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Per capire cosa sta succedendo basta andare “A scuola di attualità”

Articolo. L’iniziativa di iSchool dal 15 gennaio è gratuita e aperta a tutti. In programma Telmo Pievani, Barbara Gallavotti, Davide Oldani e Luca Perri

Lettura 2 min.
Telmo Pievani

A cosa serve la scuola? È una domanda legittima nel Paese in cui il dibattito sulla scuola negli ultimi tempi si è concentrato su banchi con le rotelle, spazi fra un alunno e l’altro e didattica a distanza che inasprisce le disuguaglianze (non tutti infatti dispongono di un hardware appropriato e di una connessione in grado di supportare le lezioni da casa). Senza contare la capacità di contagio sui mezzi pubblici (forse l’unico problema reale, ma facilmente risolvibile) e in classe (un falso problema, almeno a sentire l’Istituto Superiore di Sanità). Allora risulta subito chiaro come quello della scuola sia uno dei temi sui cui servirebbe maggior lucidità: magari partendo dall’assunto che la scuola non dovrebbe essere solo un’arena meritocratica, ma un luogo dove scoprire sé stessi in rapporto agli altri e al mondo.

A cosa serve la scuola quindi? È possibile rispondere a questa domanda in modo diverso rispetto a come abbiamo fatto sopra. Se infatti “scuola” è una parola chiave per il futuro dell’Italia, anche “attualità” ha una sua importanza. Perlomeno nel nostro contemporaneo dove sono tanti i temi in ballo (giusto per citarne alcuni il digitale, l’ambiente, la crisi delle democrazie liberali e non da ultima la viralità), a loro volta accelerati dalla pandemia.

Per questo l’iniziativa di iSchool Bergamo brilla per puntualità nel contesto contemporaneo. “A scuole di attualità” infatti è un format che ospita nel suo auditorium digitale, in streaming e gratuitamente, una serie di incontri con esperti dalle evidenti capacità di divulgazione, il tutto a partire dal 15 gennaio sino a marzo, rivolgendo la propria iniziativa a tutti: studenti, docenti, genitori e l’intera comunità. Temi di forte impatto sociale e culturale che verranno affrontati da chi quotidianamente se ne occupa.

Il primo appuntamento in streaming su Teams (per ora, ma si spera nella possibilità di svolgere gli incontri live) sarà venerdì 15 gennaio, appunto, con il filosofo ed evoluzionista Telmo Pievani, professore di Filosofia delle scienze biologiche presso il dipartimento di Biologia dell’Università di Padova e autore di libri come “Imperfezione” (2019), “Homo Sapiens e altre catastrofi” (2018) e “La vita inaspettata” (2011). Chi ha l’abitudine di guardare DiMartedì su La7 conoscerà già Barbara Gallavotti, biologa, scrittrice, giornalista scientifica e autrice di Superquark e Ulisse, che la stessa sera si occuperà di questioni biologiche fondamentali nel nostro tempo, a partire dalla pandemia di covid-19.

Ma non di sola scienza vive l’uomo, anche di pane per dirla secondo la citazione dai Vangeli di Luca e Matteo. Sarà lo chef Davide Oldani, ideatore della cucina pop, ovvero alta qualità e accessibilità, l’ospite di un altro incontro in programma. Oldani, oggi considerato uno dei maggiori chef italiani, si è formato con i grandi maestri come Gualtiero Marchesi, Albert Roux, Alain Ducasse e Pierre Hermé per poi dare il via nel 2003 il suo ristorante, il D’O, a Cornaredo, in provincia di Milano, suo paese d’origine.

Dai fornelli alle stelle a marzo con Luca Perri, astrofisico e divulgatore scientifico molto apprezzato, anche alla Wired Next Fest e a BergamoScienza, oltre che in programmi di alto valore scientifico come Nautilus, Galileo, Newton, Memex, Superquark+. Perri è anche autore di libri come “La pazza scienza”, “Errori Galattici”, “Partenze a Razzo”, “Astrobufale” e co-autore di “Pinguini all’equatore: Perché non tutto ciò che senti sul clima è vero. Lo scorso marzo, durante il lockdown, Perri, insieme al fisico Alessandro Farini e al matematico Luca Balletti del CNR, ha avviato il progetto di citizen science “Scienza sul Balcone” che ha coinvolto migliaia di famiglie italiane ed ha varcato i confini dello Stile sino a finire su Nature.

Dopo il successo di ‘Out of the box’ ciclo di webinar organizzati in piena pandemia, abbiamo deciso di scommettere su ‘A scuola di attualità’, abbattendo ancora una volta le pareti fisiche delle nostre aule per sperimentare nuove modalità di formazione e relazione”, spiega Valentina Fibbi, titolare insieme a Francesco Malcangi di iSchool.

L’obiettivo è “coinvolgere e informare, superando le distanze. E al termine, stileremo il nostro ‘Manifesto della scuola della contemporaneità”, per far crescere le nuove generazioni con una didattica diversa rispetto al passato: “sempre più stimolante, creativa e formativa”.

Per accedere al programma, consultare il sito high.ischool.bg.it sezione esperienze/auditorium digitale (link: https://high.ischool.bg.it/auditorium-digitale/)

Sito iSchool Bergamo

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