Dopo essere stato esposto a New York e alla Royal Academy di Londra, Giovan Battista Moroni “torna a casa”: nella sua Albino, già riconosciuta come Città del Moroni, e in senso più ampio in tutta la Val Seriana e nella bergamasca, per rinnovare il legame che univa “il pittore della realtà” alla sua terra, alla sua gente, alla sua natura e alla sua cultura.
Non a caso è un abbraccio l’immagine scelta come icona di “Moroni 500. Albino 1521 – 2021”, il percorso di scoperta e valorizzazione promosso dal Comune di Albino e organizzato da Promoserio. Si tratta dell’abbraccio tra Maria ed Elisabetta dipinto da Moroni nello stendardo albinese, restaurato per l’occasione da Antonio Zaccaria, grazie al contributo del Comune di Albino e Fondazione della Comunità Bergamasca.
“La kermesse dedicata all’artista rinascimentale bergamasco è anche un segno di speranza e rinascita per la Valle Seriana, così duramente colpita dalla pandemia. È un’occasione per riscoprire luoghi, opere e tradizioni che rendono la nostra comunità così ricca e unica”, commenta Simona Bonaldi, Vicepresidente Fondazione della Comunità Bergamasca.
Da giugno 2021 fino alla primavera del 2022 sono in programma mostre, narrazioni, restauri, approfondimenti e pubblicazioni scientifiche, convegni, incontri, concerti, spettacoli teatrali, escursioni a tema, eventi di animazione culturale, fotografia, moda, visite guidate, enogastronomia.
Le tre mostre ad Albino
A segnare l’apertura e la fase finale di Moroni 500 saranno tre mostre ad Albino. Dal 3 giugno, “Il Codice Moroni”, una esposizione non convenzionale, presso la Chiesa di San Bartolomeo e Chiesa di San Giuliano (ingresso libero), curata da Barbara Mazzoleni e Orietta Pinessi, per svelare in chiave contemporanea tutti (o quasi) i segreti di Moroni attraverso immagini, dipinti, parole, oggetti, colori, restauri.
Dal 19 settembre, “Giovan Battista Moroni. Ritorno Ad Albino”, una mostra più tradizionale, a cura di Simone Facchinetti e Paolo Plebani, che raccoglie una selezione di opere legate per ragioni diverse alla città natale di Moroni, dalle prove giovanili ai ritratti di personalità albinesi fino a dipinti di devozione privata. Dal 12 dicembre, in “Moroni Sequel”, l’artista contemporaneo Gianriccardo Piccoli si confronta a tu per tu con la Crocifissione di Moroni.
A Bergamo apre Palazzo Moroni
Il FAI – Fondo Ambiente Italiano, con la delegazione FAI di Bergamo e la Fondazione Museo di Palazzo Moroni, prende parte alle celebrazioni con l’apertura, a settembre 2021, di Palazzo e Giardini di Palazzo Moroni (in via Porta Dipinta). Grazie ai primi lavori di restauro, tuttora in corso, le grandi sale affrescate del piano nobile che accolgono i capolavori moroniani (tra cui i ben noti ritratti di Isotta Brembati e del Cavaliere in rosa) saranno aperte al pubblico. Dal quel momento, ogni domenica sarà dedicata in modo speciale a Giovanni Battista Moroni, con attività e visite guidate, rivolte sia ad adulti sia alle famiglie con bambini. Palazzo Moroni, inoltre, ospiterà incontri e conferenze di approfondimento e divulgazione dell’attività del pittore, alcuni dei quali già in programma (25 giugno 2021, 2 luglio 2021).
Il FAI intende collaborare alla manifestazione anche mediante la creazione e la promozione di percorsi alla scoperta del territorio che ha dato i natali e che ha visto lungamente attivo il grande maestro albinese.
Il pittore a tavola
Il Moroni si celebra anche a tavola, in collaborazione con Ascom Confcomemrcio Bergamo: in occasione delle celebrazioni a partire da luglio 2021, nei ristoranti di Albino e della ValSeriana aderenti all’iniziativa, sarà possibile degustare menù con piatti immancabili sulle tavole bergamasche del Cinquecento, dai “maccaroni” al “Brodo lardiero di cinghiaro”.
Come spiega Oscar Fusini, Direttore di Ascom Confcommercio Bergamo: “Le celebrazioni del 500 del Moroni, che toccano in particolare la Media Valle Seriana, possono rappresentare una spinta per la ripartenza di un turismo di prossimità che caratterizzerà questa seconda estate segnata dalla pandemia”.
Grazie a La Dolciaria Bergamasca, sarà anche possibile tornare a degustare Cinnamomo – Il confetto di Giovan Battista Moroni, l’antico confetto bergamasco a base di cannella che aveva conquistato l’Europa. Non mancherà un’edizione speciale del vino Valcalepio, con etichetta dedicata all’iconico “abbraccio” di Moroni 500 da Cantina Sociale Bergamasca.
L’omaggio nel paese natale
Il 27 giugno, per tutta la giornata, le vie del centro storico di Albino si accenderanno grazie al “AlbinoInArte” in un omaggio artistico corale a Moroni, tra artisti selezionati invitati a creare in estemporanea e la premiazione della Mostra Sociale a cura di Arte sul Serio.
Il 4 settembre al via la XX edizione dello storico festival “Albino Classica”, rassegna musicale itinerante curata dall’ Associazione Culturale “Carlo Antonio Marino”.
Il 18 settembre, per le vie del centro storico di Albino si respira aria di Rinascimento, grazie a “Sui Passi del Moroni”, organizzata dal Comitato Sui Passi del Moroni: antiche botteghe, personaggi storici, visite itineranti, workshop, momenti di vita quotidiana del 1500 accompagneranno i visitatori fino a sera inoltrata.
L’8 aprile 2022, Astorica – Associazione Storica Città di Albino, in collaborazione con La Compagnia dei Sogni e Complesso Bandistico di Albino, mette in scena in Piazza San Giuliano “La Passione di Gesù Cristo secondo Moroni”, narrata attraverso una coreografia coinvolgente e realistica, ispirata ai dipinti del pittore.
In più, tutti i residenti ad Albino potranno visitare l’Accademia Carrara di Bergamo, dove sono conservati tanti dipinti del loro illustre concittadino, a metà prezzo (ingresso 5 euro anziché 10), dal 9 luglio al 28 novembre. Nello stesso periodo, anche i visitatori delle mostre in programma ad Albino godranno di uno sconto alla Carrara (ingresso 8 euro anziché 10).
Ricostruire l’abito della dama in rosso
Dal 19 luglio al primo agosto, la prestigiosa Fondazione Arte della Seta Lisio di Firenze propone ad Albino la sua prima Summer School di sartoria storica, con l’obiettivo di ricostruire l’abito indossato dalla “Dama in rosso”, immortalata da Moroni in un ritratto custodito alla National Gallery di Londra cui alla fine sarà donato.
Gli allievi, guidati da una rosa di professionisti internazionali nell’ambito della sartoria storica, docenti ed esperti della Fondazione, realizzeranno a grandezza naturale l’abito della dama ritratta da Giovan Battista Moroni nel 1558. La dama in rosso sarà la fonte di studio per la ricostruzione di tutti i capi che compongono l’abbigliamento della gentildonna, un interessante esempio della moda cinquecentesca lombarda e bergamasca. Il taglio e la confezione saranno curati nei dettagli più significativi, secondo quanto le ricerche più accreditate in materia di storia del costume oggi possano offrire.
Studi e restauri
Moroni 500 non poteva che incrociarsi con i “Grandi restauri” della Fondazione Credito Bergamasco. Ai dieci capolavori del pittore già recuperati in passato, ora si aggiunge il restauro di sei importanti dipinti, fra i quali il “Crocifisso con i Santi Bernardino da Siena” e “Antonio da Padova” della Parrocchiale di Albino, considerato il capolavoro del Moroni sacro.
“Con questo intervento, con la restituzione dei capolavori moroniani restaurati attraverso un’esposizione diffusa, prevista in autunno, e con la pubblicazione del ‘Catalogo Generale’ di Moroni, Fondazione Creberg partecipa e sostiene, quale partner principale, il progetto Moroni 500”, anticipa Angelo Piazzoli, Presidente Fondazione Credito Bergamasco. Il 15 ottobre sarà la prima assoluta del “Catalogo Generale dell’opera di Giovan Battista Moroni”, curato da Simone Facchinetti (ed. Officina Libraria, Milano): un’impresa sostenuta da Fondazione Credito Bergamasco che si è protratta per molti anni, necessari a raccogliere le informazioni relative alle oltre 200 opere del pittore, non solo conservate nel territorio bergamasco ma disseminate nei principali musei europei e statunitensi, oltre che in molte collezioni private.
Il 2022 si aprirà all’insegna delle “Giornate di studi moroniani”, una due giorni in cui dialogheranno i più grandi studiosi nazionali e internazionali che si sono occupati del Moroni e ne hanno curato le più importanti mostre recenti.
Al lavoro per Moroni
Moroni 500 è il lavoro corale di tante istituzioni, musei, fondazioni, parrocchie, scuole, realtà culturali, associazioni, tra di esse, la Parrocchia di Albino, Accademia Carrara di Bergamo, Fondazione Adriano Bernareggi, Fondazione Museo di Palazzo Moroni, Delegazione FAI di Bergamo.
Il progetto è resto possibile grazie al sostegno di Fondazione della Comunità Bergamasca e al Main Partner Fondazione Credito Bergamasco, oltre al contributo di Sponsor privati Acerbis, Fonderia Arizzi e Persico Group, e al supporto di A.G. Automazione, Comendunese Arredamenti, Ottica Luiselli. Nel progetto avranno parte attiva, nella ideazione e produzione di iniziative, anche associazioni e realtà impegnate in ambito culturale ad Albino e sul territorio della ValSeriana: Associazione Culturale Carlo Antonio Marino, Arte sul Serio, Percorsi Albinesi, Circolo Fotografico città del Moroni, Albino, Comitato Sui Passi del Moroni, Complesso Bandistico di Albino, Astorica – Associazione Storica Città di Albino, Django Association, Museo etnografico della Torre di Comenduno.
E ancora: collaborazioni con Ascom Confcommercio Bergamo per elaborare menù a tema, con le Botteghe di Albino e i commercianti, con operatori e soggetti che si occupano di valorizzazione del patrimonio naturalistico, culturale ed enogastronomico E-bike Tour di Franco Zanetti insieme a Laura Benzoni guida turistica, Associazione Culturale Guide Turistiche Città di Bergamo, Terre di Bergamo di Tosca Rossi, trait d’union con istituti scolastici e accademie, dall’ISIS Romero e dall’ABF di Albino alla Fondazione Arte Della Seta Lisio di Firenze.
Moroni 500 gode del patrocinio di: Regione Lombardia, Camera di Commercio di Bergamo, Comunità Montana Valle Seriana, Provincia di Bergamo, i Comuni della Valle Seriana che custodiscono opere di Moroni, oltre ai Comuni di Gorlago e Sovere.
L’obiettivo comune è quello di promuovere all’interno delle comunità albinese, seriana, bergamasca, regionale, nazionale, una più completa, articolata e consapevole conoscenza della grandezza di questo pittore testimone del Cinquecento.
Eppen è content partner di Moroni500.
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