Mani bucate. Francesco, il poverello che ricevette le stimmate
Continuano gli appuntamenti con deSidera Bergamo Festival: in programma uno spettacolo di e con Giovanni Scifoni.
Perché tutti conoscono San Francesco? Che aveva di speciale questo coatto di periferia piccolo borghese mezzo fricchettone che lascia tutto per diventare straccione?
Aveva di speciale che era un artista. Forse il più grande della storia. Le sue prediche erano capolavori folli e visionari. Erano performance di teatro contemporaneo. Giocava con gli elementi della natura, improvvisava in francese, utilizzava il corpo, il nudo, perfino la propria malattia, il dolore fisico e il mutismo. Il monologo si interroga sull’enorme potere persuasivo che genera su noi contemporanei la figura pop di Francesco, e percorre la sua vita e il suo sforzo ossessivo di raccontare il mistero di Dio in ogni forma. Francesco canta la bellezza di frate sole dal buio della sua cella, cieco e devastato dalla malattia. Nessuno nella storia ha raccontato Dio con tanta geniale creatività. Santa creatività.
di e con Giovanni Scifoni
strumenti antichi Luciano di Giandomenico, Maurizio Picchiò e Stefano Carloncelli
In caso di maltempo in chiesa