loro viaggio si rivela un cuore di tenebra formato ridotto, e quando una notte tempestosa giungono nei pressi di una baita, immaginando di trovarvi un Marlon Brando in stato allucinatorio, un brivido corre lungo le loro schiene.
L’autore
Alan Poloni è nato a Sarnico nel 1973. Insegnante redento è da un paio d’anni titolare della Libreria Muratori, storica libreria indipendente di Capriolo. Ha esordito con il romanzo Dio se la caverà (Neo, 2014) e ha partecipato all’antologia Teorie e tecniche di indipendenza (Verbavolant 2016). Per il teatro ha scritto Ominidi 2.0 (2012) e Platone Resort (2016), messi in scena dalla Compagnia degli Spacciati. Con il collettivo Martin Eden Experience scrive e allestisce reading in cui si miscelano musica e letteratura, tra cui Storia mitologica del Rock (2017) e Rock and Roll Is Not Dead (2020).
