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Dal 23 marzo al 5 aprile la Val Seriana diventa «La Vallata dei Libri Bambini»

Articolo. Il sogno di una piccola libreria di Fiorano al Serio ha dato vita a un festival di letteratura per l’infanzia e l’adolescenza su scala nazionale. Un festival che festeggia oggi la sua decima edizione, tra laboratori, incontri, mostre e spettacoli

Lettura 3 min.
Un dettaglio di un’illustrazione di Fuad Aziz

Chi se lo immaginava, dieci anni fa, un risultato del genere? Di certo non Roberto Squinzi, il proprietario di Alessia Liberia. Sì, perché è proprio dalla sua piccola libreria di Fiorano al Serio che è nata «La Vallata dei Libri Bambini» nel 2013. Pensare che dopo dieci anni un festival di letteratura per ragazzi della Val Seriana avrebbe avuto una dimensione nazionale all’epoca sembrava un sogno. Il festival letterario dedicato ai lettori più giovani ha sfidato il tempo e le pandemie e quest’anno festeggia con una nuova edizione dal dolcissimo tema «Amici miei».

Come da anni canta Roberto Vecchioni, «stasera tornano tutti gli amici miei». Per celebrare una ricorrenza importante come i dieci anni di festival, l’immagine che si vuole evocare è quella di potersi sedersi intorno a un tavolo con le persone più care e vicine, proprio come nei migliori momenti di festa. «Nel nostro caso queste persone sono gli autori che ci hanno dato qualcosa di importante, permettendoci di crescere, migliorare e consolidare amicizie e relazioni durante gli anni del festival. Era bello pensare di festeggiare con loro» mi racconta Squinzi.

Da giovedì 23 marzo a mercoledì 5 aprile la Val Seriana si colorerà degli eventi de «La Vallata dei Libri Bambini» con l’intento di appassionare alla lettura, ai racconti e alla creatività bambini e adolescenti.
La manifestazione verrà inaugurata ufficialmente venerdì 24 marzo presso l’ex Convento di Vertova, e poi sarà tempo di muoversi su e giù per la val Seriana, da Nembro fino a Songavazzo, passando per Albino, Fiorano al Serio e Cene. Gli appuntamenti saranno tanti: laboratori, letture, incontri, mostre e spettacoli, che si terranno principalmente nelle sedi delle biblioteche e dei centri culturali della valle.

«La Vallata dei Libri Bambini» ha due anime: la prima è quella dedicata alle scuole e quest’anno si traduce in ben 201 incontri, che porteranno tanti autori del panorama nazionale dentro le scuole della provincia. La seconda è quella aperta a tutti nei due fine settimana di festival, con numerosi appuntamenti studiati per giovani e giovanissimi lettori, ma non solo: ci saranno anche diversi momenti di formazione per genitori, insegnanti, educatori e librai.

Tra questi, un percorso sugli albi illustrati con l’artista Fuad Aziz, un workshop con la scrittrice e Premio Andersen nel 2021 Cristina Bellemo e una Lectio Magistralis di Bruno Tognolini, che oltre ad essere poeta e scrittore di riferimento nella letteratura per ragazzi è anche il padre del nome molto evocativo del festival.

Le mostre

Il programma è denso di appuntamenti interessanti, ma cosa merita particolare attenzione tra i vari eventi? L’invito di Roberto Squinzi è quello di visitare le due mostre. La prima è « Volti e Storie » di Fuad Aziz, illustratore iracheno con una storia particolare da raccontare. Roberto mi racconta infatti che l’artista era studente di Belle Arti a Baghdad, al tempo del regime dittatoriale di Saddam Hussein. Fuad Aziz riuscì quindi da giovanissimo a trasferirsi in Italia, che ormai è casa sua già da qualche tempo. «È un artista molto capace e abbiamo la possibilità di vedere venti sue opere nella sala mostre della biblioteca di Nembro» mi spiega Roberto. La mostra sarà visitabile negli orari e giorni di apertura della biblioteca.

Fuad Aziz è anche l’autore della locandina di questa decima edizione di «La Vallata dei Libri Bambini», che ha illustrato rievocando il tema «Amici miei», dando un tocco di sereno blu e senza tralasciare gli animali. «Siamo tutti parte di un creato e quindi “amici miei” dovremmo esserlo tutti, non possiamo dimenticarci di rispettare anche gli animali e l’ambiente» sottolinea Roberto.

La seconda mostra di questa edizione del festival è « Amici di Carta » di Marianna Dall’Angelo, allestita presso il Centro Culturale ed ex convento di Vertova. Roberto mi racconta che Marianna Dall’Angelo «prende ritagli di carta e li trasforma tramite la tecnica del collage in personaggi quasi viventi, molto comunicativi. Che siano oggetti o animali, la loro creatrice vede nel ritaglio di carta una possibilità e dona vita a qualcosa di unico, la sua immaginazione riesce a rendere poetici dei ritagli di giornale». La mostra sarà aperta nelle due domeniche del festival e il primo venerdì in occasione dell’inaugurazione de «La Vallata dei Libri Bambini».

Dietro le quinte del festival

Ascoltare Roberto Squinzi è una meraviglia: anche se ne sento solo la voce attraverso un telefono, riesce a trasmettere una grande passione mentre mi racconta degli anni che ha dedicato agli studi necessari per poter fare promozione di libri per ragazzi e alla meticolosa pianificazione di «La Vallata dei Libri Bambini», ancora prima che il progetto vedesse la luce. Tutto questo lavoro dietro le quinte si traduce in una proposta molto qualificata e in decisioni ben precise e determinate: rispetto ad ospiti che avrebbero potuto fare da cassa di risonanza a livello promozionale, l’organizzazione del festival ha sempre preferito puntare alla massima qualità.

Con Roberto si parla anche di quanto sia difficoltosa la comunicazione di questo tipo di eventi culturali: «Il festival “La Vallata dei Libri Bambini” è ormai un riferimento negli ambienti che si occupano di letteratura per ragazzi. Gli addetti ai lavori lo conoscono bene, si fa paradossalmente più fatica a promuoverlo nei paesi dove ha effettivamente luogo». Sono certa però che anche questo scoglio verrà pian piano eroso, perché Roberto ha le idee ben chiare. Sul sito del festival scrive infatti: «Già me li immagino questi bambini, queste bambine, uomini e donne di domani, seduti ad un tavolo o sulla panchina di un parco a parlare e ricordare di quell’incontro con quell’autore o quell’altro ancora, mentre leggono libri ai propri figli». Credo che in queste parole ci siano tutta la forza e la delicatezza necessarie per far crescere il festival sempre di più.

E pensare che tutto è partito dalla piccola libreria di un piccolo paese di provincia. Da una valle che riesce a trasformarsi in un luogo magico, in una vallata dei libri bambini.

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