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Ninnalana, la Festa della morbidezza

Articolo. Sabato 21 dicembre alla chiesa di San Bartolomeo l’evento finale del progetto di Eppen e L’Eco di Bergamo dedicato alle ninnenanne: il nostro racconto per parole e immagini

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Una Festa può dirsi riuscita quando le persone che hanno partecipato vanno via felici, con il sorriso sulle labbra e quel lieve luccicore degli occhi dato dall’emozione di esserci stati. Se è così possiamo dire allora che la Festa di Ninnalana - sabato 21 dicembre, giorno di shopping per molti - è riuscita alla grande: tanti bambini e tanti adulti contenti e luccicanti, la chiesa di San Bartolomeo piena, le ninnenanne a risuonare nell’aria intorno alla Capanna, gli zampognari e il Coro del Sorriso di Montello a fare da intermezzo dei vari momenti del pomeriggio. Insomma, una festa che ha riportato quel clima di dolcezza, tenerezza e calore tipico delle ninnenanne, questi piccoli canti che aiutano i bambini ad addormentarsi, grazie ai quali negli ultimi mesi abbiamo fatto un viaggio umano e culturale che ha toccato la questione della lana di pecora bergamasca, le parole di don Mario Dellagiovanna e di padre Bernardino Prella, la bellezza di una favola come “La coperta di Bea” e del fumetto “La favola di Beeelen” di Bruno Bozzetto ma anche tanto altro.

Tuttavia questo non sarebbe stato possibile senza tutte le persone che sabato e nei mesi scorsi hanno dato il loro contributo a Ninnalana: Fabrizio Fustinoni, Manuela Assolari, Luca Barachetti, Marta Belotti, Giulia Lanzi, Serena Agrati (cioè la redazione di Eppen), gli zampognari Roberto Scola e Giulio Ghezzi, il nostro tecnico di fiducia Francesco James Dini, i cori, Max Bosio e il suo progetto di ridare vita alla filiera bergamasca, i rappresentanti dell’ADASM e sicuramente altre persone che come sempre accade in questi elenchi rimangono fuori ma non sono meno importanti. Come del resto è stata fondamentale coloro che hanno coordinato questo gruppo di persone, ovvero la direttrice di Eppen Daniela Taiocchi affiancata dall’estro creativo di Silvia Barbieri, regista di tutto il progetto e conduttrice dell’evento finale.

Ma il grazie più grande va soprattutto a chi nelle scorse settimane ci ha mandato la propria ninnananna del cuore. Durante la Festa abbiamo premiato alcune di queste ninnenanne con una coperta di lana bergamasca e a tutti i partecipanti è stato regalato un gomitolo, sempre di lana bergamasca, che forse è il simbolo più bello di Ninnalana. Un simbolo di morbidezza fisica che dice di quanta morbidezza umana abbiamo tutti bisogno, in un tempo saturo di parole violente e sentimenti di egoismo, a cui abbiamo risposto con le parole d’accoglienza di una ninnananna.

Peraltro, a proposito di accoglienza, c’è un filo che lega Ninnalana a Sei la benvenuta, il nuovo progetto di Eppen e L’Eco di Bergamo dedicato all’accoglienza femminile. Ve ne parleremo all’inizio dell’anno prossimo: anche lì una coperta, o meglio una termocoperta dorata, sarà un simbolo di protezione e solidarietà a cui non dobbiamo rinunciare.

Grazie a tutti, dunque, per avere reso possibile Ninnalana, la nostra Festa della morbidezza. Potrete vedere un resoconto della Festa su Bergamo TV nel programma Focus. Questi gli appuntamenti:

Venerdì 27/12 ore 20.00
Sabato 28/12 ore 19.10
Domenica 29/12 ore 20.20

Arrivederci all’anno prossimo!

La fotogallery di Marta Belotti

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