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L’hai sempre mangiato (ma non lo sapevi)! Cinque dolci vegani

Articolo. Arrivati all’ultima tappa del viaggio nella cucina vegetariana, come ogni conclusione di percorso gastronomico degno di essere chiamato tale, è giunto il momento di parlare di dessert

Lettura 4 min.
(Voyagerix)

I dolci sono tutti vegetariani. Fortunatamente, nessuno ha ancora osato con la pancetta nella torta di mele, sebbene io abbia sentito nominare il gelato al bacon in qualche programma televisivo, mentre un brivido freddo mi correva lungo la schiena. Se l’intento di questa rubrica è però quello di proporre un’alternativa ai piatti comuni, vedremo insieme alcune ricette vegane che se la cavano bene quanto le cugine ricche di burro e uova.

Al contrario di quanto si creda, pensare a dolci vegani è davvero facile e tutti noi ne consumiamo abitualmente. Vi svelo un segreto: il reparto dei biscotti al supermercato è pieno di proposte vegan non dichiarate apertamente e quei biscottini al cacao, accoppiati e ripieni di crema bianca, sono privi di uova e latte. Ma non siamo certo qui per scoprire quali siano i prodotti industriali con cui soddisfare la voglia di dolce, vediamo invece cinque ricette veloci, facili e piene di gusto e – alcune – adatte anche a celiaci ed intolleranti.

Sorbetto alle pesche (senza glutine e lattosio)

Ogni volta che mordo una pesca matura penso che sia nettare divino: buona, dolcissima, succosa, la natura è una cuoca ben migliore di noi umani!
Per preparare il sorbetto alle pesche fate sciogliere a fiamma bassa in un pentolino la stessa quantità di zucchero e acqua (una tazza), quando il composto sarà liquido e trasparente spegnete e lasciate raffreddare.

Lavate e denocciolate le pesche, lasciando la buccia per dare colore al sorbetto, tagliatele a pezzi grossolanamente e frullatele. Unite lo sciroppo di zucchero preparato precedentemente e frullate ancora per amalgamare completamente. Riponete in freezer per un’ora, prima di frullare nuovamente. Ripetete il congelamento di un’altra ora e mescolate con una spatola.
Riponete nel freezer per un’ultima volta e mescolate bene per ottenere un sorbetto alle pesche denso e cremoso prima di servirlo gelato in bicchieri altrettanto freddi, decorandolo con fettine di pesca.

Barrette cocco e cioccolato (senza glutine e lattosio)

Se ti piace il cocco, sai di cosa stiamo parlando e se non hai mai provato a fare in casa questa delizia è giunto il momento: facilità estrema, goduria disarmante.
Versate in una ciotola una tazza di farina di cocco, due cucchiai di olio di cocco e quanto basta di sciroppo d’agave; mescolate fino a quando gli ingredienti si saranno amalgamati. Stendete il composto su un foglio di carta forno dandogli una forma rettangolare per un’altezza di circa due centimetri. Con un coltello dividete l’impasto in rettangoli e riponeteli distanziati su un una teglia, mettete quindi la teglia con le barrette di cocco in congelatore per circa un’ora.

Trascorso il tempo necessario, fate sciogliere una barretta di cioccolato fondente a bagnomaria. Una volta che il cioccolato sarà sciolto, immergeteci i rettangoli di cocco uno alla volta, assicurandovi di ricoprirli completamente. Adagiate i cioccolatini su carta da forno e lasciate riposare per qualche ora in frigorifero prima di servirli.

Salame di cioccolato (senza lattosio)

Va bene, il salame di cioccolato è buono quando sa di burro, ma non a tutti piace la nota grassa nel gusto e non mi pare nemmeno giusto che gli intolleranti al lattosio debbano rinunciare a questa bomba al cioccolato. La vogliamo provare nella versione vegan? Ce l’abbiamo!
Per prima cosa sbriciolate i biscotti mettendoli in un sacchetto gelo e pestandoli con il mattarello fino a farne pezzetti, versateli poi in una ciotola. Tritate il cioccolato fondente e scioglietelo a bagnomaria. A parte, scaldate leggermente un bicchiere di latte di riso e mescolatelo con due cucchiai di olio di semi, un bicchierino di rum e un pizzico di sale. Amalgamate completamente il cioccolato fuso con il latte e versate il tutto sui biscotti, successivamente mescolate fino ad ottenere un impasto uniforme.

Se dovesse risultare troppo appiccicoso, aggiungete altri biscotti e due cucchiai di cacao in polvere. Adagiate l’impasto su un foglio di carta forno cercando di dare una forma cilindrica. Arrotolate la carta forno e chiudetela a caramella, lasciando poi il salame di cioccolato in frigorifero per almeno mezza giornata. Al momento di servirlo, per dare una sembianza di salame, spolveratelo leggermente con zucchero a velo.

Strudel di mele e noci (senza lattosio)

È estate. Lo strudel pieno di cannella e noci è effettivamente un dolce da camino acceso e orribili maglioni con le renne, ma questa versione super croccante è perfetta anche per un pic nic all’aperto e un buon modo per utilizzare la pasta fillo, degna alternativa alla pasta sfoglia.

Preriscaldate il forno a 175°. Riempite una ciotola di acqua fredda e aggiungete il succo di limone. Sbucciate e affettate le mele, immergendo le fette nell’acqua perché non si ossidino. In un’altra ciotola, mescolate le noci, il pangrattato, la cannella e mezza tazza di zucchero di canna. Adagiate un primo strato di pasta fillo su un foglio di carta forno e ungetela con olio. Distribuitevi 1/3 del composto di noci. Adagiatevi sopra un altro strato di pasta fillo, ungetela con olio e distribuitevi un altro terzo di noci; ripetete con il terzo foglio e lasciate il quarto foglio per coprire.

A questo punto scolate le mele e asciugatele poi mescolate con lo zucchero rimasto, la scorza di limone e l’uvetta. Adagiate le mele uniformemente sugli strati di pasta fillo e noci, non superate la metà e lasciate 1,5 cm di margine lungo i bordi. Spennellate i bordi con un po’ di acqua. Arrotolate la pasta per la lunghezza utilizzando la carta forno sottostante per sostenere la pasta, premete leggermente lo strudel, adagiatelo in una teglia e infornate per circa 20 minuti o finché diventa dorato. Servite caldo o a temperatura ambiente con una spolverata di zucchero a velo.

Tarte tatin alle fragole (senza lattosio)

La tarte tatin è una di quelle ricette che scaldano l’opinione degli esperti culinari, c’è sempre qualcuno che deve dirti come va fatta con rigore. Per quanto mi riguarda, la regola è una sola: che sia buona. Proprio per questo ve ne suggerisco una versione alla come mi pare.
Per la frolla vegan mescolate due tazze di farina integrale con una tazza di zucchero e la scorza di un limone grattugiata, aggiungete poi mezzo bicchiere d’olio di semi e impastate il tutto fino ad ottenere una palla di impasto liscio e compatto che lascerete riposare almeno mezz’ora in frigorifero.

Accendete il forno a 180°, ventilato. Prendete una teglia da 26 cm di diametro e distribuite su tutta la superficie le fragole a metà in modo ordinato, quindi spolveratele abbondantemente con zucchero di canna. Stendete la frolla con il mattarello dandogli una forma circolare dello stesso diametro della teglia e bucherellatela con una forchetta. Adagiate l’impasto sopra le fragole e infornate per 25 minuti. Una volta pronta capovolgete la torta su un piatto, prestando attenzione nel fare questa operazione quando la teglia sarà tiepida, ma non del tutto raffreddata. Servite fredda, guarnita con foglioline di menta fresche.

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