Igor Trocchia, un calcio al razzismo
Incontro con Igor Trocchia, allenatore della Nazionale Sordi di calcio e gli scrittori Igor De Amicis e Paola Luciani.

All'interno della programmazione del festival bergamasco dedicato alla letteratura per bambini "La Vallata dei Libri Bambini", un incontro con Igor Trocchia, allenatore della Nazionale Sordi di calcio e gli scrittori Igor De Amicis e Paola Luciani. Si parlerà del libro Igor Trocchia, un calcio al razzismo (Einaudi Ragazzi) in uscita a marzo. Igor Trocchia è stato nominato Cavaliere al merito dal presidente Mattarella nel 2019 per aver ritirato la sua squadra di calcio giovanile dopo un insulto razzista a un suo giocatore.
Evento aperto al pubblico
Età consigliata dai 9 anni
Evento aperto al pubblico, in diretta Facebook (clicca qui) e in streaming sul sito di Valseriananews (clicca qui).
La Vallata dei Libri Bambini:
l’edizione 2021 del Festival intende esplorare i rapporti relazionali che si instaurano tra i bambini e fra questi e il mondo degli adulti che li circonda, siano essi genitori, insegnanti, educatori o semplici frequentazioni come il salumiere, il bibliotecario, il libraio, il vigile, il panettiere o il calzolaio.
“Fra me e te che cosa c’è? Ci sono io e ci sei te, ci sta il mare e ci sta il re”. C’è tutto in una relazione, il mondo intero e i suoi abitanti. È la terra di mezzo in cui il bambino/ragazzo – ma anche l’adulto – esplora la vita, si misura, soffre, cresce, si divide e condivide. C’è il mare in una relazione, che segna la distanza tra le sponde del “me” e del “te” (o del suo contrario), ed indica il giusto rispetto dell’altro, la distanza che delimita, necessaria per non essere invasivi o invasi. Mare che separa e nel contempo riempie, unisce, lega. E spesso c’è un Re, in una relazione, a cui piace comandare, imporre visioni, prevaricare. È un Re poco saggio, che forse è meglio lasciar governare in un paese tutto suo. Poveretto, che compassione fa, magari i sudditi lo possono aiutare.
E c’è la discordanza, in una relazione, la stonatura che distorce, che cambia il ritmo e il tempo, che non permette l’assonanza. È la “rima che non c’è”: il rapporto che non sta insieme nemmeno se lo incolli, nemmeno se ci provi, perché proprio non prende, non fila, non rima per l’appunto. E poi ci sono gli altri, in una relazione, le persone che incontriamo tutti i giorni e quelle andate via, partite per un cambio di scuola, o di abitazione, o semplicemente di compagnia, oppure partite per un viaggio più importante e che non vedremo più, ma alle quali pensiamo spesso.