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Educazione e territorio: la Scuola dell’Infanzia «Piazzoni» apre le sue porte per un open day

Articolo. Il 22 novembre, dalle 9 alle 12, la scuola dedicherà una mattinata alle famiglie che desiderano conoscere da vicino la struttura

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La scuola dell’infanzia Piazzoni di Castel Cerreto

C’è un luogo, immerso nel verde della campagna trevigliese, dove da oltre centotrent’anni si coltiva con la stessa cura il futuro dei bambini e la memoria di un territorio. Stiamo parlando della scuola dell’infanzia «Emilio Costanzo Piazzoni» di Castel Cerreto, una realtà educativa che ha saputo attraversare i tempi restando fedele alla propria missione originaria: crescere persone curiose, autonome e consapevoli, in stretta armonia con la comunità locale.

Il prossimo 22 novembre, dalle 9 alle 12, la scuola aprirà le proprie porte per un open day dedicato alle famiglie che desiderano conoscere da vicino la struttura, i progetti educativi e l’ambiente accogliente che da generazioni accompagna i più piccoli nei loro primi passi. Sarà un’occasione per incontrare le insegnanti, scoprire gli spazi, osservare i materiali didattici e respirare da vicino la storia viva di un’istituzione che ha fatto della relazione tra educazione e territorio il proprio punto di forza.

Un’eredità che nasce da un gesto d’amore

La storia della scuola è intrecciata con quella della famiglia Piazzoni, il cui nome resta ancora oggi sinonimo di generosità e impegno sociale. Tutto ebbe inizio il 4 febbraio 1888, quando la Contessa Emilia Woyna Piazzoni, nel secondo anniversario della morte del figlio Emilio Costanzo, inaugurò l’asilo infantile di Castel Cerreto. Il suo gesto filantropico nacque dal dolore, ma si trasformò in un atto di speranza collettiva: offrire ai bambini del borgo e delle campagne circostanti un luogo dove crescere, imparare, sentirsi parte di una comunità. Pochi anni dopo, nel 1897, la Contessa lasciò scritto nel suo testamento che l’eredità familiare e la direzione dell’asilo fossero affidate all’Orfanotrofio maschile di Bergamo, oggi Fondazione Istituti Educativi di Bergamo.

Da allora, la Fondazione non ha mai interrotto la gestione di questa scuola, garantendo continuità e qualità a un servizio che ancora oggi rappresenta un presidio educativo e sociale di grande valore per l’intera area trevigliese. È un filo sottile ma tenace, quello che lega la storia di una famiglia nobile ottocentesca al vissuto quotidiano di tante famiglie contemporanee, unite dall’idea che l’educazione dei più piccoli sia la prima forma di costruzione del futuro.

Una scuola radicata nel territorio

Oggi la scuola dell’infanzia «Piazzoni» ospita una sezione eterogenea con bambini dai tre ai sei anni, in un ambiente familiare e sereno dove ogni piccolo può sentirsi riconosciuto e valorizzato. Le attività si svolgono dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 15.30, con servizio di pranzo. La dimensione “domestica” della scuola è uno dei suoi tratti distintivi: gli spazi sono pensati per favorire la socializzazione e l’autonomia, gli arredi sono a misura di bambino, i tempi educativi rispettano i ritmi individuali. Le giornate si alternano tra laboratori creativi, attività motorie, esperienze in natura, letture animate e momenti di scoperta del territorio.

Non mancano le uscite didattiche nel bosco del castagno, le visite alle aziende agricole e ai panifici della zona, le esperienze in fattoria o le gite a teatro. Ogni esperienza è pensata per alimentare la curiosità naturale dei bambini e per rafforzare il legame con il contesto rurale di Castel Cerreto, che diventa a tutti gli effetti una grande aula a cielo aperto. Le famiglie sono coinvolte nella vita della scuola attraverso momenti di confronto, feste, laboratori condivisi e incontri formativi: la comunità educativa non si esaurisce tra le mura dell’edificio, ma vive e cresce insieme al territorio.

Il progetto educativo della scuola «Piazzoni» si fonda su quattro pilastri: autonomia, identità, competenza e senso di cittadinanza. Attraverso il gioco, l’esplorazione e la vita di relazione, i bambini imparano a conoscersi, a riconoscere le proprie emozioni, a rispettare gli altri e a costruire una prima forma di consapevolezza del mondo che li circonda. Ogni attività nasce da un’attenta osservazione dei bisogni dei piccoli. Le insegnanti accompagnano i bambini con discrezione, stimolando la riflessione e la curiosità, e valorizzando le differenze individuali come una ricchezza per il gruppo. Arte, musica, inglese, psicomotricità, cucina e giardinaggio diventano strumenti per esprimersi e per scoprire con curiosità il valore del fare insieme.

La riqualificazione e l’ampliamento

Nel solco di questa lunga tradizione, la Fondazione Istituti Educativi di Bergamo guarda oggi al futuro con un progetto ambizioso: la riqualificazione e l’ampliamento della sede storica di Castel Cerreto. Il consiglio di amministrazione della Fondazione ha infatti affidato la progettazione del nuovo asilo, un intervento da circa 4 milioni di euro che darà vita a una struttura moderna, efficiente e perfettamente integrata nel paesaggio rurale. Il nuovo polo educativo offrirà un percorso completo da 0 a 6 anni, ampliando così l’offerta formativa per le famiglie della zona. «Con questo progetto – afferma il presidente Ivan Tassi – vogliamo unire tradizione e futuro, creando un luogo all’avanguardia ma profondamente radicato nei valori di ruralità, comunità e attenzione alla persona che da sempre contraddistinguono il nostro lavoro».

L’avvio dei lavori è previsto nel corso del 2026: un traguardo che segnerà una nuova tappa nella lunga storia di un’istituzione che continua a reinventarsi senza mai dimenticare le proprie origini. Il nuovo edificio sarà sostenibile, luminoso, pensato per favorire il benessere dei bambini e per diventare un vero punto d’incontro per tutta la frazione. Attraversando il borgo di Castel Cerreto, si percepisce infatti l’eco dell’eredità della famiglia Piazzoni: la scuola in questo contesto non è solo un edificio, ma un simbolo di coesione sociale e di appartenenza.

L’invito alle famiglie

L’open day di sabato 22 novembre, dalle 9 alle 12, sarà dunque più di un momento informativo: sarà un’occasione per vivere in prima persona lo spirito della Scuola «Piazzoni», conoscere le insegnanti e scoprire un modello educativo che mette al centro i bambini e il loro mondo. L’ingresso è libero, e chi desidera maggiori informazioni può scrivere a [email protected] o contattare la scuola allo 0363 43663.

Sempre nell’ambito delle scuole gestite dalla Fondazione Istituti Educativi di Bergamo, sabato 29 novembre, dalle 9.30 alle 12, sarà la volta della scuola dell’infanzia «Alessandra Benvenuti» di Valtesse, che accoglierà le famiglie per una mattinata di scoperta e incontro. Storico asilo del quartiere, la «Benvenuti» è oggi una Green School certificata, un luogo in cui educazione e sostenibilità si intrecciano quotidianamente. Oltre alle classi della scuola dell’infanzia tradizionale, la struttura vanta una sezione primavera dedicata ai bambini dai 24 ai 36 mesi.

La storia di questa scuola affonda le radici tra il 1892 e il 1909, quando don Luigi Broletti, prevosto di Valtesse, decise di progettare un luogo di accoglienza per i piccoli del tempo. In un’epoca di grandi cambiamenti, segnata dal passaggio da un’economia agricola a una industriale, la scuola rispose al bisogno delle famiglie, offrendo sostegno concreto alle madri lavoratrici. Oggi, grazie alla sua posizione tranquilla e immersa nel verde, la «Benvenuti» è un’oasi educativa dove i bambini crescono a stretto contatto con la natura e imparano il valore del rispetto per l’ambiente. L’ingresso all’open day è libero: per informazioni è possibile contattare la scuola al 035/234286 o scrivere a [email protected].

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