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Giovedì
12
Dicembre

Stabat Mater

Veronika KrĂ lova, Ilaria Magrini e il Bergamo Baroque Ensemble per il concerto di Santa Lucia.

EVENTO CONCLUSO

Alessandro Scarlatti, padre del compositore Domenico Scarlatti, ricordato per il suo fondamentale apporto alla sonata per clavicembalo del XVIII secolo, è considerato uno dei fondatori della scuola musicale napoletana, nonché il maggiore compositore d'opera italiano tra la fine del XVII secolo e l'inizio del XVIII.

La sua vasta produzione abbraccia tutti i generi, dal sacro e dal religioso allo strumentale, dal teatrale al vocale da camera: circa 200 Messe, numerosi mottetti e concerti sacri, Stabat, circa 20 oratori, 661 cantate da camera, 20 serenate, 6 madrigali, 12 sinfonie, sonate a quattro, Suites per flauto e cembalo, toccate, preludi e fughe e altre pagine per clavicembalo, ecc. Piùdi ogni altro suo contemporaneo ha contribuito alla formazione di quel linguaggio agile e vario, ricco di risorse contrappuntistiche da un lato, armonistiche e melodiche dall'altro, che da ultimo si risolverà nello stile mozartiano.

La Napoli della prima metà del settecento era senza dubbio una delle città più vivaci dal punto di vista musicale: artisti come Alessandro Scarlatti, Nicola Porpora o Leonardo Leo avevano proposto con successo lo stile musicale napoletano nelle corti di tutta Europa.

A Napoli giunse giovanissimo Pergolesi, compositore che morto a 26 anni con una parabola artistica di un solo quinquennio fu tuttavia in grado di lasciare un alto numero di composizioni indimenticabili.

A quindici anni fu ammesso nel celebre "Conservatorio dei poveri di Gesù Cristo" a Napoli, ove ebbe modo di studiare composizione con alcuni dei più celebri autori della Scuola musicale napoletana e dove a ventuno anni, si diplomò , avendo gà composto altre opere di pregio che gli diedero una certa fama e lo posero nel novero dei piùpromettenti giovani compositori napoletani. Autore di opere, intermezzi teatrali, di musica sacra e strumentale, deve la sua fama soprattutto allo "Stabat Mater" e all'intermezzo buffo "La Serva Padrona", regolarmente rappresentato ancora oggi nei maggiori teatri.

Lo Stabat Mater è una sequenza cattolica del XIII secolo tradizionalmente attribuita al Beato Jacopone da Todi. La sequenza fu abrogata dal Concilio di Trento, e successivamente reintrodotta nella liturgia solo nel 1727 da papa Benedetto XIII. Tuttavia, anche durante il periodo di abrogazione, questo testo ebbe notevole risonanza.

La prima parte è una meditazione sulle sofferenze di Maria, madre di Gesù durante la crocifissione e la Passione di Cristo. La seconda parte, che inizia con le parole Eia, mater, fons am is ("Oh, Madre, fonte d'amore") è una invocazione in cui l'orante chiede a Maria di farlo partecipe del dolore provato da Maria stessa e da Gesù durante la crocifissione e la Passione.

Secondo quanto riporta la tradizione, la commissione di un nuovo Stabat Mater - che doveva sostituire il precedente di Alessandro Scarlatti (considerato antiquato) - arrivò a Giovanni Battista Pergolesi quando il giovane musicista era già in precarie condizioni di salute.

Il musicista terminò la composizione del brano mentre si trovava a vivere i suoi ultimi giorni nel convento dei cappuccini di Pozzuoli, dove si era ritirato per lenire il dolore del male incurabile che lo affliggeva. Con lo studio dell'autografo, uno dei pochi rimasti e riconosciuti come autentici dell'autore, si nota una grande fretta di scrivere, confermata da numerosi errori, parti di viole mancanti o soltanto abbozzate, e più in generale un certo disordine tipico di chi ha poco tempo davanti a sè.

Quest'ultimo elemento è unito anche al significativo "Finis Laus Deo" posto in calce nell'ultima pagina, quasi un intimo ringraziamento nei confronti del Signore per avergli concesso tutto il tempo necessario per concludere l'opera prima di farlo passare a miglior vita.

 

Informazioni

Prezzo: Ingresso gratuito

Organizzatore

Centro Musica Antica

Data e Ora

Inizio: giovedì 12 dicembre 2019 21:00

Giorni di apertura
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Luogo

Bergamo, via Borgo Canale