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Domenica
24
Ottobre

Annullo Filatelico Straordinario e cartoline celebrative

A tre secoli dalla nascita, Gandino ricorda il compositore Quirino Gasparini (1721-1778), nato in paese e divenuto maestro di cappella del Duomo di Torino. A renderlo celebre un’importante produzione di musica sacra ed operistica.

EVENTO CONCLUSO

Domenica 24 ottobre ricorre il "Dies Natalis" di Quirino Gasparini, (1721-1778), compositore gandinese che fu maestro di cappella del Duomo di Torino.

In occasione del Terzo Centenario della Nascita, il Gruppo Filatelico Valgandino (nell'ambito delle celebrazioni organizzate dalla Schola Cantorum Luigi Canali e da altri enti territoriali) ha ottenuto da Poste Italiane l'emissione di uno speciale annullo filatelico. Domenica 24 ottobre dalle 17 alle 20 uno sportello postale straordinario sarà aperto presso il Museo della basilica di Gandino, a pochi passi dalla Basilica.

Per l'occasione il Gruppo Filatelico Valgandino proporrà un folder contenente "un cartoLino ed una cartolina". Il “cartoLino” (regolarmente affrancato e annullato, in tiratura numerata) è stato realizzato con il lino tessuto nel 2021 presso Torri Lana 1885 a Gandino, nell’ambito del progetto “Lino Val Gandino” che grazie alle fibre ottenute da un campo coltivato in paese, ha portato alla stampa presso Efi Reggiani di Grassobbio di copie della Sindone in scala 1:1, in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi sulla Sindone di Torino. La stampa a pigmento utilizzata per le copie della Sindone è la stessa utilizzata per ogni singolo “cartoLino”. 

In occasione delle celebrazioni dedicate a Quirino Gasparini, l’artista locale Ivano Parolini ha inoltre realizzato un dipinto murale in piazza XXV Aprile, per ricordare il compositore e la sua storia. L'illustrazione dell'opera correda la cartolina che completa il folder filatelico (tiratura limitata e numerata di 300 copie), con affrancatura, annullo e firma autografa originale dell'artista.

Quirino Antonio Ponziano Valentino Flaviano Gasparini nacque a Gandino il 24 ottobre 1721. Dopo avere studiato con Giovanni Francesco Silani, organista in S. Maria Maggiore a Bergamo e successivamente con Giovanni Andrea Fioroni, maestro di cappella del duomo di Milano, Gasparini venne ordinato sacerdote a Bergamo nel 1745. Successivamente fu allievo di padre Giovanni Battista Martini e nel 1751 divenne membro dell'Accademia Filarmonica di Bologna, superando l'esame di ammissione con una antifona a 5 voci dal titolo Exi cito in plateas, tuttora ivi conservata in partitura autografa.

Violoncellista, organista e compositore, Gasparini nel 1760 ottenne l’incarico di maestro di cappella presso la Cattedrale di Torino, e successivamente anche quello di maestro di corte presso la casa reale dei Savoia. A Torino nel gennaio del 1771 Quirino conobbe Leopold e Wolfgang Mozart durante il loro primo viaggio in Italia; tra loro nacque un rapporto di stima che portò i Mozart a conoscere, studiare ed eseguire in patria i brani di Gasparini. Compositore di opere teatrali (Artaserse, Mitridate re di Ponto), di trii e sonate violinistiche, Gasparini fu fecondo nel campo della musica sacra, e sebbene di questa produzione abbia stampato solo lo Stabat Mater per due soprani, violini e basso (nel 1770 ad Amsterdam), gli archivi di Torino, Bergamo e Gandino, conservano il tesoro manoscritto delle sue composizioni. Quirino Gasparini morì a Torino il 26 settembre 1778.

Nel gennaio del 1771 Leopold e Wolfgang Mozart, durante il loro primo viaggio in Italia, sostarono a Torino per circa due settimane. Durante la permanenza in città conobbero il mondo musicale della capitale del Regno di Sardegna ed incontrarono Quirino Gasparini. I Mozart rientrarono in patria con copie di spartiti di Gasparini, tra cui i due mottetti Plangam dolorem meum e Adoramus te, Christe che vennero riuniti insieme ad altri (tra cui il Miserere di Allegri, ed il Sicut cervus di Palestrina) in un fascicolo, (il nr. 115) della raccolta Musica sacra div. auctor ad uso dei Mozart, probabilmente per le Sonntagsmusiken del barone Van Swieten. 

Alla morte di Wolfgang Amadeus Mozart fra le sue carte fu rinvenuta una copia dell’Adoramus te, Christe senza indicazione della paternità di Gasparini. Georg Nikolaus von Nissen, trovandola fra le musiche mozartiane e credendo di riconoscere una grafia a lui familiare, appuntò sul manoscritto la dicitura “von Mozart und sein handschrift”. Tanto bastò a Ludwig Ritter von Köchel per attribuirne la paternità a W. A. Mozart nella prima edizione del suo catalogo (1862), elencando la composizione al numero K327. Solo nel

1922 Herman Spieß, musicologo e maestro di cappella a Salisburgo, assegnò la definitiva attribuzione al compositore gandinese dell’Adoramus te, Christe, attraverso uno studio pubblicato sulla rivista organistica tedesca GregoriusBlatt. Gli studiosi hanno successivamente attribuito la copia alla grafia del padre Leopold Mozart. Il manoscritto è oggi conservato alla Biblioteca Jagellonica di Cracovia e in copia fotostatica nell’Archivio Parrocchiale di Gandino.

Il citato Adoramus te, Christe attribuito a Mozart, fa parte dei Responsori del Venerdì Santo, composti per l’adorazione della Croce ed eseguiti nel Duomo di Torino. In evidenza ci sono anche i Mottetti per le Rogazioni alla Sacra Sindone, composti da Gasparini nel maggio 1766, i cui manoscritti sono conservati presso il Fondo Musicale della Cappella dei Cantori di Torino. Si tratta di una serie di quattro mottetti: Sicut cervus, Sicut cedrus, Aspice Domine ed il conclusivo Tuam Sindonem veneramur.

Per informazioni relative al folder filatelico è possibile contattare l'indirizzo mail: [email protected]

 

Data e Ora

Inizio: domenica 24 ottobre 2021 10:00

Fine: domenica 24 ottobre 2021 23:00

Giorni di apertura
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Documenti

Locandina

Luogo

Gandino