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«Orizzonti infiniti»: a Gandino una rassegna alla scoperta dello spazio e delle sue opportunità

Articolo. Al via venerdì 21 aprile un ricco programma di conferenze, incontri, installazioni e musica, che mette al centro lo spazio e la sua esplorazione. Per scoprire che l’universo è più vicino di quanto sembri e può offrire interessanti opportunità lavorative al nostro territorio

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«L’astronauta», Ivano Parolini

Daniel Bonazzi, responsabile scientifico della rassegna «Orizzonti infiniti: un universo di opportunità», ci racconta che proprio oggi, 12 aprile, è la Giornata internazionale dei viaggi dell’uomo nello spazio. «Una data che ha segnato l’uomo con la sua innata e genuina curiosità di esplorare l’ignoto, qualità che nella nostra evoluzione ci ha sempre contraddistinto».

La data non è scelta a caso. Proprio oggi, infatti, «ricorre l’anniversario della prima volta in cui, nel 1961, un uomo, Juri Gagarin, si lanciò a 320 km di distanza dalla superficie terrestre dando il via all’esplorazione spaziale dell’uomo. Da allora ci siamo spinti sempre oltre, oggi si pensa di raggiungere Marte e di ritornare nel breve sulla Luna. A differenza di allora, dove la corsa allo spazio metteva potenze mondiali a confronto e in competizione, la speranza è che lo spazio unisca, mettendo in risalto le caratteristiche che ci accomunano e il vero bene collettivo. Purtroppo quest’idea non è ancora condivisa all’unanimità; basta guardare le tristi situazioni di guerra che coinvolgono vaste aree mondiali e i contrasti politico-economici all’ordine del giorno. Credo fortemente che iniziative come “Orizzonti Infiniti” siano un mezzo di contrasto alle problematiche che ancora non trovano soluzione, la cultura come cura per il raggiungimento del bene comune e di un futuro migliore».

Il giorno perfetto quindi per presentarvi il ricco programma di questa prima edizione di «Orizzonti Infiniti: un universo di opportunità», rassegna di appuntamenti il cui filo conduttore è proporre lo spazio nelle sue innumerevoli sfaccettature, valorizzando sia l’aspetto tecnico sia quello artistico e creativo. Sono tutti a ingresso libero senza prenotazione. Vediamoli insieme.

La scienza di «Guerre stellari»

Si parte venerdì 21 aprile con Luca Perri, astrofisico e divulgatore scientifico, che alle 21 al Cinema Teatro Loverini di Gandino ci mostrerà la scienza di guerre stellari, facendo notare come scienza e fantascienza si influenzino a vicenda.

Era il 1977 quando il mondo scoprì una nuova galassia ricca di pianeti e tecnologie di ogni tipo. L’impatto di pubblico della saga di «Star Wars» ha fatto sì che la scienza attingesse alla fantascienza per ispirare le sue ricerche tecnologiche e le esplorazioni spaziali. Perri ci porterà in questa commistione per scoprire che il rapporto tra scienza e fantascienza è più stretto di quanto si immagini.

L’astronauta Franco Malerba ci porta in orbita

Giovedì 27 aprile, sempre alle 21 al Loverini, è la volta di ascoltare dal vivo le storie di esplorazione spaziale dalla viva voce del primo astronauta italiano Franco Malerba, che nel 1992 ha portato un po’ di Italia nello spazio.

Il lancio, le insidie e le opportunità dell’assenza di peso in viaggio attorno al nostro pianeta, tra ricordi e futuro, con lo sguardo alle innovazioni tecnologiche che queste missioni hanno portato nella vita di tutti i giorni.

Spazio alle aziende

Venerdì 5 maggio alle 21 alla Biblioteca di Gandino, Antonio Del Mastro, presidente di Mars Planet Italia, sezione Italiana della Mars Society, dialogherà con Franco Ongaro, gandinese di origine, numero 2 dell’Ente Spaziale Europeo e attualmente Chief Technology and Innovation Officer di Leonardo. L’incontro tratterà gli aspetti più tecnici e le opportunità che questo settore offre.

«Portare un festival dello spazio a Gandino» ci spiega ancora Bonazzi «cioè nel contesto produttivo della media Val Seriana, significa proporre a un pubblico profondamente intriso di cultura industriale e di competenze tecniche, un nuovo settore ricco di opportunità. L’evento del 5 maggio “Spazio alle aziende” sarà proprio dedicato a questi argomenti e la Space Valley si inserisce per valorizzare il know-how tecnologico di cui la nostra valle e il più ampio territorio bergamasco dispongono». «Seriana Space Valley» è il progetto per valorizzare le competenze industriali locali in ambito aerospaziale, creando opportunità lavorative per combattere crisi e spopolamento. Maggiori dettagli a questo link.

«The WOW side of the moon»

Giovedì 11 maggio alle 21 al Loverini si conclude il palinsesto con una proposta innovativa di commistione fra musica e divulgazione: un astrofisico e il corpo musicale della banda di Casnigo insieme sul palco. Il poliedrico Simone Iovenitti di PhysicalPub, astrofisico ricercatore dell’INAF e musicista, propone un collegamento tra spazio e musica con «The WOW side of the moon», allusione al famoso album dei Pink Floyd che proprio quest’anno compie 50 anni. Il lato della luna non è più oscuro ma ricco di scoperte, fenomeni da studiare e illusioni ottiche. Tutte da ascoltare.

Installazioni artistiche e interventi nelle scuole

Per interessare maggiormente il territorio, sono state innanzitutto coinvolte le scuole, con due interventi di Franco Malerba e Simone Iovenitti il 28 aprile e l’11 maggio alla scuola media di Gandino. La vita di un astronauta e le grandi domande sulla nascita e il futuro del sistema solare appassioneranno i ragazzi per renderli partecipi alle sfide del futuro.

L’artista Ivano Parolini ha creato invece un’installazione artistica, ispirata all’ecosostenibilità, dal titolo: «L’astronauta». Presentata lo scorso anno, è già installata presso il Cinema Teatro Loverini e lì resterà (visibile dall’esterno) per tutta la durata della rassegna. Passando dalla strada, salendo verso il paese di sera, è particolarmente suggestivo vedere un astronauta sbucare dalla vetrata illuminata. È stato messo proprio lì, all’ingresso del paese, per comunicare che a Gandino, in questi giorni, succederà qualcosa di nuovo, qualcosa di emozionante e collegato ai sogni che fin dalla tenera età ci fanno pensare alle stelle come qualcosa da raggiungere.

Infine, in un’ex miniera di lignite verrà allestita una simulazione della vita su Marte. Per maggiori dettagli sui vari eventi visitate la pagina dedicata sul sito del comune di Gandino a questo link.

Lo spazio come opportunità: un’idea nuova

Il progetto della rassegna è stato fortemente voluto dal Comune di Gandino e dall’associazione Seriana Space Valley, con la collaborazione di Mars Planet Technologies, il distretto italiano della Mars Society, Consorzio BIM e Pro Loco Gandino. L’idea, come ci racconta Giambattista Gherardi (coordinatore del Distretto de Le Cinque terre della Val Gandino) a nome della Pro Loco «parte da una serie coincidente di progetti, con in evidenza l’idea che le alte specializzazioni della nostra Valle possano trovare nell’aerospaziale un settore di sviluppo. In Valle Seriana abbiamo creato Luna Rossa senza avere il mare, possiamo sicuramente creare opportunità anche senza andare sulla Luna o su Marte. Lo spazio unisce ed apre orizzonti».

Gli fa eco il Sindaco Filippo Servalli. «L’amministrazione comunale di Gandino ha messo al centro le iniziative di rilancio della qualità di vita della propria comunità: l’abitare, con l’iniziativa “Gandino Nobile da vivere”, e “Orizzonti infiniti”, con l’obiettivo di rilanciare il lavoro su settori innovativi come lo spazio. Da qui, insieme con altri stakeholder, il progetto “Val Seriana Space Valley”. Crediamo che una comunità viva passi da una qualità dell’abitare combinata con una qualità del lavoro». Ma perché puntare proprio sullo spazio? Ci risponde Bonazzi: «È bene fare un piccolo passo indietro e ribadire quanto sia importante parlare di cultura e in questo caso di cultura scientifica, soprattutto quando la fiducia verso le pseudoscienze dilaga e le fake news la fanno purtroppo da padrone. Si sa che la scienza e lo sviluppo tecnologico giocano un ruolo chiave per migliorare la qualità delle nostre vite e risulta quindi fondamentale ribadire quanto siano correlati alla nostra quotidianità».

«Parlare di spazio – prosegue – significa inserirsi in un contesto che per molti non addetti ai lavori risulta essere ancora pura utopia. Eppure, grazie agli sguardi degli scienziati rivolti alle stelle, abbiamo servizi di uso quotidiano come le reti satellitari, le previsioni del meteo oppure un’ampia gamma di materiali innovativi. Posto questo importante caposaldo culturale, “Orizzonti infiniti: un universo di opportunità”, si propone proprio per ribadire l’importanza di questo settore in continua evoluzione. Chi meglio di astrofisici, personalità di rilievo della space economy o addirittura chi lo spazio lo ha esplorato, può raccontarci le curiosità che nasconde la volta celeste? Senza dilungarmi molto, è bene ribadire che rivolgere lo sguardo al cielo significa anche e soprattutto voler bene al nostro pianeta, rivolgendo un occhio critico a problematiche come il cambiamento climatico, oppure analizzare fenomeni fisici in condizioni di microgravità, impossibili da riprodurre sulla terra». Impariamo quindi a guardare il cielo con occhi nuovi, cogliendo le grandi opportunità che la sua conoscenza ci offre.

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