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Alle pendici della Presolana nasce il Festival della Montagna

Articolo. Dal 13 al 17 luglio, Clusone ospiterà dibattiti, film, mostre, incontri imperdibili con gli alpinisti Mario Curnis e Maurizio Agazzi. Perché per vivere al meglio il mondo in alta quota, occorre innanzitutto conoscerlo

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Massiccio della Presolana, vista dal Monte Pora

Non sono nata in montagna, ma in montagna credo di aver mosso i primi passi. Mi accompagnava mio nonno, che in salita camminava a zig zag per fare meno fatica. Da mio nonno, ho imparato che la montagna è bella, ma richiede rispetto, attenzione, consapevolezza. Richiede di essere studiata a fondo, per poter essere capita. E amata.

Andare per sentieri significa imbattersi in viste panoramiche che lasciano senza fiato. Fermarsi a fotografare un fiore mentre si beve un sorso d’acqua, toccare la croce in vetta, incontrare chi ha reso abitabili gli ambienti più inospitali. Significa anche conoscere i rischi a cui si può andare incontro (gli incidenti sono all’ordine del giorno). Luogo di relax oppure occasione per mettersi alla prova, comunque la si viva la montagna conquista.

Forte di questa certezza, la città di Clusone (che vede l’alta quota inscritta proprio nell’etimologia del suo nome, dal momento che clausus, ovvero «luogo chiuso», indica uno spiazzo circondato da montagne), ospiterà un festival tutto dedicato a cime e ghiacciai. Dal 13 al 17 luglio, le pendici della Presolana si animeranno di dibattiti, film, mostre e performance.

Promosso dalla neonata Associazione Montagna da Vivere e organizzato dall’Agenzia Archimede, l’evento vede la collaborazione del CAI Sezione di Clusone e di numerose realtà del territorio. Eppen sarà media partner della manifestazione. A fare da madrina, invece, Lara Magoni, Assessore marketing territoriale e moda della Regione Lombardia, nonché campionessa di sci alpino e dirigente sportiva Italiana.

Il programma

Si comincia mercoledì 13 luglio, con una performance artistica da parte di tre donne talmente innamorate della montagna da aver studiato un repertorio a tema. I nomi sono Franca Trussardi (soprano), Cinzia Picinali (mezzo soprano) e Natalìa Ratti (pianoforte). Al termine dell’esibizione, il direttore della rivista Orobie Paolo Confalonieri presenterà le tre mostre fotografiche in programma nel corso del festival, di cui vi anticiperemo qualcosa tra qualche paragrafo.

Sempre nella serata di mercoledì, inizieranno i dibattiti. Il Soccorso Alpino parlerà di sicurezza in montagna, un tema che, come abbiamo accennato all’inizio, è oggi più che mai all’ordine del giorno. A seguire, l’Associazione Enjoyski presenterà «La Montagna per tutti», un progetto che permette alle persone disabili di sciare, grazie all’uso di apparecchiature speciali.

Nella stessa serata, il pubblico avrà la possibilità di incontrare Mario Curnis. Il nome è noto agli escursionisti e agli appassionati di alpinismo. Nativo di Nembro, amante delle Alpi (dove ha aperto varie vie anche in invernale), Curnis ha partecipato a diverse spedizioni extraeuropee in Patagonia, al Lhotse, al Makalu, al Tien Shan e sulla cima dell’Everest (nel 1973 e con Simone Moro nel 2002). In occasione del festival, Curnis presenterà il suo ultimo libro «Diciotto Castagne, la montagna, il bosco, la felicità» (Rizzoli, 2022), una storia di storia di «riscatto, dignità, rischi, rivincite e resurrezioni» – come recita la quarta di copertina. Ma anche un’attualissima lezione di semplicità e di armonia con l’ambiente.

Il giovedì pomeriggio sarà dedicato a un dibattito sull’importanza dei negozi di paese e delle botteghe di montagna. Dalle 17, presso la Corte S. Anna, il Gal Valle Seriana e Laghi bergamaschi presenterà alle istituzioni territoriali, agli esercizi commerciali, ai produttori e a tutta la popolazione di Clusone le attività e i risultati del progetto «Una montagna di botteghe». Al centro, l’idea secondo cui le piccole attività commerciali dei piccoli paesi – salumerie, gastronomie, panifici – non sono mai state solo semplici punti di acquisto di beni, ma anche presidi sociali, luoghi di incontro e di socialità, dove si sono tramandate storie. All’incontro interverrà Giovanni Teneggi, esperto di politiche di sviluppo territoriale. Saranno inoltre presentati i lavori realizzati dalle scuole in collaborazione con la Cooperativa Sotto Sopra e premiati i vincitori del concorso fotografico «Una bottega vicina in 1 scatto».

E poi ancora, cinema all’aperto (copritevi, che in Presolana “fa freschino”). Il 14 luglio alle 21 verrà proiettato il film «Le Traversiadi. Cinque viaggi (più uno) con gli sci al limite delle Orobie». Un film di Maurizio Panseri e Alberto Valtellina (presenti alla serata) che narra di un’incredibile traversata delle Orobie con gli sci. La stessa sera Promoserio presenterà un progetto di ricerca e mappatura del patrimonio immateriale della città di Clusone, con la proiezione di un docufilm dedicato all’evoluzione della sezione del CAI «Rino Olmo» di Clusone.

Il venerdì sera, Orobiestyle, associazione nata sul territorio per promuovere le Orobie, presenterà i progetti «Malga Amica» e «VieBike», mentre al Gal è affidato il progetto «Orobikeando». A seguire, la Consulta dei Giovani comunicherà il vincitore del bando «Corto in Corte» con un cortometraggio dedicato a «Laghi, Cascate, Ruscelli: l’importanza dell’acqua in montagna». L’Università degli Studi di Bergamo – Centro Studi sul Territorio «Lelio Pagani» proporrà infine un documentario sulla valorizzazione del patrimonio paesaggistico delle terre alte tra Valle Seriana e Alto Sebino.

Siamo solo all’inizio. Anche il sabato sarà una giornata intensa, da far brillare gli occhi soprattutto ai più piccoli. In Piazza della Rocca, i bambini verranno invitati a sciare sulla pista da sci artificiale, in funzione già dal giovedì con la gestione a cura di Sci Club13 e Enjoyski, mentre nel Parco Nastro Azzurro, il CAI intratterrà i più avventurosi con una parete di arrampicata sportiva.

Alle 16, presso il Museo della Basilica, Paolo Confalonieri presenterà l’Alta via delle Grazie, un cammino di quasi 300 km che si snoda lungo il corso naturale del fiume Serio e tocca ben 18 santuari mariani (trovate l’intervista alla sua ideatrice in questo articolo). Nello stesso pomeriggio, verrà consegnata una targa alla memoria di Cesare Ferrari, fondatore della rivista Orobie.

Appuntamento in Corte S. Anna alle ore 21 con l’esibizione del Coro Idica di Clusone, nel suo sessantacinquesimo anno di fondazione, e con Maurizio Agazzi, alpinista italiano promotore soprattutto delle Alpi Orobie, che per la sua attività nel 2010 è stato insignito della medaglia d’oro da parte del Coni di Bergamo. A lui verrà consegnata una targa, da parte del main sponsor BCC Milano.

Incontri, appuntamenti, film all’aperto. Come non concludere un festival della montagna senza una bella gita in alta quota? Domenica 17, il CAI di Clusone organizza una gita al rifugio Rino Olmo. La giornata si aprirà con l’inaugurazione del rifugio dopo i lavori di ristrutturazione e la Messa in quota. E siccome la montagna mette fame, non perdetevi il pranzo a base di prodotti tipici e la tappa delle 16 alla Malga Presolana per una merenda offerta dall’azienda Agricola Fabrizio Morstabilini accompagnata dal duo di fisarmonica I Vilan.

Nella stessa giornata, l’associazione Tutti per Tutti si occuperà della pulizia del Colle Crosio. L’attività è aperta a tutti. Diversi, infine, i ristoranti clusonesi che nei giorni del festival proporranno una cucina di montagna – e tra polenta e funghi, formaggi e spezzatini c’è da sbizzarrirsi –, mentre i negozianti saranno tutti invitati a creare una vetrina a tema.

Le mostre

Chiudiamo con il programma delle mostre. Saranno ben tre, dislocate in varie zone della città. Sotto i portici di Piazza Orologio, per tutta la durata del festival dalle 10 alle 24, si terrà la mostra «Stambecco delle Orobie», a cura del CAI Sezione «Rino Olmo» di Clusone.

Nelle sale di Piazza Orologio, lo Sci Club 13 festeggerà i suoi 70 anni di attività con un’esposizione di articoli di giornale, foto e attrezzature d’epoca. Il titolo della mostra, visitabile dal 13 luglio al 9 ottobre, non potrebbe essere più indicato: «Una storia da raccontare».

Fiore all’occhiello della manifestazione sarà infine la mostra d’autore «Segni e Sogni D’Alpe». Il Museo della Basilica ospiterà le splendide opere fotografiche di Marco Mazzoleni, ampliando gli spazi anche nell’Oratorio dei Disciplini. L’esposizione, un progetto del Comune di Bergamo nell’ambito di Città Creativa Unesco, e a cura della rivista Orobie, rimarrà allestita fino al 31 agosto e sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.30.

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