Giovanni Colombo: il Jazz al Quartetto – musiche di Bill Evans
Prosegue la 120esima edizione della Stagione Concertistica organizzata dalla Società del Quartetto di Bergamo. In Sala Piatti il pianista Giovanni Colombo propone un affascinante “omaggio” alla musica di Bill Evans, pianista e compositore statunitense.

Il secondo concerto di questa nuova 120ma Stagione 2024 è quello tradizionalmente dedicato dalla SdQ alla musica Jazz sin dal 10 febbraio 2005 (concerto del pianista Roberto Sellani in Sala Alfredo Piatti).
Sull’entusiasmo per il concerto del bravo pianista Giovanni Colombo, tenuto il 27.03.2023, sempre nella Sala Alfredo Piatti, su musiche ed improvvisazioni di Chick Corea, Guy Wood, Duke Ellington e dello stesso Colombo, quest’ultimo ritorna da noi con un affascinante “omaggio” alla musica di Bill Evans, pianista e compositore statunitense (Plainfield, New Jersey 16.08.1929 – New York 15.09.1980) particolarmente caro al protagonista di questa serata (ed al Presidente della SdQ !).
Bill, ultimo di tre fratelli, nasce in una famiglia di melomani; madre di origine russa e religione ortodossa, ed ebbe i primi contatti con la musica in una chiesa russa; a sei anni imparò a suonare il violino ed il flauto; ma poi optò di sette anni per il pianoforte; e, a dodici anni suona nell’orchestra della sua scuola.
Consigliati dai professori, i genitori mandano Bill al “Southeastern Louisiana College” di New Orleans a proseguire gli studi musicali e, in tale sede, “... scopre il Jazz...”!
Da allora Bill intraprende una carriera musicale jazzistica che lo porterà ai vertici mondiali del pianismo di quella Musica.
Muore, prematuramente, all’età di 50anni nel corso dei quali lasciò la sua indelebile impronta pianistica nella Storia universale della musica Jazz.
Ascoltiamo, con molta attenzione (stavo per consigliare “con... raccoglimento”) la musica che ci proporrà il bravissimo amico Giovanni Colombo, musicista sensibile e particolarmente ispirato nella interpretazione originale, delicata e preziosa delle... immortali armonie di Bill Evans.
(Giampaolo Rosa)