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«Food Film Fest», un viaggio per immagini, parole e sapori nel cibo del mondo

Articolo. Cucina, alimentazione, sapori, tradizioni vicine e lontane, dibattiti sul cibo del futuro e sull’eredità del passato e sulle eccellenze locali, oltre a sguardi sui luoghi remoti del mondo. Dal 23 al 27 agosto torna Food Film Fest: l’appuntamento è in piazza Mascheroni per proiezioni, incontri e laboratori a ingresso gratuito

Lettura 4 min.
Una conditio sine qua non

Secondo il maestro del cinema Federico Fellini «la vita è una combinazione di pasta e magia». Una magia di profumi, sapori ed emozioni legate a quell’attimo in cui si porta alla bocca la forchetta. Una magia tanto quanto quello schermo bianco che nel buio diventa spazio di immaginazione e di scoperta. Due magie che stregavano il grande regista di «Amarcord» e che oggi sono il cuore di «Food Film Fest», il festival di cinema e cibo che anche quest’anno dal 23 al 27 agosto torna in Piazza Mascheroni in Città Alta con un viaggio per immagini tra le tradizioni e futuro di alimentazione, cucina e specialità culinarie.

Giunto alla sua decima edizione, l’appuntamento a ingresso gratuito, oltre alle proiezioni e alla mostra concorso, prevede anche degustazioni, incontri, appuntamenti di approfondimento e momenti dedicati alle eccellenze alimentari locali.

«Feeling food» è il filo conduttore che guida le scelte di questa edizione, «quella che cade nell’anno di Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura 2023 – commenta Carlo Mazzoleni, Presidente di Camera di Commercio BergamoAnche “Food Film Fest” contribuirà al palinsesto degli eventi che celebrano la cultura: in particolare quella del cibo, che incarna la storia, rispecchia le caratteristiche del territorio e condensa le condizioni climatiche, incorpora religioni, credenze, scienza e salute, ci racconta tante storie».

Storie da assaggiare e scoprire anche con il palato, grazie alle degustazioni proposte durante il festival, tra aceto balsamico, parmigiano e lambrusco dell’Emilia Romagna, casoncelli bergamaschi, pasta ripiena di formaggella della Val di Scalve, Rafiolo di Sant’Alessandro e la soffice torta Donizetti. Un viaggio nei sapori offerto da Camera di Commercio Bergamo, Coldiretti, Slow Food Bergamo Valli Orobiche Bassa Bergamasca e Ascom Bergamo.

Il programma

Sarà un aperitivo inaugurale aperto al pubblico a dare il via al festival mercoledì 23 agosto alle 18.30 in Piazza Mascheroni, un’occasione conviviale a cui seguirà alle 19.30 l’incontro «Il cibo sintetico. Come salvare le nostre tradizioni», un approfondimento a cura di Coldiretti per riflettere sul tema tra sostenibilità ambientale, sicurezza alimentare, benessere animale e disponibilità di cibo a prezzi accessibili da una parte e dall’altra la realtà millenaria del territorio da preservare.

Protagonisti della serata poi i formaggi, quando alle 20 sarà proiettato «Living matter. Bergamo and the Cheese Valleys», il documentario in prima assoluta realizzato per conto di Bergamo Città Creativa Unesco per la gastronomia, dedicato all’eccellenza casearia artigianale, che incontra gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Seguirà una degustazione di formaggi locali di montagna e la proiezione del film «Sì chef! La brigade», una brillante commedia francese ambientata in una mensa sociale di un paesino sperduto.

A partire da questa anteprima, Piazza Mascheroni fino al 27 agosto si trasforma in un cinema a cielo aperto, con proiezioni ogni pomeriggio e sera: tra documentari, cartoon e film, saranno ben 31 le pellicole in gara selezionate tra gli oltre 500 provenienti da quattro continenti.

«Il cibo rappresenta un potente strumento culturale e politico – spiegano Enrico Radicchi e Silvio Magni di Slow Food, partner del festivalOggi tutto questo è ancora più vero perché il sistema alimentare pone questioni cruciali che dobbiamo affrontare: quella ambientale, del clima, il tema dei diritti umani, l’accessibilità delle risorse e molto altro. Tutelare un prodotto può fare la differenza tra tenere aperta o chiudere una bottega o un’osteria, continuare ad abitare o abbandonare un villaggio».

Questioni che «Food Film Fest» porta sul grande schermo attraverso la sua mostra concorso: dall’Africa arriverà un film sulla costruzione di una casa nel bosco, dall’America la tradizione di una ricetta preparata ad occhi chiusi, dall’Europa si lancerà un messaggio sulla sostenibilità ambientale tra realtà e distopia, mentre l’Italia prenderà per mano lo spettatore tra il lavoro delle malghe e i profumi della Sicilia; dall’Asia, infine, arriverà il racconto di una madre che cerca di guadagnarsi un pasto per il figlio. Il festival, infatti, è anche un’occasione di riflessione sul diritto al cibo: «Ancora oggi, nel 2023 l’accesso al cibo e ai beni essenziali è un diritto negato a circa 800 milioni di persone nel mondo – spiega Gabriele Borella, Presidente Coldiretti BergamoÈ un compito nobile ma arduo mantenere l’attenzione alta e ricordarlo senza fare terrorismo ma con gli occhi degli animi sensibili e attenti al benessere di tutti».

In quest’ottica da non perdere il documentario «Don’t star(v)e», uno sguardo intimo e delicato su un luogo poco conosciuto anche dai bergamaschi stessi, la mensa dei frati Cappuccini, raccontata in questo corto tra interviste, testimonianze e attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale.

Le iniziative

Accanto alle proiezioni, il festival porterà in Città Alta anche grandi ospiti come lo psichiatra e psicoterapeuta Leonardo Mendolicchio, che si concentrerà sul rapporto tra cibo e bilancia, in cerca di un equilibrio tra stare bene e piacersi (24 agosto alle 20.30). Seguirà il giornalista ed autore televisivo Domenico Iannacone che racconterà al pubblico il suo incontro con chi il cibo se lo deve conquistare ogni giorno (26 agosto alle 20.45). Tra gli ospiti anche l’atleta paraolimpica Martina Caironi e la pallavolista Ilaria Galbusera, capitana della nazionale sorde, che parleranno del rapporto tra cibo e sport, il 24 agosto alle 21.30.

Appuntamento imperdibile per gli amanti del maestro dell’animazione giapponese Hayao Miyazaki quello con «La cucina incantata» di Silvia Casini, scrittrice del libro di ricette tratte dal mondo Ghibli, che incontrerà il pubblico il 25 agosto alle 20.30. All’insegna delle curiosità sul cibo sarà l’incontro con il sociologo Massimiano Bucchi, che condurrà il pubblico alla scoperta della cucina come scienza e viceversa, passando da Socrate alla fusione fredda, per arrivare l’invenzione della cioccolata al latte e della birra di «Franklin».

Sabato 26, invece, in piazza Mascheroni è festa per il palato: appuntamento con gli stand di Coldiretti e Camera di Commercio, dove gustare paste ripiene, birre, vino, dolci, formaggi e molto altro. Spazio anche all’intrattenimento alle 21.30 con lo spettacolo «Veni, Vini, Cibi», che unisce intermezzi comici, musica e poesia, mentre per chi ama avere le mani in pasta diversi saranno i laboratori a cui partecipare, compreso quello del 27 mattina – giornata conclusiva di «Food Film Fest» – «La polenta del Giopì», dove la polvere d’oro della polenta diventerà materia prima per le creazioni dei bambini dai 6 ai 12 anni.

Così dalla magia dell’infanzia a quella del grande schermo, il cibo in questi giorni di festival porterà il pubblico in giro per il mondo, per poi arrivare a una tavola che sa di casa: «Basta un “sospiro di cucina” per farci tornare in mente le nostre mamme e le nostre nonne intente a cucinare i piatti che ci accompagnano per una vitaLuca Cavadini Direttore Artistico dell’Associazione Culturale Art Maiora che promuove il festival in collaborazione con la Camera di Commercio di Bergamo – E anche se ad ogni lustro, si cambia gusto, il feeling rimane intatto con tutto il suo carico di ricordi».

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