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Pasta, riso, olio e i versi di Pascoli. La ricetta di resistenza poetica di Teatro Caverna

Articolo. A Grumello del Piano un’iniziativa di solidarietà per i residenti e per i teatranti in difficoltà. Ogni venerdì pomeriggio in distribuzione alimenti e una poesia che viene recitata dal vivo alla persona che viene a ritirare i beni di prima necessità

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I riflettori sul palco sono spenti, ma la cultura non si ferma e va oltre la stretta del DPCM. Niente spettacoli in sala e costumi di scena, ma giacche pesanti, guanti, mascherine e gel igienizzanti per gli attori di Teatro Caverna, che si spostano solo pochi metri dalla loro sede di Grumello del Piano per un’iniziativa di solidarietà.

Dalla scorsa settimana per i residenti che ne hanno bisogno, la compagnia distribuisce pacchi alimentari molto speciali ogni venerdì dalle 14 alle 16 nell’area verde di via Tagliamento 7, almeno fino a Natale. Dentro si trovano pasta, riso, passata di pomodoro, scatolame, olio, latte, ma soprattutto una poesia, che viene recitata a chi viene a ritirare il pacco. A volte è la compagnia a sceglierla, altre sono i donatori degli alimentari, che chiedono di accompagnare il cibo con i loro versi preferiti, da Pablo Neruda a Emily Dickinson e Vladimir Majakovskij, passando per Elsa Morante, Giovanni Pascoli e Sandro Penna. Tra i donatori anche poeti come Cristiano Poletti, poeta bergamasco noto a livello nazionale, che ha regalato dei suoi inediti, e come Azzurra D’Agostino, con cui i bambini della scuola del quartiere hanno creato una poesia inclusa poi nel suo libro “Da grande voglio fare il poeta”. Tutto è organizzato nel rispetto delle distanze, secondo le autorizzazioni e in piena sicurezza.

Sul tavolo che ospita i pacchi è steso un telo con la scritta “Ciascuno cresce solo se sognato”, un frammento che appartiene a Danilo Dolci, educatore, poeta e attivista non violento siciliano. Fu lui a proporre uno sciopero al rovescio: diversamente dai lavoratori che per manifestare il dissenso scioperavano, i disoccupati per farlo avrebbero potuto lavorare, impegnandosi nella sistemazione di una strada.

È la figura di Dolci ad essere un modello e con lui questa sua idea, che in questo periodo è stata una vera ispirazione – spiega Damiano Grasselli di Teatro Caverna – Come teatro eravamo già fermi davanti alle nuove restrizioni e alle chiusure, così abbiamo pensato di reagire, attivarci e stare con il quartiere. L’idea del pacco con la poesia e la lettura davanti a chi viene a ritirarlo è nata così, perché l’alimentazione è fondamentale, ma lo sono altrettanto il dialogo e la relazione tra le persone, soprattutto in una zona che spesso si sente distante dalla città e che così viene spesso vista. Alla fine però, Grumello del Piano, come ogni altro quartiere, ha solo bisogno di essere vissuto e abitato dalla gente”.

Con questa idea nel 2018 Teatro Caverna arriva “nell’ultimo edificio della città verso sud – come lo definisce Damiano Grasselli – dove il Comune di Bergamo mette a disposizione uno spazio in cui si intrecceranno teatro, laboratori e socialità. La compagnia nasce nel 2002 come associazione, nel 2008 cominciamo a farci conoscere collaborando con la direzione artistica di ’Notte sotto le stelle’ a Spinone e poi tra il 2012 e il 2016 siamo stati al Polaresco, dove dal 2012 al 2016 abbiamo cominciato a lavorare sul territorio. Ancora oggi alcune realtà di Longuelo e Loreto stanno continuando a collaborare con noi”.

A Grumello, con Teatro Caverna sono arrivati anche “una decina di Premi Ubu”, dei veri e propri Oscar del Teatro, delle compagnie che non erano mai state a Bergamo, attivissime in Italia ed Europa, ma anche tanti progetti che abbiamo lanciato per il territorio come il biglietto sospeso: “siamo stati i primi a farlo Bergamo e tra i primissimi in Italia, oltre a proporre il biglietto scontato al 50% per i residenti del quartiere e riduzioni per i bambini della scuola Don Lorenzo Milani, insieme a iniziative come le Domeniche da Fiaba. In quest’occasione invece abbiamo voluto proprio dare un segnale, comunicando quanto fosse importante parlare e vedersi”.

Così attorno al tavolo di Teatro Caverna si è avvicinata “un’umanità fatta di tante sfumature diverse: da chi ha bisogno di parlare un po’, a chi non riesce più a stare tra le quattro pareti, a chi è in difficoltà nell’arrivare a fine mese, a chi non aveva bisogno di un pacco, ma di ascoltare qualcuno leggere qualcosa. Avevamo appena concluso un crowdfunding per la stagione in arrivo, ma dato che è stata rinviata abbiamo deciso di investirlo per sostenere il quartiere”.

Così si è avviato un dialogo tra la compagnia e le associazioni locali, che potevano conoscere chi aveva bisogno di aiuto e anche tramite Facebook si sono moltiplicate le donazioni di chi ha voluto sostenere l’iniziativa. Ora è possibile sostenere il progetto con donazioni in denaro: con le risorse raccolte verranno acquistati dei pacchi. Per avere l’IBAN dell’iniziativa o donare generi alimentari potete scrivere alla mail [email protected]. Vengono raccolti il giovedì tra le 11 e le 14 nella sede di via Tagliamento 7 a Bergamo. È possibile dare solo prodotti confezionati e a scadenza media e lunga, consegnandoli nella confezione originale con i riferimenti di produzione (pasta, riso, legumi in scatola, sale, olio, biscotti e pesce in scatola).

Teatro Caverna chiede di non consegnare prodotti freschi, con scadenza inferiore ai 2 mesi, prodotti ortofrutticoli, prodotti del banco frigo, surgelati, alcolici, prodotti fatti in casa. Al momento la distribuzione riguarda solo Grumello del Piano, ma particolari situazioni di disagio oltre il quartiere o di eventuali colleghi teatranti in difficoltà saranno prese in considerazione. Tutti i prodotti consegnati vengono sanificati a norma di legge prima di essere consegnati ai beneficiari e ogni operazione sarà eseguita secondo le disposizioni di sicurezza.

Sito Teatro Caverna

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