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I Cammini del Cuore: sei percorsi per scoprire il Santuario della Cornabusa camminando lungo i sentieri della Valle Imagna

Articolo. Con 47.936 voti e il primo posto nella classifica lombarda, nel 2018 il Santuario immerso nel verde è diventato “Luogo del Cuore FAI” e oggi offre ai pellegrini un’esperienza sempre più outdoor

Lettura 6 min.
Sentiero panoramico della Grotta (Marin Forcella)

Il Santuario della Cornabusa di Sant’Omobono Terme è sicuramente uno dei luoghi simboli della Valle Imagna e di tutta la bergamasca. La sua collocazione è decisamente caratteristica, incastonato a mezza costa sul versante destro della valle, in una grotta naturale dove sgorga una sorgente d’acqua.

L’origine del luogo è da far risalire al periodo delle lotte tra Guelfi e Ghibellini, tra il 1350 e il 1440, durante il quale alcuni abitanti della zona, per sfuggire ai tumulti, si nascosero in una “corna busa”, che nel dialetto locale significa cavità naturale. Portarono con loro una statuetta lignea della Madonna Addolorata, che nel secolo successivo fu al centro di un miracolo: una pastorella sordomuta, rifugiatasi nella grotta con il suo gregge per sfuggire a un temporale, riacquistò voce e udito. Proprio qui, a partire dal 1500, fu edificato il Santuario dedicato al culto della Madonna della Grotta, che in seguito divenne Madonna della Cornabusa: nel piazzale della grotta si trova un tempietto chiuso da un’inferriata che custodisce la statua.

Ogni anni migliaia di pellegrini da tutto il nord Italia visitano il Santuario.
E voi, ci siete mai stati? Se non lo avete ancora visitato, è giunto il momento di farlo, ma non in auto!
Eh sì, perché grazie al risultato ottenuto con il bando “I Luoghi del Cuore”, il Comitato “Amici della Cornabusa” (che riunisce la Parrocchia di San Bernardino da Siena di Cepino, la Comunità Montana Valle Imagna, l’Infopoint Valle Imagna e la Pro Loco di Sant’Omobono), ha valorizzato e mappato la rete di percorsi e di sentieri che conducono al Santuario.
Ne sono nati i Cammini del Cuore, sei percorsi trekking lungo i sentieri tra Sant’Omobono Terme, Costa Valle Imagna e il Santuario. Sei tracciati per tutti i gusti, tra salite, discese, mulattiere e faggi millenari, vecchi ruderi e zone naturalistiche. Sei percorsi per tutte le gambe, da quelle più sedentarie a quelle più allenate.
E per convincervi a percorrerli (non ve ne pentirete, promesso), ve li raccontiamo! Qui di seguito trovate la descrizione dei percorsi, i tracciati in GPX e i virtual video.
Cliccando qui, invece, potete scaricare gratuitamente la app Orobie Active su cui troverete i percorsi (e tanto altro ancora!).

Buona lettura e soprattutto buon cammino lungo i Cammini del Cuore!


01 - Il sentiero delle cappellette

Partendo dal centro di Selino Basso, area parcheggio mercato, si attraversa la passerella sopra il torrente Imagna costeggiando il laghetto pesca, si segue sulla sinistra il “Percorso Vita”, sino ad arrivare sulla Piazza Cepino, davanti alla Parrocchiale. Da qui parte la classica ascesa al Santuario della Cornabusa, da qui parte la Fiaccolata degli alpini, il sabato sera in occasione della Festa della Cornabusa. Prendendo la strada principale, si oltrepassa il locale cimitero e subito dopo la santella che si trova sulla sinistra, si gira a destra. In alto si vede il Santuario arroccato, a mezza costa, nella boscosa e ruvida roccia.
Sempre dritto, si supera una fontanella sulla sinistra, ci si inoltra nella contrada Cà Contaglio, si supera un rigagnolo e ci si inoltra nel sentiero boschivo che ci porta a un tornante sulla carrozzabile che porta al parcheggio del Santuario. Subito sulla destra, una evidente carrareccia, sistemata ed allargata dagli alpini della Valle, ci porta sul sentiero delle cappellette, recentemente restaurate con tetti in piode locali e affrescate da pittori della zona e dedicate ai “7 dolori di Maria”.
Sul percorso, si collegano altri tratti sentieristici che giungono da Bedulita. Tratto in costante salita che in circa 20/30 minuti ci porta dritti all’ottava cappelletta, rappresentante il miracolo della pastorella sordomuta. Il panorama che si presenta spazia su tutta la Valle Imagna e sul gruppo del Resegone. Sopra la Casa del Pellegrino, destinata all’accoglienza, con il Museo, la terrazza panoramica, le stanze dove soggiornava il futuro Papa Giovanni XXIII quando veniva alla Cornabusa, il locale bar e ristorante e la cancelleria. Avanti 50 metri si apre la grotta/santuario definita “Il Santuario più bello del mondo”, perché non fatto dall’uomo ma dalla natura stessa ove viene venerata quella statuetta della Madonna Addolorata a cui siamo particolarmente affezionati.

Percorso facile
Tempo di percorrenza: 20/30 min
Distanza: 1,5 km

02 - Da Costa Valle Imagna alla Cornabusa, passando per Valpiana

Lasciando l’auto nel centro di Costa Valle Imagna, un bel percorso tutto in discesa ci porta al Santuario della Cornabusa. La prima parte del tracciato segue la strada asfaltata che da Costa Valle Imagna conduce a Roncola. Arrivati nella frazione di Valpiana, si imbocca, sulla sinistra, un sentiero in discesa. All’ombra di un bel bosco, si scende dolcemente lungo un sentiero facile da percorrere che ci accompagna tra faggi e ruderi di piccole costruzioni in pietra, segno evidente che fino a 60 anni fa le pendici nord del Monte Canto erano zona adibita a pascolo e a coltivazioni. L’abbandono, negli anni della Seconda Guerra mondiale, dei pascoli, ha causato il rimboschimento di tutta l’area. L’ultimo tratto a tornanti ci porta alla Grotta e poi al Santuario della Cornabusa, da cui si gode di una splendida vista su tutta la Valle Imagna.

Percorso difficile
Tempo di percorrenza: 1 ora e 15 min
Distanza: 3,3 km

03 - Da Costa Valle Imagna alla Cornabusa, passando Ca’ Mazzoleni

Lasciando l’auto nel centro di Costa Valle Imagna, un bel percorso tutto in discesa ci porta al Santuario della Cornabusa, passa per l’antico abitato di Ca’ Mazzoleni. Dalla chiesa di Costa Valle Imagna di inizia a scendere lungo la bellissima mulattiera che conduce a Selino basso (Sant’Omobono Terme). Si incontra subito Località Rale e poi ci si addentra nel bosco di faggi. Qui la mulattiera, ben tenuta e facile da percorrere, ci accompagna, con tornanti dolci, lungo le pendici nord del Monte Canto.
Lungo il percorso, dopo aver fatto la conoscenza del maestoso faggio millenario, si giunge a Ca’ Mazzoleni. Un tempo dimora nobiliare, Cà Mazzoleni è la dimostrazione di come fino all’Ottocento il Monte Canto fosse interamente coltivato e abitato. A questo punto, il nostro percorso segue per un breve tratto la strada asfaltata che scende verso Cepino, per poi svoltare a sinistra e imboccare il Sentiero della Grotta. L’ultimo tratto, pianeggiante e facile da percorrere, ci porta direttamente alla Grotta del Santuario della Cornabusa.

Percorso medio
Tempo di percorrenza: 1 ora e 45 min
Distanza: 4,1 km

04 - Da Pontegiurino alla Cornabusa

Lasciata l’auto a Ponte Giurino e attraversato a piedi il ponte sul Torrente Imagna, si imbocca subito, sulla destra, via Pontegiurino e si inizia a salire seguendo le indicazioni CAI Sentiero 572 per il Santuario della Cornabusa. Dapprima il percorso segue la strada asfaltata lungo le ultime vie del paese che si arrampicano sul versante nord del Monte Canto, ma poco dopo inizia il sentiero vero e proprio che conduce all’abitato storico di Ca’ Personeni. Attraversate le viuzze lastricate e ammirate le abitazioni interamente rivestite di pietra, si prosegue verso Cà Pietrobelli e Roncaglia. La seconda parte del percorso si svolge interamente all’ombra dei boschi del Monte Canto, seguendo una bellissima mulattiera costellata di cappellette.
Si tratta della via Mater Dolorosa, sequenza di sette cappelle dedicate ai dolori della Madonna. Dopo poco più di un’oretta dalla partenza da Ponte Giurino, e costantemente accompagnati da un panorama mozzafiato sulla Valle Imagna, si raggiunge così il Santuario della Madonna della Cornabusa.

Percorso medio
Tempo di percorrenza: 1 ora e 30 min
Distanza: 3,3 km

05 - Da Selino Basso al Santuario della Cornabusa

Il percorso ha inizio all’altezza di Viale alle Fonti, da qui si attraversa il ponticello sulla Pettola, affluente dell’Imagna e si imbocca la mulattiera che porta al cimitero di Mazzoleni passando per la contrada di Cà Mondora. Oltrepassato si giunge in piazza dove si lascia sulla destra la Parrocchiale dedicata a Sant’Omobono, patrono del paese. Imboccata sulla sinistra via Brigata Lupi di Toscana per circa 100 m e con indicazione, sulla sinistra ci si inoltra sulla mulattiera che porta prima al nucleo di Cà Quadre, superando una fontana recentemente restaurata, Rizzolo e giungendo a Cà Mazzoleni (624 m).
Da qui non si transita sul sentiero 573, ma si continua su strada asfaltata per circa 150/200 m giungendo al passo del Grumello. Si gira a destra per 50 m circa, non scendendo dal passo; un sentiero sulla sinistra con evidente indicazione ci porta al Santuario della Cornabusa, attraversando boschi e prati, su tratti panoramici, in parte protetti con funi metalliche, con vista sulla Valle Imagna. Si giunge così all’imbocco della grotta.

Percorso medio
Tempo di percorrenza: 1 ora e 45 min
Distanza: 3 km

06 - Cammino da Sotto il Monte

Il percorso di 27 km è la strada che Angelo Giuseppe Roncalli percorreva d’estate per raggiungere il Santuario della Cornabusa, a piedi nella salita alla grotta. Un appuntamento al quale fu fedele fino all’agosto del 1958, prima di entrare in Conclave. Da alcuni anni si è soliti ripercorrere questo cammino in una camminata notturna che dal centro di Sotto il Monte arriva fino alla Grotta percorrendo strade dei paesi e percorsi sentieristici. Si parte dal Giardino della pace, Viale Pacem in Terris proprio a nel centro del paese natale di Papa Giovanni XXIII e dopo aver percorso le vie del centro si raggiunge il comune di Mapello. Da qui si attraversano i paesi di Ambivere, Barzana e Almenno San Bartolomeo fino a raggiungere Via Nikolajewka ad Almenno San Salvatore.
Da qui inizia tratto sentieristico, si entra nel Comune di Strozza arrivando dalla strada pedonale-ciclabile si passa per via Isonzo, via Vittorio Emanuele, via Gavazzeni, via Roma, via Amagno, via Caroldi. Si raggiunge Capizzone, da qui Bedulita e seguendo il sentiero di giunge al Santuario della Madonna della Cornabusa.

Percorso difficile
Tempo di percorrenza: +6 ore
Distanza: 27 km

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