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Perché la Val Gandino è la nuova meta di tendenza per le famiglie

Articolo. Dai percorsi escursionistici adatti anche ai più piccoli agli interessanti musei, le aree picnic e i parchi gioco, l’arte, la storia e la cultura: tutto è a misura di bambino. La Val Gandino ha tanto da offrire alle famiglie, e se ne sono accorti anche in Trentino…

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Il Galà dello Spinato (foto archivio)

Un luogo sospeso fra storia e natura ai piedi delle Orobie, con tante opportunità di relax e divertimento per la famiglia. I borghi della Val Gandino hanno ricevuto ufficialmente il marchio Family, certificazione di qualità assegnata dalla Provincia Autonoma di Trento, protagonista di un progetto che è diventato modello condiviso a livello nazionale.

La cerimonia ufficiale di conferimento si è tenuta il 14 aprile a Peia, dove a far gli onori di casa è stato Mauro Pezzoli, coordinatore del progetto in Val Gandino e padre di quattro figli. Ci sono voluti due anni di lavoro coordinato di tutti i paesi della Val Gandino per ottenere questo marchio: un percorso stimolante, che in molti casi ha semplicemente messo in luce servizi, attività e opportunità già presenti.

A consegnare la certificazione agli amministratori è stato Luciano Malfer, direttore dell’Agenzia di Coesione Sociale della Provincia Autonoma di Trento. Presente al tavolo anche Regina Florio Maroncelli, presidente di Elfac, la Confederazione Europea delle Associazioni Famiglie Numerose.

Alla scoperta delle Cinque terre della Val Gandino

Ma cosa offrono i cinque Comuni della Valle? Partiamo proprio dal «capoluogo», Gandino, dove furono tinte le camicie rosse dei Mille di Garibaldi. Qui troviamo la monumentale Basilica di S. Maria Assunta, il Museo di Arte Sacra (ori, argenti e merletti ne fanno uno dei primi al mondo nel suo genere) e quello dei Presepi (in periodo invernale bellissimo per i bambini) l’antico Convento delle Orsoline e un centro storico punteggiato da chiese e palazzi nobiliari. Il contesto è davvero ideale per quattro passi non impegnativi e per chi cerca avventure nella frazione Cirano, è attivo il campo di tiro con l’arco. Molteplici le vie d’arrampicata sulla falesia di Fontanei (in paese il gruppo Koren ha allestito due pareti indoor) mentre i più audaci possono decollare dal Monte Farno, grazie alla scuola di parapendio (anche voli biposto per gli adulti).

Casnigo è invece la patria del baghèt (l’antica cornamusa bergamasca) con il Santuario della Santissima Trinità (detto “Sistina della Bergamasca” per i suoi affreschi) e quello della Madonna d’Erbia, che conserva l’ultima veste talare di S. Giovanni Paolo II. L’epopea del tessile rivive nei macchinari funzionanti del Museo del Tessile a Leffe (con aula multimediale, ideale per le scuole) dove è possibile percorrere l’intera filiera tessile dai bachi da seta ai telai, fra torcitoi e cardatrici. Cazzano S. Andrea e Peia offrono la vitalità di un borgo dinamico e bellezze naturali che uniscono una miriade di contrade.

Quali escursioni fare con i bambini

Molti escursionisti amano le alte terre situate che fanno da corona alla Val Gandino, per via degli ampi pascoli e dell’altopiano. Per le famiglie sono particolarmente indicati il Percorso delle Malghe (area Monte Farno) e il Percorso del Bosco (area Valpiana).

Il primo è realizzato lungo la strada agro silvo pastorale che collega la conca del monte Farno con i pascoli della Montagnina (dove si trova l’anello omologato della Montagnina per gli appassionati di sci di fondo). Lungo il tracciato, in posizione solatia, si trovano cinque aree di sosta, collocate in punti panoramici, attrezzate con grandi sedute e con un pannello esplicativo che di volta in volta tratta un argomento legato al mondo rurale.

Il secondo si si snoda per 8.650 metri su sentieri e tratti di strade agro silvo pastorali e prevede di partire da località Bóda Bassa. Anche qui lungo il tracciato si trovano cinque aree di sosta posizionate tra Val Piana, Campo d’Avena e la Croce di Corno, con pannelli che illustrano argomenti legati al paesaggio naturale del bosco.

Più in generale, ci sono tante facili escursioni in quota: Malga Lunga e Sparavera (panorama mozzafiato sui su lago d’Iseo e lago d’Endine), Baita Monte Alto, Rifugio Parafulmine. Una visita merita anche il Laghetto Corrado, dedicato alla pesca sportiva, posto a Gandino nella zona degli antichi Opifici, all’imbocco della strada che sale verso Valpiana, con area giochi e picnic.

Il Museo del Tessile a Leffe

No: non è una raccolta di vecchie pezze polverose. il Museo del Tessile «Ginetto Martinelli» di Leffe è un piccolo gioiello che racconta l’epopea della Valle e dei suoi operai: i gandinesi e i leffesi erano lanieri, tessitori, tintori e soprattutto mercanti.

Da Leffe partì l’epopea dei Copertini («Coertì»), pionieri delle televendite, che raggiunsero ogni angolo d’Italia con i propri prodotti, venduti sulle piazze tramite un vero e proprio spettacolo, nel quale il pubblico veniva coinvolto con musiche e battute ad effetto utili a decantare la mercanzia. Al museo è possibile visionare il loro carretto, insieme ad autentiche chicche come l’originale «Scarlatto» di Gandino, con cui nel 1860 fu tinta la stoffa utilizzata per realizzare le camicie dei Mille di Garibaldi.

Il Museo è aperto ogni sabato e domenica (ingresso libero) dalle 14 alle 19 (ultimo ingresso alle 18) e ha un ampio parcheggio. Una data utile per la visita? Domenica 30 aprile con una apertura straordinaria sarà possibile vedere il ciclo vitale dei bachi da seta e i bambini potranno nutrirli con le foglie di gelso.

Tra sacro e profano

Parchi gioco attrezzati si trovano in tutti i Comuni (da citare quelli di Leffe e Cazzano S. Andrea); da segnalare anche le aree picnic a Casnigo, per esempio nella zona del Santuario della Santissima Trinità. Luoghi ideali per unire arte, storia e natura.

Una bella storia da raccontare ai bambini è l’apparizione del 6 agosto 1839 al Santuario della Madonna d’Erbia, quando il piccolo Luigi Rossi trovò rifugio sotto il portico della chiesetta per un forte temporale. Il bimbo, impaurito, fu accolto da una donna vestita di rosso e bianco, che lo accudì nel vicino fienile lasciandogli del pane, ancor oggi venerato come reliquia. Nel 1873 il vescovo di Bergamo, monsignor Pierluigi Speranza, ordinò un’indagine sui fatti, che si concluse il 12 ottobre dello stesso anno con un documento che certificava il prodigio. La chiesa custodisce anche la veste talare indossata da Papa Giovanni Paolo II pochi giorni prima della sua morte.

Sempre a Casnigo da non perdere il Santuario della Santissima Trinità, che domina la Valle e cela al suo interno gli affreschi del Giudizio Universale dei pittori Baschenis, che caratterizzano l’arco trionfale ed il presbiterio.

Ricordiamo inoltre che dal 2022 è tornata in Val Gandino anche la Casa Bergamasca di Babbo Natale, che offre un’ambientazione incantevole e l’incontro dal vivo con Santa Claus.

Le iniziative

Fra le iniziative Family c’è anche il lavoro organizzato dal Sistema Bibliotecario, che in estate prevede anche attività di lettura e animazione per bambini all’aperto e la disponibilità di corner dedicati (fasciatoio, spazio allattamento, ecc.) presso musei, biblioteche e numerosi ristoratori.

E come non menzionare l’ormai tradizionale Corsa delle Uova, che si svolge ogni anno all’antivigilia della prima domenica di luglio, festa dei Santi Martiri Patroni. Una sfida unica al mondo che mette a confronto un «corridore» ed un «raccoglitore», con una storia davvero originale. L’appuntamento da segnare in evidenza per il 2023 è per venerdì 30 giugno alle 20.30 .

Nei ristoranti della Val Gandino convenzionati con la Comunità del Mais Spinato di Gandino ai bambini viene distribuito un album con giochi di enigmistica e tante figurine colorate da incollare, che grazie al personaggio di Chicco Spinato conducono alla scoperta di luoghi e storia della Val Gandino.

La comunità della Valle è molto attiva, in tutte le fasce d’età, come dimostrano la Gandino Webtv (tv online curata da adolescenti e giovani) nonché le attività di tutti gli Oratori.
Insomma tutto è dedicato alle famiglie. Lo dice anche lo slogan del nuovo marchio Family: il futuro è adesso.

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